Ci siamo comportati in modo "NON UMANO" ma sappiamo perchè

 

Ci siamo comportati in modo "NON UMANO" ma sappiamo perchè


Massimo Gramellini ha scritto un articolo su quotidiano Corriere della sera di oggi 8 settembre 2023 in cui sciorina una serie di ovvietà su come dovrebbe essere (e non è) il nostro comportamento quando ci troviamo di fronte a una bella signora che è moglie di un ricco uomo di potere.

Mi permetto di osservare che quanto scritto da Gramellini rappresenta un’ovvietà, perché tutti sappiamo che NON DOVREMMO comportarci così come ci siamo comportati quando abbiamo visto le foto di una bellissima signora che abbraccia con passione un uomo ricco e potente ma non esteticamente avvenente.

Per capire il nostro comportamento nei riguardi del Ministro Guido Coretto e la sua signora Gaia Saponaro, possiamo osservare come ci siamo comportati da bambini, quando abbiamo acquisito il modo di vivere tra maschi e femmine umani.

Nella nostra prima infanzia quando siamo stati a stretto contatto con la nostra mamma, e quanto scrivo riguarda sia le ragazze che i ragazzi, siamo cresciuti in un contatto fisico profondo con nostra madre, incorporati nel processo biologico che ci fa diventare esseri umani integrati, con una coscienza di noi stessi funzionale e con la consapevolezza del nostro corpo.

Così quando siamo stati bambini abbiamo sperimentato i successivi incontri fisici con la nostra mamma in totale fiducia e accettazione, e queste ultime sono emozioni basilari per la nostra futura vita sociale di individuo. In questa prima fase di vita con la mamma c’è cooperazione e non competizione, rispetto e non rifiuto, condivisione e non possesso, e tutti questi comportamenti costituiscono le nostre basi emozionali.

Quindi con la nostra mamma abbiamo vissuto nel reciproco riconoscimento di legittimità e rispetto, mentre non riteniamo legittima e non rispettiamo la bellissima signora Gaia Saponaro che ha sposato Guido Crosetto ricco e potente ma molto meno bello di lei.

La nostra cultura patriarcale si circostanzia in comportamenti che hanno avuto i nostri genitori con noi in cui le aspettative di nostra madre e di nostro padre hanno prodotto delle richieste che loro presupponevano dovessero preparare noi bambini alla vita “reale” – la vita adulta.

Tali richieste hanno negato le emozioni che avevamo da bambini, ma furono giustificate in quanto verità religiose o valori tradizionali. Sono state richieste che ci sono state poste come legittime o che hanno ottenuto la prova della loro legittimità attraverso argomenti razionali basati su quelle stesse emozioni che dovevano poi giustificare.

Ci hanno detto che noi bambini dovevamo imparare a difendere i nostri beni, ad accettare limiti alla nostra libertà di azione, cose che non nascono in armonia con la vita, ma dall’attuazione forzosa dei diritti di proprietà.

Inoltre, all’inizio della vita, noi bambini abbiamo sperimentato i nostri corpi come piacevoli e belli nelle carezze della madre e pieni di gioia ludica negli incontri fisici con i fratelli e le sorelle. Ma ben presto la nostra mamma ha rifiutato le carezze di noi bambini, non solo perché d’intralcio, ma perchè ci è stato fatto capire che dovemo considerarle come attività oscene di cui ci si deve vergognare.

Noi da bambini non capivamo quel che stava accadendo, ma non avevamo alcuna possibilità di opporci, senza sentirsi rifiutati o essere puniti come testardi, stupidi o ribelli. E obbedientemente abbiamo fatto propria l’impronta culturale insieme a quello che ci veniva richiesto.

Abbiamo imparato sempre più a competere, prendere possesso, governare e controllare altre persone come espressione di potere e autonomia. Abbiamo cominciato ad attribuire più valore alla tolleranza anziché al rispetto, all’apparenza più che all’integrità, alla gerarchia e autorità più che all’onestà e fiducia, alla crescita e ricchezza più che all’ armonia e all’equilibrio.

E infine abbiamo imparato a considerare la riproduzione come un valore che trascende la donna e che le permette di realizzare sé stessa.

Noi bambini siamo diventati esseri sociali all’interno della relazione intima con la nostra mamma, nella nostra infanzia.

I bambini che fin dalla tenera età non crescono all’interno di una totale fiducia e accettazione da parte della madre, non si sviluppano in esseri sociali ben integrati.

Il comportamento che abbiamo avuto con la signora Gaia Saponaro e con il Ministro Guido Crosetto, NOI SIAMO CONSAPEVOLI CHE NON È LEGITTIMO perché abbiamo vissuto una relazione intima con la nostra mamma.

Ci comportiamo in quel modo “NON UMANO” perché la nostra cultura patriarcale impone alla nostra mamma di rifiutare le nostre carezze, facendoci vergognare perché ci è stato fatto capire che non solo sono d’intralcio, ma che erano attività oscene di cui ci si deve vergognare.

Guido Crosetto e la sua signora Gaia Saponaro li abbiamo potuti osservare ritratti in un momento di tenerezza in cui si sono scambiati baci e si sono accarezzati. Quelle immagini le abbiamo considerate, così come ci ha imposto di fare la nostra cultura patriarcale, attività oscene di cui ci si deve vergognare e per questo ci siamo comportati di conseguenza.

Buona riflessione

Crosetto e la signora Saponaro (IL CAFFÈ di Massimo Gramellini)
Un settimanale pubblica le foto rubate del ministro Crosetto, avvinghia-to alla moglie Gaia Saponaro tra le onde del mar. Senza dubbio nella coppia chi ruba di più gli occhi non è lui, ma la vera notizia è che, dopo vent’anni di matrimonio, i due si baciano ancora come fidanzatini.
Invece sui social, specchio fedele dei tinelli d'Italia, parte la fiera della maldicenza, alimentata dall'eterno pregiudizio patriarcale: se una donna così bella tu sposato il cugino pallido di Shrek, scrivono, significa che è un’arrivista senza scrupoli, per non dire di peggio (ma ovviamente. qualcuno lo dice).
Pensare ancora certe cose nel 2023 è imbarazzante, e lo è altrettanto essere co-stretti a rimarcare che la signora Saponaro ha due lauree, una storia e una carriera autonome, e che ha sposato Crosetto quando lui non era ancora un politico di primo piano. Lo stesso ministro si sente in obbligo di intervenire nella penosa querelle, soffocando la rabbia dietro un sorriso per ammettere che si, sua moglie effettivamente è più bella di lui.
In altra occasione aveva dovuto precisare che la donna della sua vita proviene da una famiglia benestante, quasi a voler rassicurare i malevoli ne non si era unita in matri-monto per acchiappare un patrimonio. A parziale spiegazione della sua scelta di sposarlo, Crosetto aggiunse che la moglie era un'amante dell’horror, ma dubito che il tribunale dei social abbia colto l’ironia: avrà piuttosto pensato che la signora avesse un flirt con Dario Argento.

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