Cultura

 

CULTURA
Ieri nella Sala del Teatro del Convitto Palmieri in Lecce si è tenuto un incontro sulla Poesia dialettale Salentina dal '700 ad oggi. Sono stati letti passi di autori che si sono distinti in quest'ambito linguistico nostrano. Ad Enzo Marenaci è toccato il compito di intrattenere la serata con la sua musica accompagnata da i suoi versi dialettali.
Bene. Prendo a pretesto questo evento per evidenziare un accenno alla Cultura come volano di crescita sociale e civile che in campagna elettorale non manca mai di essere promosso dalle varie liste presenti, salvo poi essere tradito quando si amministra. E questo è accaduto nei quattro anni passati nel Paese Bello, in cui non si è notata neanche una parversa di queste attività, salvo una mostra ornitologica, discutibile tra l'altro. Ecco. Oggi leggo da parte di una Lista Civica che la sua intenzione sarebbe quella di promuovere eventi folkloristici e religiosi per lanciare la Cultura nel nostro amato paese.
Io come Operatore Culturale è la prima volta che sento l'uso di questa terminologia in questo campo. Sappiamo cos'è il folclore e sappiamo pure cos'è la religione, ma sappiamo innanzitutto cos'è la Cultura. Non ci è mai capitato di creare un evento folcloristico o religioso, in quanto queste manifestazioni esistono da quando è nato l'uomo e vengono tramandate dalla tradizione, ragion per cui non c'è bisogno di crearle. Si crea invece attraverso le Arti e le Lettere, cioè con tutti i mezzi espressivi a disposizione. Quindi, la bandiera culturale accennata in locandina elettorale da parte di una Lista la trovo improvvisata, sterile e non adatta al compito programmatico istituzionale.
Varrebbe la pena, quantomeno, di approfondire la questione, pur mantenendo la sintesi; poiché così come è detta: "eventi folkloristici e religiosi" non vuol dire nulla e sminuisce oltremodo il fenomeno culturale, svilendolo fino quasi ad annullarlo. Grazie!
PS - in foto Enzo Marenaci esibition (h. 20 del 5/5/2022; Sala del Teatro - Convitto Palmieri)

        • Maria Rosaria Panzera
          Una bella serata sulle radici della nostra Cultura…il dialetto, che non dovrebbe mai essere dimenticato e che invece tendiamo a mettere in secondo piano . Come in secondo piano(o proprio ultimo) è stata messa la Cultura a San Cesario negli ultimi 4 anni perché dava poca visibilità a chi amministrava forse? E poi paragonarla ad uno svago…😶 E poi non riesco a capire di cosa si parli con “eventi di folklore (o folclore?) civico e religioso. Grande il nostro Enzo Marenaci come sempre menestrello della serata!👏
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        • Enzo Marenaci
          Ho avuto lo stesso sussulto nel leggere quelle righe incomprensibili.
          Già che per legge dovrebbe essere incompatibile la candidatura per chi pronuncia la parola EVENTO.
          La cultura popolare si abbevera di partecipazione attiva dei cittadini e di utilizzo delle risorse umane capaci di far emergere da quella comunità la sua storia, le sue vocazioni.
          Cultura è coinvolgere le scuole, gli anziani del paese a processi partecipativi collettivi.
          Ma forse mi sbaglio, aspettiamo San Cesario per zzumpare una notte...
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          • Antonio Zoretti
            Autore
            Enzo Marenaci Infatti, la Cultura non è un evento (dall'etimo: vivente una volta sola). Essa, usata nei confronti di un uomo significa educazione e istruzione; riferita ad un popolo vuol dire civiltà. La Cultura è presente in ogni luogo; onnipresente (presente dappertutto)
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            • 23 h
        • Chiara Delorenzo
          Sì molto spesso si confondono cultura e tradizione.
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          • Giuseppe Abatianni
            Credo che non possono essere divise ...
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            • 20 h
            • Chiara Delorenzo
              Giuseppe Abatianni non è esattamente così, la tradizione è una forma culturale, è un settore, un ramo. La cultura attiene più agli aspetti generali del sapere
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              • 19 h
            • Giuseppe Abatianni
              Certamente, x questo credo che debbano andare a braccetto. La tradizione x esempio della lingua o altro, non è che il riscoprire o scoprire le radici, la genesi della nostra civiltà. L'oggi non altro che la conseguenza di ieri.
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              • 18 h
        • Salvatore Rollo
          Condivido in pieno il contenuto ed il tono del tuo post, sempre garbato e senza peli sulla lingua. Qualcuno potrebbe obiettare che due anni di covid hanno bloccato qualunque iniziativa: niente di più falso. Con le adeguate capacità e conoscenze poteva e doveva essere proposto qualcosa , così come è stato realizzato in tante comunità anche della nostra provincia.
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          • 22 h
        • Adriana Capone
          Giusto. Il folclore non si "crea", e neanche la religione, e neanche eventi folcloristici/religiosi.
          Chi scrive così rivela approssimazione e ignoranza. Se poi lo scrive in un programma elettorale dichiara da subito che non sa di cosa parla e dunque promette "fumo"!!
          Qualunque cittadino non accecato dal tifo di parte dovrebbe capirlo.
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          • 21 h
        • Giuseppe Abatianni
          Un Paese, una Città, una Comunità ... VIVE se VIVE il Pensiero che è CULTURA. Quando ciò non esiste, si pensa o si vuol fare a meno c'è l'oblio, l'abisso.
          Per CULTURA è sottinteso anche le tradizioni che sono l'asse portante del nostro passato e soprattutto del nostro e non solo futuro ... ...
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          • 20 h
          • Salvatore Rollo
            Giuseppe Abatianni è quello che si intende quando si dice che negli ultimi anni il nostro paese è culturalmente morto, a prescindere dal covid... : bloccare il dibattito anche sui social ne è la prova!
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            • 16 h

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