Nulla di nuovo sotto al sole


I rapporti tra le persone che si frequentano per il gusto di frequentarsi obbediscono a quei comportamenti che fanno si di ottenere degli allontanamenti quando la frequentazione crea disagio. Ciò non è valido per i rapporti di lavoro dove c'è l'erogazione di una prestazione in cambio della quale si ha un corrispettivo. Questi comportamenti li hai evidenziati nella casistica della moglie ricchissima che tradisce il marito che, nonostante tutto, è contento perchè in cambio della accettazione del tradimento ha come corrispettivo una vita di benessere economico e di ricchezza. Il problema è tutto qui. I rapporti per la gestione del "bene comune" dovrebbero essere regolati dal piacere dello stare assieme per realizzare un progetto comune e, di conseguenza, determinare le frequentazioni, in funzione del rispetto reciproco che regola tali relazioni. Invece il vero rapporto che si è determinato da millenni per la gestione del bene comune è quello di "MANIPOLI DECISI DI DONNE E UOMINI CHE CON QUALSIASI MEZZO ANCHE VIOLENTO VOGLIONO CONQUISTARE IL POTERE ESCLUDENDO ALTRI MANIPOLI CHE HANNO LE LORO STESSE INTENZIONI". A questo proposito è come nelle guerre nelle quali i paesi fanno delle alleanze contro altri paesi. Questi paesi che si alleano non è detto che non siano a loro volta in guerra tra di loro. La conquista dei beni del nemico comune determina l'accordo tra chi non è mai stato daccordo. Ed è questa la fattispecie di ogni governo risultante dall'accordo tra più gruppi, movimenti o partiti che dir si voglia. La tua, amico mio, è una fotografia di situazioni che vanno avanti da 8 - 9mila anni. Nulla di nuovo sotto al sole.Ciò è frutto della cultura della competizione (capitalismo e liberismo). E' illusorio pensare che da questa cultura possa venire qualcosa di nuovo così come sarebbe folle pretendere di far uscire sangue dalle pietre.
Totu Meu ha chiesto: Ma chi ha proposto il cambiamento è stato ingenuo oppure calcolatore?
Io gli ho risposto: Nessuno conosce sino in fondo la cultura della competizione e la sua disumanità. Tutti pensano che è una questione di interpreti, che non è sbagliata la competizione. Invece si pensa che sia chi mette in atto la competizione ad avere l'intenzione recondita di divenire un tiranno o un profittatore ed è per questo che, sbagliando, si ritiene che cambiando le persone che interpretano il ruolo di leader si possa avere finalmente una democrazia che abbia come unico scopo la realizzazione di un progetto comune per il bene di tutti. E' questa la vera questione. Non si sa che la cultura della competizione non può dare nulla di diverso da un tiranno chiunque sia il Presidente del Consiglio, o il Ministro o il Capo del Movimento o Partito.

LI CUGGHIUNI
_" Ha ntisu cummare? Li pentastellati
s'anu ncucchiati cu li cumpagni!
Ma ci finu a ieri s'anu scannati
misi te paru nu fannu chiu danni?
Se n'anu titte te tanti culuri:
offese gravi, parole pasanti;
...tuttu te paru su rose e su fiuri;
fannu l'amore comu do amanti.
Mo' timme na cosa, cummare mia,
te pare bella 'sta tiritera?
Sine...vabbè...è democrazia...
ma a tutte le cose 'nci ole mesura.
Mo' ce anu fare, se scerranu tuttu?
Se tanu la manu e ddentanu amici?
Ci lu uardamu buenu 'stu fattu...
Pe mie...ne sta 'mbroglianu...tie ce ne dici?"_
_" Cara cummare, m'aggiu fatta vecchia...
N'aggiu iste tante te 'ste sceneggiate.
Ci unu se scocchia la mujere ricca
puru le corne su "vagnunate".
Quannu la notte ne scarfa lu liettu,
cu baci, carizze, sorrisi, profumi,
Iddrhu e' cuntentu...se scerra te tuttu...
PESCIU PE L' AURI...CA SUNTU CUGGHIUNI."_

Commenti

Post popolari in questo blog

Gli esami di Stato del 1976

MESCIU ANTONIU LETTERE MEJU CU LU TIENI COMU AMICU...

Il pensiero filosofico di Humberto Maturana: l'autopoiesi come fondamento della scienza