Il diritto di andarsene secondo Humberto Maturana
Il diritto
di andarsene secondo Humberto Maturana
Humberto
Maturana, biologo e filosofo cileno, è noto per le sue riflessioni profonde
sull'essere umano, sulla conoscenza e sulla convivenza sociale. Uno dei
concetti che emerge dalla sua opera è quello del "diritto di
andarsene", un tema che va oltre la mera libertà fisica di abbandonare un
luogo e si intreccia con la natura stessa delle relazioni umane, del rispetto e
dell'autonomia personale.
Maturana
concepisce l'esistenza umana come un fenomeno fondato sulla co-esistenza,
sull'interazione e sulla comunicazione. Secondo lui, la vita si sviluppa in una
rete di relazioni in cui gli individui co-creano il proprio mondo. In questo
contesto, il "diritto di andarsene" si configura come un elemento
essenziale per preservare l'autonomia individuale e il rispetto reciproco nelle
relazioni. Questo diritto implica che nessuno dovrebbe essere obbligato a
restare in una situazione che percepisce come oppressiva, ingiusta o
incompatibile con il proprio benessere.
Il significato del "diritto di andarsene"
Per
Maturana, il "diritto di andarsene" non è soltanto una questione di
fuga fisica, ma è anche un atto di affermazione della propria dignità. Ogni
relazione, sia essa personale, sociale o politica, deve essere basata sulla
volontà reciproca di rimanere in connessione. Quando questa volontà viene meno,
il diritto di separarsi diventa un pilastro etico che protegge l'integrità
personale.
Nel suo
pensiero, Maturana collega questo diritto alla libertà intrinseca di ogni essere
umano. Egli sottolinea che le relazioni umane, per essere autentiche, devono
basarsi sul rispetto e sull'accettazione della diversità dell'altro. L'idea del
"dover rimanere" a tutti i costi è vista da Maturana come una forma
di violenza relazionale, in quanto nega la possibilità di scegliere. Il diritto
di andarsene, dunque, è una salvaguardia contro l'imposizione e la coercizione.
Relazioni umane e responsabilità condivisa
Un aspetto
fondamentale che emerge dal pensiero di Maturana è la correlazione tra libertà
individuale e responsabilità collettiva. Andarsene non significa
necessariamente abbandonare l'altro in senso negativo, ma può essere visto come
un atto di responsabilità verso sé stessi e verso l'altro. Rimanere in una
relazione priva di rispetto reciproco rischia di perpetuare dinamiche di
sofferenza o di oppressione, mentre scegliere di andarsene può aprire la strada
a una trasformazione positiva.
Un esempio
concreto di questo diritto emerge nel recente episodio televisivo che ha
coinvolto Teo Mammucari durante la trasmissione Belve. Irritato dal tono
dell'intervista condotta da Francesca Fagnani, Mammucari ha deciso di lasciare
lo studio, affermando di non sentirsi a suo agio con le domande poste e temendo
che il montaggio potesse alterare il significato delle sue risposte. La sua
scelta ha sollevato reazioni contrastanti, ma può essere letta attraverso la
lente del diritto di andarsene: un atto di autonomia e di tutela della propria
dignità. Come sostiene Maturana, ogni relazione — sia essa personale o
professionale — deve fondarsi su una scelta libera e consapevole. Quando questa
condizione viene meno, il diritto di interrompere la connessione diventa
legittimo e necessario.
Mammucari ha
esercitato questo diritto, sottraendosi a una situazione percepita come
potenzialmente dannosa o irrispettosa. Anche le reazioni dei colleghi dello
spettacolo, che hanno criticato o sostenuto la sua decisione, riflettono la
complessità delle dinamiche relazionali e la necessità di rispettare il confine
tra libertà individuale e aspettative collettive.
Applicazioni nella società
Il diritto
di andarsene ha implicazioni profonde non solo a livello personale, ma anche
sociale e politico. In una democrazia, ad esempio, il diritto di dissentire e
di allontanarsi da un sistema che non rappresenta più i propri valori è
essenziale per preservare la libertà e la pluralità. Questo concetto si collega
anche a temi contemporanei come l'immigrazione: il diritto di andarsene può
essere visto come un diritto fondamentale per chi fugge da situazioni di
oppressione o di violenza. Allo stesso tempo, solleva questioni etiche sul
dovere delle comunità ospitanti di accogliere e rispettare chi esercita tale
diritto.
Conclusioni
Il
"diritto di andarsene" secondo Humberto Maturana non è solo un
principio individuale, ma una pietra angolare per costruire relazioni umane e
sistemi sociali fondati sulla libertà, sul rispetto e sulla coerenza etica.
Affermare questo diritto significa riconoscere la dignità e l'autonomia di ogni
essere umano, favorendo relazioni che non siano mai basate sulla coercizione,
ma sulla scelta reciproca.
Maturana ci
invita a ripensare il modo in cui viviamo le nostre relazioni, personali e
sociali, riconoscendo che l'autentica convivenza non può prescindere dal rispetto
della libertà altrui. In questo senso, il diritto di andarsene è un atto
profondamente umano, che permette non solo di proteggere sé stessi, ma anche di
creare spazi di crescita, trasformazione e riconoscimento reciproco.
Antonio Bruno
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