LA PESCA CHE MAMMA REGALA A PAPA’: IL MIO PUNTO DI VISTA DI BAMBINO

 

LA PESCA CHE MAMMA REGALA A PAPA’: IL MIO PUNTO DI VISTA DI BAMBINO

Non ho letto volutamente gli articoli sui giornali che hanno commentato lo spot pubblicitario della Esse lunga che potete vedere qui.

Scrivo quello che è emerso da dentro di me osservandolo, senza filtri e senza tener conto di altro se non delle emozioni che ho provato io.

E scrivo da bambino. Voglio dire che quello che scrivo è quello che penso da sempre, da quando ero ai nonni o alla Scuola Materna Vergallo e poi ancora dalla Signora Candida.

In casa mia non si respirava aria da “FAMIGLIA DEL MULINO BIANCO”; i miei genitori erano una coppia mal assortita, due culture diverse che decidono di vivere insieme senza aver raggiunto un coordinamento. La mamma clericale e il papà anticlericale, tanto per dirne una. Ma le differenze erano su tutto, sulle relazioni con i parenti e gli amici, sull’educazione da dare ai figli, sulla gestione del budget familiare. Erano tutti e due IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA L’UNO ALL’ALTRA.

Ebbene, a me “NON ME NE FREGAVA NULLA” del loro PIU’ TOTALE DISACCORDO SU TUTTO, a me interessava che di ritorno dai nonni, dalle suore, dalla Candida e poi da scuola, ci fossero loro due, il mio MONDO.

Il mio punto di vista è questo. Io bambino voglio la mia mamma e il mio papà, nessuno è migliore di loro. Ho conosciuto i nonni, gli zii, gli amici di famiglia, tutte brave persone, ma nulla in confronto con la mia mamma e il mio papà che sono L’UNICO MIO MONDO.

Ho passato il resto della mia vita a riflettere sui miei primi anni. Ancora adesso quei 15 anni che vanno dai 5 ai 20 sono davanti a me, per essere modello da imitare o modello da non imitare, ma sempre e comunque davanti a me.

Ancora adesso, anche se non ci sono più, dentro di me c’è la mia mamma e il mio papà, ancora adesso LI VEDO NEL PIU’ TOTALE DISACCORDO SU TUTTO, e li amo, di un amore infinito ed esclusivo, perché entrambi i miei genitori SONO E RESTANO INSOSTITUIBILI.

Questo è il mio punto di vista.

Se qualcuno ha scritto cose diverse, non ha scritto da bambino. Hanno scritto da qualche altro dominio cognitivo.

E allora lo posso certamente scrivere che ne avrebbero potuto fare a meno. Le cose di bambini possono essere oggetto delle emozioni, dei desideri e delle azioni dei bambini. Quelli che hanno scritto da altri domini cognitivi diversi da quelli di bambino, anche loro sono ancora bambini, anche se si sono avventurati da altri domini cognitivi a scrivere ciò che non ha nulla a che fare con la vita di bambino. Questi NON BAMBINI hanno seppellito IL LORO ESSERE BAMBINO da qualche parte dentro di loro, ma emergerà di nuovo. Oh se emergerà! E lo farà per farsi sentire, magari mettendosi ad urlare!

Buona riflessione

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