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Profonda gioia per l’elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, a Successore di Pietro con il nome di Francesco è stata espressa anche dai movimenti ecclesiali e nuove comunità. “Il nome che ha scelto come Papa è già un’immagine del Pontificato che porterà avanti: semplicità e umiltà”, ha detto Kiko Argüello, iniziatore assieme a Carmen Hernandez, del Cammino neocatecumenale. Debora Donnini lo ha intervistato:
R . - Ho mandato un’e-mail ai fratelli dicendo che è una grande gioia: un nuovo “San Francesco” a capo della Chiesa, povertà e annuncio del Vangelo. Questo è qualcosa oggi di assolutamente necessario: i poveri e il kerygma. Io penso che il nome di Francesco sia tutto un programma per la Chiesa di oggi. Ci ha sorpreso lo Spirito Santo: è dovuto andare – come ha detto il Papa – alla fine del mondo per trovarlo! Posso dire che con noi a Buenos Aires è stato sempre molto buono.
D. – Il nome che ha scelto – lei ha detto – è un’immagine del Pontificato: semplicità e umiltà. Vedendolo affacciato nel giorno in cui è stato eletto Papa, l’ha colpita anche il suo viso, il fatto che ha chiesto ai fedeli presenti di pregare il Signore di benedirlo…
R. – Si vede che è un uomo semplice, molto intelligente e di una grande intensità spirituale. Vuole stare molto vicino alla gente. Penso che sia veramente singolare, sorprendente! Lo Spirito Santo ha una creatività, una personalità fantastica per la Chiesa di oggi. Ci hanno anche detto che quando anni fa abbiamo mandato i giovani a predicare il Vangelo due a due per le strade a Buenos Aires sono anche andati nella piazza dell’Episcopato. Dopo, lui ha incontrato tutti questi giovani e gli ha detto: “Na non siete venuti a predicare anche a me il Vangelo? Anche io ne ho bisogno, anche io ho bisogno!”.
D. – Cosa desidera augurare al nuovo Papa?
R. – Che si realizzino i suoi più profondi desideri e penso che uno di questi sia quello di annunciare il Vangelo al mondo. Il fatto che abbia parlato del popolo, della diocesi di Roma, che abbia chiesto al popolo di pregare per lui, questo è un fatto grandissimo: il popolo di Dio è fondamentale… è il Concilio! E’ qualcosa di meraviglioso questo. Anche la Chiesa dell’America Latina è molto creativa e ha accolto con molta gioia il Concilio.
D. – E’ stato il primo Papa a prendere come nome Francesco, è il primo gesuita ed è anche il primo Papa latinoamericano: ha anche alcune caratteristiche particolari…
R. – In America Latina c’è una creatività, c’è una ricchezza… Abbiamo tantissime comunità ed è un qualcosa di stupendo: in Brasile, anche in Argentina. E’ un Continente vivo. E’ una cosa provvidenziale, diciamo così come se lo Spirito Santo fosse un artista che ci sorprende!
Fonte: http://it.radiovaticana.va/news/2013/03/15/la_gioia_di_kiko_arg%C3%BCello_per_papa_francesco:_lo_spirito_santo,_u/it1-673626

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