L'Amore come Circostanza Straordinaria e la Ricerca del Senso nella Vita

 


Ma quando ti innamori, quella circostanza che vivi ti sembra normale?
Come può essere una circostanza “normale”? L’amore è una circostanza straordinaria! Se la definisci “normale”, significa che per te l’essere innamorato non ha alcun valore.

Invece, quando sei innamorato, hai dalla tua parte l’illusione di vivere una circostanza straordinaria. Non dormi la notte perché è straordinaria.
Non vai certo dagli amici che ti chiedono: “Com’è quella donna?” per rispondere: “Normale.”
Non lo faresti mai, perché rispondere “normale” significherebbe offendere la persona con cui hai una relazione, e sarebbe una grave offesa! Anzi, un’offesa gravissima, intollerabile!

Ma dire “normale” sarebbe anche un’offesa alla tua intelligenza, che, in tal caso, si ridurrebbe al minimo indispensabile per distinguerti da un idiota.
Se desideri una circostanza “normale”, non stai cercando l’amore. Stai cercando un’assicurazione!
E l’assicurazione è tutta un’altra cosa, perché l’amore è tale che non puoi sapere se domani sarai ancora innamorato di lei, né se lei sarà ancora innamorata di te.

Forse domani l’amore non ci sarà più. Forse svanirà!
L’amore te lo devi un po’ meritare: che sia per una persona, per la scienza, per l’arte, per la natura o per ciò che più ti sta a cuore.

Altrimenti, che senso avrebbe avere un orizzonte? Il senso sta nel superarlo, nell’andare oltre! E quando hai scoperto cos’era quell’orizzonte che hai lasciato alle spalle, ne appare subito un altro, e poi un altro, e un altro ancora. Questa è la vita!

La vita è una sfida simpatica, ed è proprio nella scomodità che risiede il senso, la ragione di tutto. È nella straordinarietà, nella “non normalità”, che si trova il vero significato.

Paolo Crepet

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L'Amore come Circostanza Straordinaria e la Ricerca del Senso nella Vita

L’amore è uno dei temi più complessi e affascinanti dell’esperienza umana. Spesso viene vissuto come qualcosa di straordinario, capace di suscitare emozioni intense, di rompere le convenzioni e di farci sentire vivi in modo pieno. Tuttavia, c'è un'idea diffusa che, purtroppo, tende a sminuire l'amore, trattandolo come una condizione “normale” o scontata. Nel seguente saggio, si esplorerà la tesi che l'amore, lungi dall'essere una circostanza ordinaria, è un'esperienza unica e straordinaria, e come, attraverso l'affrontare le difficoltà e l'uscire dalla zona di comfort, possiamo scoprire il vero senso della vita.

L'Amore come Circostanza Straordinaria

Nell’esperienza amorosa, la tendenza a considerare l’amore come "normale" è un errore che rischia di impoverirne la ricchezza. Come affermato da Paolo Crepet, se si percepisce l’amore come un fatto ordinario, si riduce il suo valore intrinseco. L’amore, infatti, è una circostanza straordinaria, capace di trasformare il nostro mondo e la nostra percezione di esso. Il filosofo Erich Fromm, nel suo libro L'Arte di Amare, scrive che "l’amore non è un semplice sentimento, ma una pratica, un’arte che deve essere coltivata" (Fromm, 1956). Questo implica che l'amore richiede impegno e consapevolezza, e non può essere vissuto come qualcosa di scontato.

Quando ci innamoriamo, infatti, l’emozione che proviamo non è qualcosa che possiamo definire con il termine “normale”. Essa è la manifestazione di un legame profondo, di una connessione che supera la semplice routine quotidiana. Perché definirlo “normale” significherebbe trascurare la sua intensità e il suo potenziale trasformativo.

La Vita come Sfida e Ricerca di Senso

La vita, come l’amore, non è una condizione statica e immutabile. Piuttosto, è una continua ricerca di significato, un cammino che ci sfida a superare i nostri limiti e a trovare nuove risposte. Il concetto di orizzonte, menzionato da Paolo Crepet, è fondamentale per comprendere come ci rapportiamo con la vita stessa. L’orizzonte non è mai statico: ogni volta che lo raggiungiamo, seppur soddisfatti per un attimo, subito ne compare un altro. Questo continuo superamento di confini è ciò che rende la vita una "sfida simpatica", come sottolineato da Crepet, un’esperienza che ci spinge sempre verso nuove frontiere di consapevolezza.

Il filosofo Friedrich Nietzsche, nella sua opera Così parlò Zarathustra, esprime una concezione simile, affermando che "chi ha un perché per vivere può sopportare quasi ogni come" (Nietzsche, 1889). In altre parole, il senso della vita emerge solo quando affrontiamo le difficoltà con una visione più ampia, cercando di superare le sfide e di darvi un significato. La difficoltà non è qualcosa da evitare, ma da affrontare come parte integrante del nostro cammino.

L’Illusione della Normalità: un Esercizio Pratico

Per raggiungere una consapevolezza più profonda riguardo alla straordinarietà dell’amore e della vita, è necessario impegnarsi in un esercizio pratico che ci aiuti a superare la percezione di “normalità” e a riscoprire l’intensità delle nostre esperienze. Un esercizio utile può essere il diario della meraviglia. Ogni giorno, dedicare del tempo a scrivere, con sincerità, almeno una cosa che ci sembra straordinaria. Può trattarsi di una semplice osservazione sulla bellezza di una scena quotidiana, un'emozione provata durante una conversazione, o un pensiero che ci ha colpito in modo particolare.

L’atto di fermarsi e riflettere su ciò che ci sembra straordinario ci aiuta a sviluppare una nuova consapevolezza, capace di vedere il valore anche nelle piccole cose. Come scriveva Albert Einstein: “Ci sono due modi di vivere la vita. Uno è pensare che niente sia un miracolo. L'altro è pensare che ogni cosa sia un miracolo” (Einstein, 1940). Questo esercizio ci aiuta a superare la visione “normale” della vita, incoraggiandoci a riconoscere il miracolo di ogni attimo.

Conclusioni

L’amore e la vita non sono mai circostanze normali, ma straordinarie. La loro bellezza risiede proprio nella loro capacità di trasformarci, di sfidarci a uscire dalla nostra zona di comfort e di superare i limiti imposti dalla routine quotidiana. Solo quando siamo consapevoli di questa straordinarietà, possiamo vivere pienamente, apprezzando ogni attimo come un'opportunità di crescita. L’esercizio del diario della meraviglia è uno strumento potente per riscoprire questa consapevolezza, permettendoci di affrontare la vita con occhi nuovi e di godere appieno della sua bellezza.

Antonio Bruno

 


Fonti:

  • Fromm, E. (1956). L'Arte di Amare. Edizioni Nuova Accademia.
  • Nietzsche, F. (1889). Così parlò Zarathustra. Adelphi Edizioni.
  • Einstein, A. (1940). Citato in Albert Einstein: The Human Side, ed. by Helen Dukas and Banesh Hoffmann, Princeton University Press.

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