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Visualizzazione dei post da agosto, 2024

Intervista al Dott. Antonio Bruno: Chi Sono le Volpi e i Leoni di Lecce?

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  Intervista al Dott. Antonio Bruno: Chi Sono le Volpi e i Leoni di Lecce? Intervistatore: Buongiorno Dottor Bruno, nel suo recente scritto lei ha parlato di "volpi" e "leoni" a Lecce, rifacendosi alla metafora di Vilfredo Pareto e alla riflessione di Antonio Polito sull'antagonismo all'interno dei partiti. Potrebbe spiegarci chi sono queste figure nella realtà politica leccese? Dott. Antonio Bruno: Buongiorno e grazie per l'opportunità. Certamente. La metafora delle "volpi" e dei "leoni", ripresa da Pareto e originariamente ispirata a Machiavelli, si adatta perfettamente per descrivere le dinamiche politiche che osserviamo non solo a livello nazionale, ma anche a Lecce. Le "volpi" rappresentano le élite, quelle persone che hanno una grande capacità di adattamento, che utilizzano l'astuzia e la diplomazia per mantenere il potere e gestire situazioni complesse. A Lecce, queste volpi sono state storicamente figure di spi

Il momento giusto (racconto)

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  Il momento giusto  Non esiste il momento giusto. Esiste cosa vuoi e cosa non vuoi. Io non lo sapevo fino a quel giorno, quando ti ho vista per la prima volta. Non so esattamente cosa sia successo, ma in quel momento ho capito una cosa: non mi interessava più trovare il momento perfetto. Mi interessava solo te. Sorgi dal mare, cupido premuroso ti ha portata sino a me, quasi come una visione. T’ho vista prima pensierosa, lo sguardo perso tra i pensieri, e poi è arrivato quel sorriso. Un sorriso che ha sciolto tutte le mie incertezze, i miei dubbi. In quel preciso istante, mentre il tuo sorriso riempiva l'aria, ho sentito il cuore fermarsi per un attimo. Mi piaci e sospiro, ma non spero, sono sincero. Ho sempre avuto paura di sperare troppo, di aspettarmi qualcosa che poi non sarebbe mai arrivato. Ma con te era diverso. Con te non avevo bisogno di sperare. Mi bastava la tua presenza. Un’amicizia genuina, un sentimento che si nutriva di pura gratuità, della gioia di condividere anche

Competizione o Collaborazione? Una Riflessione nella Prospettiva di Humberto Maturana

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  Competizione o Collaborazione? Una Riflessione nella Prospettiva di Humberto Maturana Il dilemma tra competizione e collaborazione, messo in luce da Piero Ignazi nel suo recente articolo sul quotidiano Domani , richiama alla mente le riflessioni del biologo e filosofo cileno Humberto Maturana. Ignazi analizza la difficoltà dei partiti di sinistra in Italia, come il Partito Democratico di Elly Schlein e il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte, di unirsi in una vera coalizione alternativa alla destra. La questione centrale è se l'intesa raggiunta sul salario minimo sia sufficiente per promuovere una collaborazione più ampia tra le forze di opposizione. Maturana, famoso per il suo lavoro sulla biologia della cognizione e la teoria dell'autopoiesi, offre un quadro concettuale che può arricchire questa discussione. Nel suo libro "Autopoiesis and Cognition: The Realization of the Living", Maturana sottolinea come i sistemi viventi siano caratterizzati da un'auton

"Il Nostro Giardino Segreto" (racconto)

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 "Il Nostro Giardino Segreto" Oggi posso stare un po’ con te nel nostro giardino segreto. Il sole sta calando, tingendo il cielo di un arancione tenue, e mentre percorro il vialetto, ti vedo. Sei seduta sulla panchina, la stessa che hai voluto mettere vicino al muretto che si affaccia alla falesia, in un punto dove il mare sembra incontrare il cielo. Il vento accarezza i tuoi capelli e il profumo dei fiori si mescola al tuo. Mi avvicino piano, quasi temendo di rompere l’incantesimo di questo momento perfetto. Dio, come sei bella. I tuoi occhi, persi nei pensieri, mi ricordano che la bellezza non è solo negli occhi di chi guarda, ma anche nel cuore di chi sa amare. Quando mi avvicino abbastanza da sentire il tuo respiro, il tuo sguardo si accende di quella luce che conosco così bene. È come se ti svegliassi da un sogno, i tuoi pensieri che evaporano nell’aria, lasciando spazio a un sorriso che sa di primavera. Ti alzi e mi vieni incontro, le tue braccia che mi avvolgono in un

Intervista al Dott. Antonio Bruno: Il conflitto emozionale nella nostra cultura patriarcale

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 Intervista al Dott. Antonio Bruno: Il conflitto emozionale nella nostra cultura patriarcale Intervistatore: Dott. Bruno, lei ha parlato spesso delle fonti di conflitto nella nostra cultura attuale. Può spiegare da dove originano questi conflitti? Dott. Antonio Bruno: Certamente. La nostra cultura è caratterizzata da una dualità emozionale intrinseca che conduce inevitabilmente alla sofferenza o, in alcuni casi, alla riflessione. Questa dualità nasce dal fatto che viviamo in un contesto patriarcale che ci spinge a sperimentare emozioni contraddittorie. Da un lato, c’è una fase iniziale della vita incentrata sulla biologia dell’amore e sull'accettazione dell'altro come legittimo, un'esistenza percepita dagli adulti come un paradiso di fiducia e armonia. Dall'altro lato, entriamo in una fase adulta in cui l'accento si sposta sulla lotta, sull'appropriazione e sul controllo, creando un continuo gioco di autorità e subordinazione. Intervistatore: Quindi, questa dual

"Le Stanze del Cuore"

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  Lui Non so come fare, davvero. Ogni mattina mi sveglio con questo peso sul petto, come se avessi un macigno al posto del cuore. Non è una questione di scelte, di giusto o sbagliato. È come se qualcosa si fosse impadronito di me, qualcosa che non posso controllare. Mi dicono che dovrei smettere, che dovrei fermarmi, che questo non è amore ma solo egoismo. Ma come si spiega a chi non lo ha mai provato che quando il cuore si divide in mille pezzi, non è egoismo ma necessità? Io non ho scelto di essere così, non ho scelto di dividermi tra due amori. È successo e basta. A Lecce, in queste strade antiche e piene di storia, io sento ancora le sue carezze anche se non ci sei. Mi mancano i suoi occhi, così diversi dai tuoi. Mi manca il suo sorriso, il suo modo di parlare, il suo accento che sembra una canzone. Mi manca persino il modo in cui riempie il silenzio. Ma non posso venire a cercarti, non posso nemmeno vederti da lontano. Mi manca tutto di lei, eppure non posso lasciarti. Non posso l

Intervista al Dott. Antonio Bruno: Spiegazione di una scoperta scientifica per curare il cancro

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Intervista al Dott. Antonio Bruno: Spiegazione di una scoperta scientifica per curare il cancro Intervistatore: Ciao Dott. Bruno! Oggi voglio farti qualche domanda su una scoperta scientifica che potrebbe essere un po’ complicata per i cittadini. Hai voglia di spiegarcela? Dott. Antonio Bruno: Certo, mi piacerebbe molto! Di cosa si tratta? Intervistatore: Bene! Parliamo di una scoperta fatta dai ricercatori italiani riguardo una proteina chiamata "p62" che ha a che fare con il cancro e le metastasi. Puoi spiegarci cos’è questa proteina e perché è importante? Dott. Antonio Bruno: Certo! Immagina il corpo umano come una grande città piena di edifici. Questi edifici sono le nostre cellule, e all’interno di ogni cellula c’è un "nucleo" che è come l'ufficio del capo, dove si prendono decisioni importanti e si conserva il "manuale delle istruzioni" della cellula, chiamato DNA. A volte, però, succedono degli errori e si creano dei piccoli edifici fuori dal co

"Tra Sole e Luna: Il Dilemma di Isabella"

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  "Tra Sole e Luna: Il Dilemma di Isabella"   Lecce, l’oro e il mare, le chiacchiere delle piazze e le pietre che raccontano storie antiche. In questo angolo di Puglia, Isabella viveva una vita che sembrava perfetta. Aveva tutto quello che si potesse desiderare: un marito devoto, Matteo, una famiglia unita e una casa che sembrava cantare sotto il sole del Salento. Ma l’oro e il mare non erano abbastanza per contenerle l’azzurro tumultuoso del suo cuore. Isabella era cresciuta tra le viuzze di Lecce, con il suo cuore che batteva al ritmo delle cerimonie barocche e delle feste popolari. Matteo, il marito, l’aveva conquistata con la sua dolcezza e il suo spirito pratico. Era l’amore che ti dava stabilità, che costruiva un mondo solido e prevedibile. Matteo era un amore che aveva le radici profonde nella routine e nella sicurezza, ma che mancava dell’intensità del primo batticuore. Poi, un giorno di primavera, quando i fiori coloravano le strade di Lecce, Isabella incontr

La Cultura Patriarcale della Competizione e il Rischio di Escludere Lecce dall'Associazione delle Città Oronziane

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  La Cultura Patriarcale della Competizione e il Rischio di Escludere Lecce dall'Associazione delle Città Oronziane La recente decisione di Lecce di unirsi all'Associazione delle Città Oronziane, annunciata dal sindaco Adriana Poli Bortone, segna una svolta significativa per la città, ma anche un momento di riflessione su come la nostra cultura patriarcale della competizione possa influenzare la partecipazione a iniziative di valore comune. La storia di questa associazione e l'importanza del Cammino Oronziano ci offrono un'opportunità per esaminare le implicazioni di una cultura che talvolta privilegia la rivalità rispetto alla collaborazione. L'Associazione delle Città Oronziane è nata da un'idea del sindaco di Botrugno, Silvano Macculi, durante un convegno del 20 febbraio 2020, in cui i rappresentanti di comuni che condividono il patrono Sant'Oronzo si sono confrontati su come valorizzare il loro patrimonio culturale e religioso comune. Due anni dopo,

"Vivere nel Presente: Intervista al Dott. Antonio Bruno sulla Consapevolezza e l'Illusione del Tempo"

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  "Vivere nel Presente: Intervista al Dott. Antonio Bruno sulla Consapevolezza e l'Illusione del Tempo"   Intervistatore: Buongiorno, Dottor Bruno. Lei sostiene che la mente, in sé, non è disfunzionale, ma diventa problematica quando ci identifichiamo con essa. Può spiegarci meglio cosa intende? Dott. Antonio Bruno: Buongiorno, grazie per l'invito. Certo, la mente è uno strumento straordinario, capace di risolvere problemi complessi, di immaginare, di creare. Tuttavia, un'anomalia si manifesta quando cerchiamo noi stessi nella mente e confondiamo la nostra identità con i pensieri che essa produce. Quando ciò accade, la mente diventa egoica, prende il controllo della nostra vita e ci fa vivere quasi esclusivamente nel passato e nel futuro. Ci ritroviamo così intrappolati nel tempo, incapaci di godere del presente. Intervistatore: Lei afferma che siamo tutti immersi in questa identificazione con la mente. Come possiamo superarla? Sembra un'impresa qua

Intervista al Dott. Antonio Bruno: Coscienza e Inconscio: Il Ruolo Fondamentale delle Relazioni Materno-Infantili nella Formazione dell'Individuo

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  Intervista al Dott. Antonio Bruno: Coscienza e Inconscio: Il Ruolo Fondamentale delle Relazioni Materno-Infantili nella Formazione dell'Individuo Intervistatore: Dott. Bruno, potrebbe spiegare in termini semplici cosa intende per comportamento cosciente e comportamento inconscio? Dott. Antonio Bruno: Certo, possiamo definire il comportamento cosciente come quell’azione umana che percepiamo come intenzionale e riflessiva, un atto che sembra derivare da una pianificazione esplicita e consapevole. Al contrario, il comportamento inconscio si manifesta come una dinamica spontanea, non progettata, senza riflessione o giustificazione di un pensiero precedente, anche se può trattarsi di un comportamento appreso. In sostanza, un comportamento è considerato cosciente quando è accompagnato da un'intenzionalità dichiarata o dichiarabile. Viceversa, è visto come inconscio quando sembra emergere senza un'intenzione dichiarabile, come qualcosa di istintivo e spontaneo. Intervist

"Il Tempo di un Bacio" (racconto)

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"Il Tempo di un Bacio" La sera era calda, il tipo di calore che ti abbraccia dolcemente come un vecchio amico, che ti invita a rallentare e a godere del momento. Le luci soffuse della città europea illuminavano le strade in un bagliore dorato, mentre le note malinconiche di "Everybody Hurts" dei R.E.M. si diffondevano nell’aria, suonate da un musicista di strada con un vecchio cappello malandato. La melodia sembrava sciogliersi nell’atmosfera, toccando ogni cuore aperto all’ascolto, come se quel brano fosse stato scritto apposta per quella notte. Mentre mi perdevo nella musica, lo sguardo mi cadde su due amanti, abbracciati a pochi passi da me. Non erano più giovanissimi, ma nei loro occhi ardeva una luce eterna, un fuoco che il tempo non aveva spento. Lei aveva un viso dolce, morbido, e portava un vestito che forse in Italia avremmo considerato fuori moda, ma che su di lei appariva perfetto. Lui, i capelli ormai punteggiati di bianco, la baciava con una passion

Il Mondo è Piccolo (e Fatto di Famiglia)

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  Il Mondo è Piccolo (e Fatto di Famiglia) Ho visto una foto di Oliviero Toscani. Sì, proprio lui, il genio delle campagne pubblicitarie choc, quello che ti sbatteva in faccia la realtà nuda e cruda. Ebbene, sta male. Lo dice lui stesso. Sembra che il tempo abbia fatto a cazzotti anche con uno che di certo non si è mai tirato indietro dal fare a pugni col conformismo. E allora, che fai? Ci pensi. E io ho pensato a mia madre. Mia madre era una di quelle donne che le conoscevano tutti nel quartiere, in parrocchia e in famiglia. Avete presente il tipo? Quelle che se apri la finestra lei è già lì che stende il bucato, e tu ti chiedi: “Ma questa quando ha tempo per dormire?”. Sempre attiva, sempre presente. E con un circolo di amiche degno di un evento mondano: più che un salotto, una sala da conferenze. Poi arriva l’ischemia, il colpo che ti cambia tutto. Non solo a lei, ma anche a mio cugino Pino. Solo che Pino era giovane e l’ischemia non gli ha lasciato nemmeno il tempo di salutare. Mia

"Il Ritorno al Falò: Risvegliare la Magia delle Storie" (racconto)

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 "Il Ritorno al Falò: Risvegliare la Magia delle Storie" C'era una volta un villaggio immerso nella tranquillità della natura, dove le persone vivevano in armonia e si conoscevano a menadito. Ogni sera, dopo una giornata di lavoro, gli abitanti si riunivano attorno a un grande falò in mezzo al piazzale centrale. Era il momento del giorno che tutti aspettavano con ansia, perché era allora che si condividevano storie, esperienze e pensieri. Durante questi incontri, i più giovani ascoltavano con attenzione le avventure dei più anziani, che raccontavano le loro battaglie, le sfide superate e le lezioni apprese nel corso degli anni. Le risate, le lacrime e i momenti di riflessione erano parte integrante di queste serate. Ogni storia era un pezzo del grande mosaico della vita del villaggio, e tutti contribuivano a costruire un senso di comunità profondo e autentico. Col passare del tempo, il villaggio cambiò. Le persone iniziarono a trascorrere sempre più tempo al chiuso, davan

Scambi di Nascondigli a Lecce (racconto)

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  Scambi di Nascondigli a Lecce  Nel cuore di Lecce, tra le curve barocche e i vicoli stretti che serpeggiano come sentieri dimenticati, si celavano due anime destinate a trovare rifugio l’una nell’altra. Emma e Luca. Due spiriti solitari che vagavano tra i palazzi antichi e le piazze affollate, ignari dell’incontro che avrebbe cambiato la loro esistenza. Emma era una donna di un’eleganza misteriosa, con i suoi capelli scuri che ondeggiavano come una coltre di seta al vento. Aveva gli occhi profondi, che sembravano nascondere le ombre dei giorni passati. Luca, dall’altra parte, era un uomo di fascino travolgente, ma il suo sorriso celava una tristezza sottile, una cicatrice invisibile che cercava di camuffare sotto l’apparente leggerezza. La città di Lecce, con le sue chiese barocche e i cortili segreti, era il palcoscenico perfetto per il loro incontro. Fu durante una calda serata estiva che il destino giocò la sua mano. Emma e Luca si trovarono in Piazza Sant’Oronzo, proprio sotto il

Il Potere e il Genere: Cambiamenti Superficiali e Dinamiche Invariabili

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  Il Potere e il Genere: Cambiamenti Superficiali e Dinamiche Invariabili Nel corso della storia, la lotta per il potere è stata spesso descritta come una battaglia tra ideologie, principi politici e, talvolta, tra giustizia e ingiustizia. Tuttavia, a un'analisi più attenta, emerge un altro strato di conflitto, meno discusso ma altrettanto determinante: la battaglia tra i sessi per il dominio nelle sfere pubbliche e private. Per secoli, il potere è stato appannaggio quasi esclusivo degli uomini, relegando le donne a ruoli subalterni o, al massimo, di supporto. Negli ultimi anni, si è assistito a un apparente cambiamento con l'ascesa di figure femminili al vertice della politica e dell'economia. Ma questi progressi sono davvero segno di un cambiamento profondo o rappresentano solo una variazione superficiale delle dinamiche di potere? Lotta per il Potere: Una Questione di Genere, Non di Giustizia La narrazione dominante secondo cui la presenza femminile ai vertici del potere

L'importanza di Smettere di Definirsi e Definire Gli Altri

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  L'importanza di Smettere di Definirsi e Definire Gli Altri  Viviamo in un'epoca in cui le definizioni sembrano essere fondamentali per costruire la nostra identità. Le etichette ci accompagnano sin dalla nascita, modellano le nostre esperienze e influenzano come ci vediamo e come siamo visti dagli altri. Tuttavia, la necessità di definirsi costantemente, così come il bisogno di incasellare gli altri in categorie, può essere limitante. È proprio su questo punto che molti esperti di crescita personale e psicologi si sono soffermati, evidenziando i rischi di tale approccio e suggerendo alternative più libere e autentiche. Definire Se Stessi: Un Limite Auto-Imposto Quando ci si definisce, si traccia inevitabilmente una linea tra ciò che si è e ciò che non si è. Anche se può sembrare utile per una chiara comprensione di sé, può anche ridurre il potenziale umano a una serie di tratti statici. Eckhart Tolle, noto autore di "Il Potere di Adesso", suggerisce: "L'ide