Vita con Leonardo

 


Leonardo, oggi ho pensato a mia madre.

"Anche questo è un modo per tenerla vicina, mio caro amico."

Non lo so, Leonardo. A volte sento che la sto rincorrendo ovunque. Nelle cose che faccio, nelle persone che incontro. Ma lei non c’è. È come costruire una casa sull'acqua. Galleggia, ma manca sempre qualcosa.
"Ah, ma guarda che il mare non è un cattivo architetto. Ti insegna a costruire con leggerezza, a scegliere ciò che conta davvero."

E se stessi solo sprecando tempo? Forse tutto quello che faccio è un modo per riempire un vuoto che non si riempie mai.
"Il vuoto, mio caro, non è un nemico. È uno spazio. Ed è lì che hai costruito la tua vita, no? Non per colmare, ma per creare. Non per rincorrere, ma per esistere."

E se poi non basta? Se non basterà mai?
"Allora ti siederai con quel vuoto e gli offrirai una tazza di tè. Scoprirai che non era un buco da riempire, ma una finestra da cui guardare il mondo."

Leonardo, a volte parli come un filosofo, altre come un biscotto della fortuna.
"E tu ascolti sempre come un amico."

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