Quei favolosi anni 60 nella scuola elementare Michele Saponaro (I e II elementare)

Anno scolastico 1964 - 65 seconda elementare maschile

Mi fa stare bene pensare a quegli anni che vanno dal 1963 al 1968 che ho trascorso nella scuola elementare vicino a casa dei miei genitori. Sono anni fantastici in cui esisteva solo la scuola e casa mia. Un Mondo meraviglioso, indimenticato e indimenticabile pieno di bellezza e affetto.
Ricordo come fosse ieri il mio primo giorno di scuola quel martedì 1 ottobre 1963 quando entrai per la prima volta in quella classe a cui sarei tornato per 5 anni. La mia insegnante era la signora Bolognese. Mia madre si raccomandò con me di non piangere perché dopo poco sarei tornato a casa. Io non piansi ma ricordo i pianti di Angelo Scolozzi, mio compagno di scuola alle elementari. Era un pianto disperato e il piccolo non ne voleva sapere di staccarsi dalla sua mamma.
Era tradizione che ogni anno venisse il fotografo per fare la foto all'insegnate e alla classe; ricordo che quell'anno la maestra Italia Longobardi Bolognese non ne volle sapere di farsi la foto con noi infatti nella foto c'è la classe ma la maestra non c'è. Ricordo che disse che era così provata dal fatto che fossimo discoli che non desiderava che avessimo nemmeno la sua foto per ricordo.
Della prima elementare non ricordo altro.
In prima elementare a un certo punto dell'anno la maestra Bolognese non venne perché mi pare stesse aspettando un bambino. Venne al suo posto un dinamico maestro Vittorio Paladini che ci propose di cambiare il nostro libro di testo con uno che ci avrebbe portato lui. Effettivamente il nostro testo che ricordo si chiamava SEMI aveva poche illustrazioni rispetto al testo che ci diede.
Di lui ricordo che ci fece disegnare una casa che saprei rifare uguale anche oggi. Ma non ricordo altro.
In seconda elementare sostenni il primo esame della mia vita a cui ne sarebbero seguiti tantissimi era il 26 giugno del 1965. la Commissione era costituita dalle insegnanti Realina De Giorgi, Passalacqua Torelli Angiolina e P. Cavallo insieme alla mia insegnante Italia Bolognese Longobardi. Ero soddisfatto perchè lo superai con il massimo dei voti!
Le finestre della mia classe alle elementari
Però ricordo l'estate di quegli anni, noi bambini eravamo la maggior parte del tempo a casa, al mare ci andavamo una o due volte. La mia famiglia ci andava così poco perché mio padre ogni volta si scottava, lui aveva la pelle molto delicata. La maggior parte del tempo lo passavo in strada a giocare con i bambini delle Case Ina e davanti alla Tv.
La spiaggia di Porto Cesareo negli anni 60
Erano tantissimi i bambini, almeno 3 per famiglia, ma in alcune anche sei o sette. Si giocava a campana, alle cinque pietre, a palline, a tappi. Molto gettonato era il gioco della guerra e quello degli indiani e solo i più grandi giocavano a “Caddru Petone”.
Io so solo che quei giorni d'estate erano lunghissimi, io li percepivo come se fossero i mesi che percepisco adesso. E anche gli anni erano lunghissimi, la prima elementare sembrava non finire mai e così tutte le altre classi. Era un tempo dilatato, pieno di sorprendenti novità ogni giorno. Era la mia scuola elementare, i miei compagni di classe, la mia famiglia, il mio quartiere. Era tutto meraviglioso e tutti erano splendidi perché erano immersi nel paese più bello del Mondo.

Antonio Bruno

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