Tratto da "Il mare traverso" di Antonio Rolli

Antonio Rolli con Enzo Marenaci e altre 19 persone.
Foto di Massimiliano Manno del suo diario Facebook
11 h
AUGURI!! 😘
«Salvo l’utopia di Ernesto Guevara, la forza di Mandela, l’amicizia incolpevole tra Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Salvo il coraggio delle donne, quello di Artemisia Gentileschi. Salvo lo sguardo visionario di Van Gogh, l’estro di Gaudí e l’inquietudine di Caravaggio. Sventoli sul Cygnus la follia di Giordano Bruno, la tenerezza di Neruda, l’irriverenza di Prévert, la militanza di Brecht e la voce di Nazim Hikmet. Sventolino la solitudine di García Márquez, le sbornie di Allan Poe e lo straccio rosso di Pasolini. Il sorriso di Audrey Hepburn e il naso goffo di Cyrano, il circo di Fellini e il passo ondeggiante di Charlot. Io, Giuseppe Leonetti, libraio per diletto e per ventura, figlio di una casalinga e di un falegname, salvo la faccia pulita di mio padre e di mia madre. Salvo Rosa, l’amore che ho per lei e il tempo che ci è dato da vivere. Salvo la scelta dei partigiani, la memoria degli scampati, il cammino dei migranti, l’anonimato dei clandestini, la fame dell’accattone. Salvo l’allegria, la compagnia di qualche amico, il salto con la corda di un ragazzino, la banda per le vie del paese, i fuochi d’artificio, l’odore della cupèta, il lancio del riso ai matrimoni. Salvo i miei libri, anche quei pochi che non mi sono piaciuti. Salvo te, Francesca, i tuoi spartiti e il tuo violoncello. Salvo il tuo Nisrin. Salvo l’amore che attende sull’altra riva l’amore. In nome dell’amore. E così sia».
(Il mare traverso, Besa, 2016) #ilmaretraverso

Commenti

Post popolari in questo blog

Gli esami di Stato del 1976

MESCIU ANTONIU LETTERE MEJU CU LU TIENI COMU AMICU...

Il pensiero filosofico di Humberto Maturana: l'autopoiesi come fondamento della scienza