Facciamo tornare Piazza Garibaldi allo splendore del 1978?

Ieri ho postato sul mio profilo Facebook la cartolina che potete vedere qui sopra. Tale pubblicazione ha suscitato l'interessante dibattito che segue e che si può sintetizzare nella proposta ai candidati a Sindaco del Paese più bello del Mondo di inserire nel programma lo smantellamento della sopraelevazione di Piazza Garibaldi per farla tornare ad essere così com'era nel 1978 quando è stata scattata la foto.
Cosa ne pensate?

Commenti
Davide Taurino Ma per carità, non sia mai!
L'asfalto è lo stupro di ogni centro storico.
E gli alberi di pino sulla via A.Russo non c'entrano nulla. Come non c'entrano nemmeno quelli che ci sono attualmente. Io sarei al max per le sole aiuole molto ben curate sia sulla piazza che sulla via o delle siepi molto basse.
Io giro tutto il Salento come commesso viaggiatore e son rimasti davvero pochissimi (se non addirittura nessuno) comuni o FRAZIONI che non hanno lastricato la piazza principale.
Lasciamo stare poi, che molti di questi comuni hanno lastricato mezzo paese, come noi dovremmo fare per tutto il giro di via Immacolata, via Duomo, via Cepolla, via Don Oronzo Margiotta ex via Roma, via Manno e via A. Russo.
Del resto capisco la proposta del tuo articolo, che sarebbe quella di poter circolare con le autovetture intorno ad un obelisco e poter arrivare più comodamente alle attività commerciali. Beh...su questo bisognerebbe vedere bene un attimo, ma intanto lastrichiamo le vie, che arrivare con l'asfalto davanti al sagrato della chiesa è un obbrobrio inguardabile.
Ma, proprio giusto per cominciare, io sono il primo che firmo la petizione per OBBLIGARE i proprietari del palazzo sulla piazza (forse Panzera?) ad proseguire col restauro della facciata, che quando arrivi dalla via Vittorio Emanuele III è un pugno nell'occhio. Obbligare altresì tutti gli esercenti ad attenersi ad alcuni semplici vincoli per ciò che riguarda insegne al neon stile Las Vegas, vetrine, serrande e quant'altro.
Ma soprattutto, visto che c'è già la predisposizione, interrare tutta quella giungla di cavi elettrici o telefonici che deturpano quel prospetto.
Scusa, la prolissità.
Ciao
Antonio Bruno Caro Davide, concordo su tutto. Preciso meglio la proposta. Lastricato ma senza la sopraelevazione. La piazza oggi è quasi tutta sopraelevata lasciando solo una stretta strada che si collega a Via Manno. Abbassare tutto su un unico livello e lastricare tutto. Via l'asfalto!

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Davide Taurino ASSOLUTAMENTE SI
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Enzo Marenaci Era più bella la piazza far West con le macchine parcheggiate anche sul sagrato della chiesa?
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Enzo Marenaci Non dimentichiamo che nel 78 c'erano un decimo delle auto di oggi e per dieci volte educazione
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Davide Taurino Io intendo lastricato ma pedonale Enzo. Il transito delle autovetture deve restare tale e quale ad oggi. Forse completamente pedonale solo la Domenica. E tali e quali ad oggi i parcheggi.
In definitiva, l'asfalto in piazza nun se po vedè.
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Enzo Marenaci Davide, la piazza di oggi è brutta per assenza di gente
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Davide Taurino Quiddhru è pocu ma è sicuru.
Proprio l'altro giorno riflettevo sullo storico luogo comune, per il quale si suol dire: "no quiddhru...? Quiddhru nu lu iterai mai alla chiazza". Oppure: "quiddra ete gente te mienzu la chiazza" ecc ecc
Insomma...certe volte o quasi sempre, per indicare la feccia della società, si nominano coloro che frequentano la piazza.
Ovvio, ca nu puei stare IATECATU alla chiazza, ci sarebbe dell'altro da fare nella vita.
Ma non c'è neanche mica il bisogno che ce lo ricordi l'amatissimo Giorgio Gaber che "c'è solo la strada, su cui puoi contare, la strada è l'unica salvezza. C'è solo la voglia, il bisogno di uscire, di esporsi nella strada nella piazza, perché il giudizio universale non passa per le case, le case dove noi ci nascondiamo, ed anche nelle case più spaziose, non c'è spazio per verifiche e confronti". (Sul finale ho saltato un passaggio, pardon). Ciao
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71 commenti
Commenti
Sandra Pinnellini Bellissima
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Sandra Pinnellini Mancano gli alberi!!!!
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Nadia Letizia mammia che ricordi... Grazie Antonio Bruno
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Antonio Bruno Carissime amiche i Pini d'aleppo erano giovani nel 1978 e c'erano i sedili di ferro, quelli che ricordiamo tutti. L'ufficio postale e l'ovale sul portone di legno con su scritto Municipio.... i manifesti accanto all'ufficio postale e parcheggi con le Fiat 500 e 600 insieme alle 124
Raffaella Sabetta che bei ricordi, grazie per queste foto!
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Michele Fossalto Mo non vorrei sbagliarmi caro Antonio Bruno ma il monumento dei caduti forse quello della foto nel 78 non c'era pou'
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Antonio Bruno La cartolina è stata spedita nel 1978...per il Monumento non ricordo quando è stato rimosso
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Michele Fossalto Scusami antonio ma non e'x discutere cpn te non avrei scianz. Ma mi sembra che avevano fatto quel scempio con quella scultura brutta ok antonio santa notte
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Antonio Bruno Io non sono un esperto d'arte ma quella scultura l'ha fatta un grandissimo artista di San Cesario che è Aldo Calò. E' un fatto. Può piacere o non piacere ma è un opera d'arte riconosciuta a livello internazionale
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Michele Fossalto Son gusti npn e un offesa lo sapevo chi la fatta anchio non sono un esperto sono un falegname ma son sincero
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Antonio Bruno lo so Michele Fossalto, è solo una questione di gusti e tutti i gusti meritano di essere rispettati
Michele Fossalto Quello sempre io non volevo fare un dibattito propio con te ma io volevo solo capire se il monumento era ancora li nel 78.e poi se io dico a me il davide di donatello non piace xcarita'non ho ammazzato nessuno ma x la persona che a fatto il lavoro c'e'sempre rispetto figurati
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Sara Profilo Oddio che bella!!!
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Sara Profilo Ufficio postale??? dove sono gli uffici del comune ora?
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Antonio Bruno Forse dovremmo riportarla a ciò che era ...
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Antonio Bruno L'ufficio postale era dove c'è adesso la sala consiliare
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Sara Profilo Uaaaauuuu...comunque mettete più foto  così possiamo vedere pure noi giovani giovani
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Sara Profilo comunque è spettacolare così
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Antonio Bruno Sara io metto tutte le foto che riesco a trovare...postatele
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Antonio Bruno Sara preferisci quella del 1978 alla piazza di adesso?
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Sara Profilo siii è bellissima
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Antonio Bruno La preferisco anche io così com'era ma siccome sono vecchio potrei essere accecato dalla nostalgia. Tu invece che non l'avevi mai vista sei sicuramente più obiettiva
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Sara Profilo Scherzi! È proprio bella. poi ovviamente ognuno ha il suo modo di valutare. L'arte e la bellezza è soggettiva. A me piace tantissimo.
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Antonio Bruno basterebbe rimettere indietro le lancette dell'orologio
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Sara Profilo Non basterebbe. ci vuole ben altro...volontà, impegno, taaaanti soldini
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Antonio Bruno Magari nei programmi per le prossime amministrative i candidati sindaco potrebbero prevedere il restauro della piazza per farla tornare agli antichi splendori
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Sara Profilo Collaborazione! Che è tra le tante la cosa più difficile da per San Cesario
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Antonio Bruno Sara è difficile dappertutto collaborare, ma se si è animati da un desiderio sincero la collaborazione accade
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Sara Profilo E poi...indipendentemente da chi sarà il sindaco, ma proprio indipendentemente dalla figura del sindaco, se il paese vuole cambiare lo deve fare, insieme.
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Antonio Bruno Io quando scrivo del paese più bello del Mondo mi riferisco a questo paese qui, che potrebbe tornare se da tutti voluto
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Antonio Bruno Io lo vivo ogni giorno scrivendo, descrivendo, ed emozionandomi ogni volta
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Sara Profilo Ecco..abbiamo appena espresso lo stesso pensiero. mi trovi d'accordo
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Antonio Bruno nulla ci vieta di sperarlo, di tifare per il ritorno del paese più bello del Mondo
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Fernando Centonze Bellissima piazza
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Antonio Bruno Facciamola tornare agli antichi splendori!
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Fernando Centonze Mandando via questa amministrazione antica.......
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Antonio Bruno Fernando diciamo che non è un problema di chi amministra, è un anelito di chi è amministrato. Ma chiunque può trasformare questa speranza in realtà. Naturalmente se si è d'accordo che è più bella così
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Fernando Centonze Non sono d'accordo con quello che scrivi..... perdonami
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Antonio Bruno E io ti rispetto caro Fernando. Ma la piazza la vuoi far tornare a ciò che era, o la lasceresti com'è ora?
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Fernando Centonze La piazza la farei ritornare a ciò che era con qualche accorgimento
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Antonio Bruno Evviva! Grazie Fernando, spero che tu metta in atto questa tua idea e mi dia la possibilità di gustare di nuovo la bellezza che gustai 40 anni fa
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Fernando Centonze Antonio bruno nella nostra piazza ci sono delle attività commerciali bisogna in qualche modo risollevare questa economia di questo squallido paese
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Antonio Bruno E dare lavoro ai giovani. Sono certo che la sistemazione che c'era prima favorirebbe la fruizione delle attività commerciali
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Fernando Centonze Sono d'accordo
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Enzo Marenaci Il mio paese non è squallido, occhio ai termini
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Antonio Bruno E allora siamo tutti d'accordo, che problema c'è? Facciamolo
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Fernando Centonze Enzo Marenaci per me lo è
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Fernando Centonze Ognuno è libero di dire quello che pensa
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Enzo Marenaci Per me no
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Fernando Centonze E cosa vuoi
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Enzo Marenaci Per attaccare un'amministrazione stai squalificando un paese
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Antonio Bruno squàllido (letter. raro squàlido) agg. [dal lat. squalĭdus, der. di squalere «essere aspro, squamoso; essere squallido»]. Riferito a edifici e ambienti, zone e località: una casa, una stanza s., e una s. camera d’albergo d’infimo ordine, trascurata, priva di comodità e tutt’altro che accogliente, triste e desolante a starvi; una s. corsia d’ospedale, una s. prigione, uno s. casolare abbandonato; cercavo ... i luoghi più tristi per i nostri convegni: i più desolati giardini pubblici, le più squallide latterie (N. Ginzburg); regioni s., una s. landa, brulle e incolte, senza case e vegetazione, e comunque desolate; in usi letter.: Alle squalide ripe d’Acheronte ... Bestemmiando fuggì l’alma sdegnosa (Ariosto); indarno Sul tuo poeta, o Dea, preghi rugiade Dalla squallida notte (Foscolo).
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Fernando Centonze Non sto attaccando nessuno
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Fernando Centonze La tua polemica non mi interessa buona serata
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Enzo Marenaci C'è qualcosa peggio di squallido per attaccare un paese?
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Fernando Centonze Tvb Enzo Marenaci
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Antonio Bruno Diciamo che tutto è migliorabile, su questo siamo d'accordo. Anche se è una questione di punti di vista. Per noi la piazza com'era è bellissima, per altri la piazza com'è è bellissima. E' solo una questione di punti di vista
Mi piaceRispondi16 hModificato
Enzo Marenaci Prima mi definisci peggiore di squallido e poi mi vuoi bene?
Lascia perdere Fernando
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Fernando Centonze Enzo Marenaci non stai allo scherzo
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Fernando Centonze Posso non essere d'accordo con te ma volerti bene come mia perdona coetanea
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Enzo Marenaci Non avevo inteso lo scherzo
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Fernando Centonze Enzo Marenaci smettila anche perché anche te mio vuoi bene
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Enzo Marenaci Ripeto, per definire negativo l'operato di un'amministrazione non serve definire squallido un paese
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Fernando Centonze Enzo hai rotto...,., si testu comu nu mulu
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Fernando Centonze Dimmi i motivi perché non lo sia
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Fernando Centonze Non hai ammesso che mi vuoi bene
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Enzo Marenaci Ha segnatu l'Inter
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Pino Ravenda Spesso nella riqualificazione di aree urbane si tiene conto della presenza di negozi di vicinato e dell' impatto economico che ne deriva da quell'intervento. Nel suo complesso sono da considerare le zone verdi e anche lo spazio della memoria e della identità nazionale che ha la sua espressione nella presenza del monumento ai caduti sancesariani. Per le attività commerciali aree definite per evitare che possano diventare zone di degrado. Ovviamente sono idee da condividere con tecnici e associazioni di categoria. Scusate se mi sono dilungato. Buona serata.
Antonio Bruno Wauuu che ricordi antonio bruno ricordo della mia infanzia c'erano i miei genitori e dei miei parenti. Bei ricordi graxie
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Davide Taurino Ho messo il like non perché io sia interista.
A buon intenditor...
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Nel 1532 il feudo venne frazionato in tre quote. Una parte fu assegnata alla Chiesa di Santa Croce di Lecce, mentre le restanti due parti furono governate, rispettivamente, da Filippo De Matteis e dalla famiglia Guarino. Nel 1624 due quote del feudo vennero acquistate allo spagnolo Michele Vaaz De Andrada, già Duca di San Donato. In quell’epoca vi fu una vera e propria rivolta, da parte della popolazione, contro il tiranno signore. Questi, però estremamente indispettito, si vendicò distruggendo molte abitazioni del paese, che solo in seguito furono ricostruite. Solo nel 1703 il centro venne riunificato, nel momento in cui fu completamente acquistato dai Marulli, che furono gli ultimi feudatari. Questa famiglia, contribuì notevolmente a migliorare le condizioni socio-economiche del paese. Numerosissimi sono i personaggi importanti nativi di San Cesario di Lecce. Giovanni Cipolla visse nel XVIII secolo, e fu sacerdote e professore di teologia. Giuseppe Capone visse nel XVIII secolo e, dopo essersi laureato in legge, divenne un ottimo avvocato e Presidente del Tribunale Civile di Lecce. Samuele Pasquali visse tra il XVIII ed il XIX secolo e, dopo essersi laureato in medicina in soli tre anni, divenne un brillante medico. Raffaele Albanese fu sacerdote e buon teologo, e visse in umiltà e carità. Luigi Cipolla nacque nel 1766 e fu uno stimato avvocato, latinista e letterato. Fu docente di diritto romano a Napoli e a Lecce, e fu autore di diverse opere. Aldo Calò nacque nel 1910 e divenne un apprezzato scultore. Fu anche direttore di Istituti d’Arte di varie città e morì all’età di settantuno anni, dopo una vita ricca di successi professionali. Pasquale Cecere nacque nel 1707, e fu uno stimato medico. Carlo Barbieri nacque nel 1910 e fu un brillante scultore e pittore. Morì precocemente all’età di 28 anni. Francesco D’Elia fu un valente medico del XIX secolo.

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