È possibile collaborare? È solo una questione di desiderio



A San Cesario di Lecce da qualche giorno registro un dibattito in corso tra i prescelti circa la mancanza di collaborazione nel Comune di San Cesario di Lecce.
Io non entro nel merito di questo reciproco scaricare all'altro la responsabilità della mancata collaborazione. Però conosco, per averla praticata anch'io, la cultura della competizione che informa oggi i prescelti a cui, con le elezioni, abbiamo affidato la responsabilità del Comune di San Cesario di Lecce. Preciso e sottolineo che abbiamo affidato la responsabilità del Comune a TUTTI I PRESCELTI, NESSUNO ESCLUSO. La cultura della competizione è legittima e degna di rispetto, allo stesso tempo, leggendo le argomentazioni della conversazione in corso oggi sui Social Network è sotto gli occhi di tutti che tale cultura NON È UMANA.
Spero che una riflessione porti tutti ad abbandonare le autodefinizioni di MINORANZA E MAGGIORANZA O, PEGGIO, governo e opposizione. Tutti i prescelti hanno la possibilità di abbandonare la cultura della competizione proprio per far emergere comportamenti adeguati al grave momento che stiamo vivendo.
Nella foto l'aula consiliare del Comune di San Cesario di Lecce che la pubblica amministrazione sta provvedendo a ripristinare. Dal 1985 al 1990 ho frequentato quell'aula poiché ricoprivo l'incarico di segretario locale della Dc. Per questo motivo ho potuto praticare la cultura della competizione che interessava tutti i prescelti ed i componenti di gruppi che facevano riferimento ai partiti.
Le oligarchie in quei tempi erano molto estese e tutti i cittadini che ne facevano parte praticavano la cultura della competizione. Oggi le oligarchie sono più ristrette ma la cultura che le informa è la stessa.
Antonio Bruno Ferro

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