Onofrio Romano ha scoperto che la classe dirigente meridionale riconosce il fallimento del localismo virtuoso, ma quando interrogata su cosa fare, spesso ripropone soluzioni che non affrontano le radici dei problemi strutturali.


 Onofrio Romano ha scoperto che la classe dirigente meridionale riconosce il fallimento del localismo virtuoso, ma quando interrogata su cosa fare, spesso ripropone soluzioni che non affrontano le radici dei problemi strutturali. Ecco i dettagli delle sue conclusioni:

1. *Riconoscimento del Fallimento del Localismo Virtuoso*: Romano ha osservato che la classe dirigente meridionale è consapevole del fatto che il localismo virtuoso, che enfatizza l'autosufficienza e le soluzioni locali, non ha portato ai risultati sperati. Questo modello è stato visto come insufficiente per affrontare le complesse sfide economiche e sociali del Sud Italia.
2. *Riproposizione di Soluzioni Tradizionali*: Quando interrogata su cosa fare, la classe dirigente meridionale tende a riproporre soluzioni che sono già state provate e che non hanno avuto successo. Questo include politiche economiche e sociali che non tengono conto delle specificità locali e delle disuguaglianze strutturali.
3. *Mancanza di Innovazione*: Romano ha notato una mancanza di innovazione nelle proposte della classe dirigente meridionale. Le soluzioni offerte spesso non riflettono un approccio creativo o progressivo, ma piuttosto una ripetizione di strategie passate che non hanno funzionato.
4. *Critica alla Narrazione Consolatoria*: Romano critica anche la narrazione consolatoria che minimizza le disuguaglianze territoriali e giustifica il divario Nord-Sud attribuendolo esclusivamente a difetti della classe dirigente locale. Questo approccio ignora le influenze esterne e le disuguaglianze storiche e sociali.
5. *Necessità di un Cambiamento Culturale*: Romano conclude che per affrontare le sfide del Mezzogiorno, è necessario un cambiamento culturale e sociale che valorizzi le risorse interne e promuova un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo. Questo implica un approccio più integrato che riconosca i vincoli strutturali e promuova soluzioni che emergano dalle stesse comunità locali.
Queste conclusioni evidenziano la necessità di un cambiamento radicale nelle politiche e nelle strategie di sviluppo per il Mezzogiorno, con un focus sull'innovazione, la sostenibilità e la partecipazione attiva delle comunità locali.

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