Con la matita si cambia o no il corso della storia? Sicuramente NO!!!!
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Giuseppe Abatianni ha scritto:
Con la matita si cambia o no il corso della storia.
Io gli ho risposto:
Caro Giuseppe Abatianni invece c'è da decidere cosa vogliamo conservare e non quello che desideriamo cambiare. Io voglio conservare il diritto di dire quello che penso senza paura di ritorsioni da parte del POTERE, io voglio conservare il diritto di PROTESTARE CON MANIFESTAZIONI PUBBLICHE senza la paura che mi accada quello che sta accadendo ai giovani che protestano a Hong Kong, io voglio conservare il diritto di spostarmi liberamente sulla faccia della Terra, io voglio conservare l'aria, l'acqua, le foreste e le piante e gli animali, io voglio conservare la tenerezza e l'affetto per tutte le creature e il creato, io voglio conservare il rispetto reciproco e il riconoscimento reciproco della legittimità. Questo importa e non ciò che voglio cambiare.
Gianluigi ViscontiIl problema secondo me è sempre quello.. non ci sono più gli ideali politici .. scomparsi sotto i colpi di interessi personali e di casta.. in mancanza di questi per riuscire a stare insieme non rimane che legarsi contro un nemico comune, salvo litigare aspramente quando non si tratta più di contrastare ma proporre e fare.. che schifo
Antonio BrunoGianluigi Visconti l'unica cosa che hai scritto e su cui non sono daccordo è la scomparsa degli ideali politici. Questi IDEALI POLITICI NELLA CULTURA DELLA COMPETIZIONE IN CUI VIVIAMO NON CI SONO MAI STATI!!!! Ci sono, c'erano e ci saranno sempre interessi personali a meno che non decidiamo di abbandonare la cultura della comperizione.
Gianluigi ViscontiAntonio Bruno io ti parlo da ragazzino frequentante la sede della DC 😜 io forse sarò troppo nostalgico ma ora un pirla qualsiasi con trenta voti fonda un partito
Antonio BrunoChi va con lo zoppo impara a zoppicare. Nelle sezioni c'erano donne e uomini assetati di potere al servizio di donne uomini anch'essi assetati di potere, dire i FAMELICI. Uno spettacolo raccapricciante!!! I miti stazionavano sottomessi ed ubbidienti in attesa di un posto di lavoro. Uno spettacolo disgustoso e privo di dignità per tutti. Erano disumani i potenti ed altrettanto disumani gli ubbidienti e sottomessi.
LA PESCA CHE MAMMA REGALA A PAPA’: IL MIO PUNTO DI VISTA DI BAMBINO Non ho letto volutamente gli articoli sui giornali che hanno commentato lo spot pubblicitario della Esse lunga che potete vedere qui. Scrivo quello che è emerso da dentro di me osservandolo, senza filtri e senza tener conto di altro se non delle emozioni che ho provato io. E scrivo da bambino. Voglio dire che quello che scrivo è quello che penso da sempre, da quando ero ai nonni o alla Scuola Materna Vergallo e poi ancora dalla Signora Candida. In casa mia non si respirava aria da “FAMIGLIA DEL MULINO BIANCO”; i miei genitori erano una coppia mal assortita, due culture diverse che decidono di vivere insieme senza aver raggiunto un coordinamento. La mamma clericale e il papà anticlericale, tanto per dirne una. Ma le differenze erano su tutto, sulle relazioni con i parenti e gli amici, sull’educazione da dare ai figli, sulla gestione del budget familiare. Erano tutti e due IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA L’UNO AL...
...l’importante non è quello che trovi alla fine di una corsa. L'importante è quello che provi mentre corri. Ma certo che me lo ricordo l’anno della maturità, come potrei scordarmene? Io, Gianni Bruno e Ronzino Rollo a Lecce in via Costantino De Mitri a studiare, a sognare, a commentare, discutere, conversare. Come faccio a dimenticare? Quella 127 di Ronzino, una specie di Jeep con la quale scoprivamo i paesi vicini. E quelle idee sulle sedi dell’Università, a Perugia o Napoli diceva De Nitto. Ma io come faccio? C’era lo studio di Gianni, il letto accanto, la luce blu e la sua scrivania bianca. Leggiamo, studiamo, sogniamo. Soprattutto sogniamo in doppio petto blu, quello che ti faceva sentire già un professionista, quello che ti faceva passare dall’adolescenza alla giovinezza della responsabilità. Quei gradini della scuola, il Prof. Giacinto Donno che meno male che lo chiamarono al telefono che, se no, chissà come sarebbe andata a finire. E il professor...
La democrazia a San Cesario è possibile Fernando Natale ha scritto: Oggi il quotidiano "il Manifesto" riporta una breve intervista alla Segretaria del P.D.. Elly Schlein ribatte a chi l'ha accusata di essere poco chiara: "trovo offensivo dire che le persone non capiscono, capiscono perfettamente. ............La mia generazione è stata troppo a lungo schiacciata e trattata con paternalismo"....... "io imparo ogni giorno. Non lo faccio per accreditarmi nei salotti buoni, ma costruire una credibilità tra gli ultimi, le voci che non sente più nessuno, gli sfruttati, quelli che non vanno più a votare. Dalla partecipazione credo che lo stiamo già facendo". Vi sembrano parole incomprensibili? E' vero, è l'atteggiamento paternalistico presente nella sinistra, che con i suoi eterni compagni "saggi", pensa di dare lezioni di idoneità e adeguatezza alle giovani generazioni, e sperano, nonostante i disastri provocati, di non essere m...
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