Ogni discriminazione si basa su una teoria




Antonio Bruno ha scritto:

Questa descrizione delle persone che non sarebbero responsabili, questo ruolo pedagogico di alcuni "ELEVATI" (ma chi? Chi sono questi elevati?) gli unici in grado di fare le scelte giuste, è una delle caratteristiche di una cultura che non riconosce l'uguaglianza tra tutte le persone e nulla ha a che vedere con la democrazia. Insopportabile poi il richiamo al Vangelo circa la scelta effettuata dalle folle tra Barabba e Gesù. Spero che il Presidente D'Alema rifletta su queste sue esternazioni.

"C'è un problema enorme di ripensamento della democrazia. La democrazia non è affidarsi al popolo. Questa idea della democrazia è distrutta alla radice da un testo fondamentale come il Vangelo. Quando ci si rivolse al popolo, vinse Barabba. La democrazia è invece un processo di costruzione del consenso, in cui l'opinione popolare si forma anche in base ai partiti, ai sindacati e dei gruppi intellettuali, mentre non ci si può fondare sull'umore temporaneo popolare.

Il problema della sinistra è che ha seguito la moda. Spesso ha puntato solo sulla cultura delle opportunità, che però parla solo a una parte minoritaria della società, che vive nelle aree urbane e si concentra nella parte più colta della popolazione. Questa parte vota per il centrosinistra. Poi c'è una parte della società che vive i cambiamenti come qualcosa che genera paura e che chiede protezione: questa parte di popolazione ha abbandonato la sinistra. C'è un mondo di sotto che noi non percepiamo neanche più e che scopriamo solo alle elezioni" Massimo D’Alema venerdì 24 gennaio 2020 al "DemFestival" di Empoli fonte https://it.blastingnews.com/politica/2020/01/dalema-salvini-pericoloso-mi-suscita-ribrezzo-e-bisogno-di-tornare-a-combattere-003055857.html?fbclid=IwAR2jUPffloiZz0SIh1HUEFaWfbAdg4P11m-X4vR4AiEvFyaqWmcH3WtcXyk


Quel'è secondo me il comportamento che darebbe benessere a tutti

La soluzione non è dire che c’è chi è elevato e chi invece è umorale anche perché tutti noi umani abbiamo comportamenti che sono informati dalle emozioni, la soluzione a tutto questo è l'armonia. E l'armonia richiede rispetto. Ma se cresciamo e viviamo tutti i giorni pensando che ci sia una differenza di valore tra di noi, con la discriminazione degli altri, l’armonia non potrà mai essere raggiunta.
Tutti noi desideriamo avere pari opportunità. Uno non può guadagnare più dell'altro per lo stesso lavoro, né ci può essere un accesso preferenziale per alcuni. Noi umani siamo tutti diversi, abbiamo storie diverse, geni diversi ... il problema non è l'uguaglianza, ma l'armonia nella coesistenza nel rispetto reciproco. Ogni discriminazione si basa su una teoria che giustifica il perché non dobbiamo amare l'altro, il perché dobbiamo negare l'altro.
Per avere una conferma a quanto ho scritto basta guardare una qualsiasi situazione di discriminazione e differenza di trattamento e chiedere a chi la mette in atto il perché; potrai osservare anche tu, come faccio io, che ti risponderanno con una teoria che giustifica la discriminazione e la differenza di trattamento.

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