La Tettoia Liberty di Lecce: tra recupero e memoria storica

 


La Tettoia Liberty di Lecce: tra recupero e memoria storica

La Tettoia Liberty di Lecce, un'opera che ha attraversato una lunga e travagliata storia, rappresenta una testimonianza straordinaria dell'architettura industriale dell'epoca. Costruita nel 1898 per adornare il mercato coperto tra i bastioni del Castello Carlo V, la tettoia ha sempre avuto un legame profondo con la città e la sua evoluzione, ma è stata anche oggetto di forti controversie e dibattiti. Oggi, finalmente, dopo decenni di abbandono, il monumento sta per essere restaurato e restituito alla collettività grazie ad un progetto di recupero che mira a preservare la sua memoria storica.

La Storia della Tettoia Liberty

La Tettoia venne eretta alla fine del XIX secolo per adornare il mercato coperto di Lecce, un'area che all'epoca era simbolo di modernità e progresso. L'opera divenne presto un fiore all'occhiello dell'architettura leccese, riflettendo il linguaggio estetico del periodo e testimoniando l'innovazione e la capacità tecnica della città. La sua struttura metallica, elegante e leggera, evocava le nuove tendenze dell'architettura industriale, e divenne un punto di riferimento per chi studiava l'evoluzione dell'arte e della tecnica nel contesto urbano.

Tuttavia, con la dismissione del mercato, la Tettoia fu smontata e inviata a Vicenza per un restauro che avrebbe dovuto riportarla al suo antico splendore. Ma nonostante le promesse di recupero, la struttura rimase per decenni abbandonata, tra i rovi, nel parco del Coni. Il suo destino sembrava segnato, e la sua bellezza originaria divenne difficile da immaginare. Il suo recupero venne più volte discusso nei progetti di riqualificazione urbana, ma fino a oggi nessuna soluzione concreta era stata presa.

Il Progetto di Recupero

Nel corso degli anni, la Tettoia Liberty è diventata un simbolo della lotta per la conservazione del patrimonio storico, anche di fronte ai tentativi di cancellazione o di ridimensionamento delle strutture che la circondano. La critica si è concentrata su come la sua presenza fosse vista come un elemento di contrasto rispetto al monumentale Castello Carlo V, su cui si è spesso dibattuto riguardo la sua adeguatezza estetica e storica.

Con l'avvio del restauro, però, sembra finalmente giunto il momento di chiudere questo capitolo e scrivere una nuova pagina nella storia della Tettoia. Come afferma Sergio De Nuzzo, ingegnere responsabile dei lavori: «I pezzi della Tettoia Liberty sono stati tutti recuperati e non è vero che ne manca all’appello qualcuno. Ci sono tutti». Questo è un segno di speranza per il futuro della struttura, che nonostante l’abbandono e il degrado, conserva intatta la sua bellezza e la sua importanza storica.

L’intervento di restauro sarà articolato in diverse fasi. Un gruppo di esperti in restauro del ferro si occuperà della verifica e catalogazione delle componenti metalliche, con l’obiettivo di pianificare le modalità di intervento e di consolidamento. Le operazioni saranno supervisionate dalla Soprintendenza, che ha posto un vincolo di tutela sulla Tettoia dal 1997. L’intervento ha come scopo principale quello di consolidare e preservare l’opera, seguendo le linee guida per la tutela del patrimonio storico. La responsabilità del progetto è stata affidata all'architetto Elena Ciccarese, selezionata tramite una procedura di affidamento diretto.

La prima fase dell’intervento ha visto lo spostamento della Tettoia in un capannone provvisorio allestito nell’area attigua all’ex campo militare, vicino al Coni. A seguito di un sopralluogo della Soprintendenza, è emersa la necessità di procedere allo spostamento per evitare ulteriori danni alla struttura. Il costo complessivo dell’intervento di spostamento e copertura temporanea ammonta a circa 53.000 euro. Questo progetto, che si prevede di concludere entro 22 giorni lavorativi, segna l’inizio di un nuovo percorso per la Tettoia.

La Tettoia nel Futuro di Lecce

Una volta completato il restauro, la Tettoia Liberty troverà una nuova collocazione nel cuore della città, all’interno della nuova area urbana che sorgerà intorno al palazzo direzionale. Questo intervento segnerà il ritorno dell’opera nell'area di origine, sebbene non più collocata tra i bastioni del Castello Carlo V. Tuttavia, la sua nuova posizione non sminuirà il suo valore storico, ma contribuirà a restituirle l’importanza che le spetta nel contesto urbano di Lecce.

Il recupero della Tettoia non è solo un’operazione di restauro fisico, ma anche un atto di recupero della memoria storica della città. La sua realizzazione nel 1898 rappresenta una testimonianza di un’epoca che, pur con i suoi limiti, è stata segnata da un forte desiderio di modernità e di progresso. L’opera architettonica di Lecce, ora in fase di restauro, diventa così simbolo di un legame tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione, che la città si appresta a celebrare nel contesto di un nuovo sviluppo urbano.

In conclusione, la Tettoia Liberty di Lecce è destinata a tornare a vivere, non solo come un pezzo di ferro e metallo restaurato, ma come un simbolo di rinascita per una città che non dimentica la sua storia e che si prepara ad affrontare il futuro con la consapevolezza di avere alle spalle un patrimonio che va custodito e valorizzato.

 

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