La musica colonna sonora della San Cesario anni 60


Penso di avere ereditato la passione per la musica leggera da mia madre che seguiva ogni anno con interesse e passione sia lo Zecchino d’Oro che il festival di Sanremo, per non parlare di Canzonissima che era una gara canora legata alla lotteria di Capodanno.
Ma la tv iniziava le trasmissioni nel pomeriggio quindi la musica leggera di mattina poteva essere ascoltata alla radio. C’erano vari programmi radiofonici in cui presentatori e presentatrici con la voce impostata trasmettevano selezioni musicali.
A casa si poteva poi ottenere la stessa cosa facendo le selezioni musicali attraverso i 45 giri che furono anche oggetto di vere e proprie classifiche dei più venduti. La più famosa era Hit parade condotta da Lelio Luttazzi che era stato conduttore televisivo di Studio Uno. La prima classifica fu trasmessa il 6 gennaio del 1967 per continuare ogni venerdì alle ore 13. Tornavo da scuola e la radio era già pronta con la famiglia tutta riunita a pranzo che ascoltava la radio invece di guardare la Tv che all’epoca a quell’ora non trasmetteva.

A casa avevamo una radio e giradischi Siemens che faceva anche da mobile bar. Io avevo ottenuto che mio padre acquistasse un registratore a bobina e un giradischi della Lesa. Con il registratore registrai le canzoni del festival di Sanremo. Misi il microfono vicino all’altoparlante della Tv e ricordo che tutta la famiglia era in religioso silenzio mentre io effettuavo la registrazione che avremmo poi riascoltato. I dischi costavano 750 lire invece con 2 o 3mila lire si poteva acquistare una bobina di un’ora che avrebbe consentito poi di ascoltare tutte le volte che volevamo le canzoni. Il mio fu il primo atto di pirateria che aggirava il sacrosanto guadagno di artisti e case discografiche.
Un giradischi, un registratore o la radio ed ecco che la magia della musica invadeva la casa. Il giradischi teneva duro ed era presente anche negli anni 70 e 80 quando ai 45 giri erano affiancati dall’uscita degli Lp in vinile.

Negli anni dei registratori si poteva utilizzare lo stereo 8 in auto, che era un nastro registrato. La vera rivoluzione avvenne con le musicassette che erano nastri più piccoli che potevano essere facilmente traspostati e che portarono la musica nelle automobili. La pirateria con le musicassette divenne un vero e proprio “artigianato diffuso” che dava da vivere a tanti che avevano acquistato impianti di registrazione ad alta fedeltà e che fornivano le cassette “pirata” a prezzi modici e popolari. Ma anche nella casa di ognuno era possibile duplicare cassette o registrarle direttamente da vinile con l’ausilio degli impianti acquistati. Ebbe un successo strepitoso lo stereo di Selezione reader digest che negli anni 70 sostituì i giradischi con un unico altoparlante. A quello di Selezione reader digest seguirono gli stereo molto più costosi delle case produttrici giapponesi.

La musica accompagnò tutti gli anni dall’infanzia alla giovinezza e divenne la colonna sonora della mia vita. Se gli anni 60 furono quelli dei complessi musicali come i Dik Dik, i profeti, i camaleonti negli anni 70 arrivarono i cantautori primo fra tutti Lucio Battisti.
Sul finire degli anni 70 alcuni eroi issarono antenne trasmittenti nel paese più bello del Mondo e ci furono le radio che si occuparono della colonna sonora della vita dei sancesariani. Radio San Cesario, Radio Studio Centrale, Spazio Radio ed altre riempirono l’etere della musica di quegli anni.
E insieme alle radio arrivarono le discoteche che erano legate alle emittenti. Si ballava moltissimo e il sabato sera divenne giorno di febbre da discoteca.
Ho ripercorso gli anni attraverso la musica ed i diversi modi con cui è stata diffusa durante il viaggio della mia vita. Mi piaceva ascoltare le canzoni e più volte ho cantato quelle che mi emozionavano. La musica è una potente macchina del tempo, è collegata a fatti, storie e volti della vita di ognuno. Si tratta di vibrazioni che quando vanno in risonanza con noi ci coinvolgono, ci motivano e ci fanno vibrare all’unisono.
La musica leggera c’è ancora, ascolto quella di questo inizio terzo millennio e osservo mia figlia che la porta con se nel suo iphone, la ascolta come l’ascoltavo io e canta le canzoni che la emozionano così come le cantavo io. La musica che fa da sottofondo in macchina ai discorsi con la fidanzata, la musica che è sotto allo scorrere delle immagini fuori del finestrino dell’auto, la musica che, a occhi chiusi, ti aiuta a sognare, la musica che ti fa cantare, la musica che ti fa vibrare.
C’è la musica nella nostra vita e la nostra vita è musica!


Antonio Bruno

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