La degenerazione di chi viene a contatto con la competizione


Gino Trevisi ha scritto:
Siamo tanto abituati ai "guitti" che hanno calcato la scena negli ultimi anni che quando appare un "attore" vero, un Presidente del Consiglio che ha ridato dignità e prestigio internazionale alla nostra Nazione, non lo si riconosce per tale e lo si guarda con sospetto. Leviamoci in piedi con il cappello in mano davanti a quest'uomo e ricominciamo a sperare nella politica come bene per i Paese.
Io gli ho risposto:
Gino Trevisi sei nella cultura della competizione e distingui un leader che ritieni ti risolverà tutti i problemi. Ciò è scientificamente provato che sia IMPOSSIBILE. I leader è dimostrato dalla Storia che hanno una deriva verso la tirannia, una deriva ineluttabile. Inoltre per restare leader devono sconfiggere i rivali ed escluderli. Possibile che questa cultura che da 12mila anni si ripete senza soluzione di continuità non venga finalmente vista nella sua dannosità? Il liberismo economico è in questa cultura e ha prodotto una infinita serie di iniziative individuali senza mai produrre un progetto comune. Riflettiamo insieme.
Gino Trevisi HA SCRITTO:
Molto più semplice... vedo in Conte una brava persona degna e capace di guidare il Governo di questo Paese... quelli di cui parli si possono ravvisare in Berlusconi o Salvini che ai metodi dittatoriali si sono rifatti con le conseguenze nefaste che stiamo pagando,
Io gli ho risposto:
Ti rispondo con una "provocazione": guarda che Berlusconi e Salvini sono stati neonati, sono nati nella fiducia di essere protetti, accolti, nutriti, scaldati, coccolati...amati. Poi sono stati scaraventati nella cultura della competizione e le conseguenze oggi, sono sotto gli occhi di tutti. Rifai il ragionamento per Giuseppe Conte, anche lui oggi è scaraventato nella cultura della competizioone nella SUA VERSIONE ESTREMA: IL POTERE.
Riflettiamo insieme.

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