Ciao Enzo




Dico la verità, io non ti avevo notato. Ma a 16 anni c’è chi ti ha indicato, chi m’ha fatto notare la tua comicità ed è stato il mio compagno di scuola Gianni Bruno che rideva come un matto quando nel 1973 a scuola mi raccontava le tue gag con Cochi e Renato. Una comicità nuova, surreale, come sei surreale tu caro Enzo Jannacci. Sembravi improbabile come comico ma sembravi ancora più improbabile come medico. Un medico di spettacolo, un personaggio di successo. Mi piace ricordarti così, io che passavo le mattine in quella classe, la III A, mentre Gianni mi cantava “la canzone intelligente” e, insieme, ridevamo poiché eravamo certi del nostro futuro, certi che tutto sarebbe stato surreale come te. Ciao Enzo!

Commenti

Post popolari in questo blog

Gli esami di Stato del 1976

MESCIU ANTONIU LETTERE MEJU CU LU TIENI COMU AMICU...

Il pensiero filosofico di Humberto Maturana: l'autopoiesi come fondamento della scienza