Chiedo per un amico

 

Chiedo per un amico

Io non ci sono mai andato, perché da quando ho memoria, a casa mia non si è mai cantata la tarantella e, meno che mai, la pizzica. Non ci sono andato perché a casa mia c'erano Canzonissima, il Festival di Sanremo e, la domenica, alla radio, Gran Varietà.
Non ci sono mai andato perché, negli anni '60, nessuno voleva andare in campagna e tutti, anche quelli che ci andavano, dicevano ai figli che dovevano studiare o andare a lavorare in fabbrica.
Poi ho visto gli organizzatori, tutti più giovani di me, tutti cresciuti con Lucio Battisti, il Banco del Mutuo Soccorso, la Premiata Forneria Marconi, i Santana, i Pink Floyd, i Beatles e i Rolling Stones.
Non cerco notizie della Notte della Taranta, ma mi capita di leggere sui social di novelli padri della tradizione della Taranta che pontificano sull’edizione di quest’anno. Siccome ci sono i cantanti di Sanremo, eccoli lì, con la faccia schifata, a dire che la tradizione è stata tradita.
Poi c’è addirittura chi si ricorda di musicisti che hanno soggiornato in Salento per assimilare e riempirsi della cultura della Notte della Taranta.
Io mi chiedo e chiedo: ho 67 anni e questa cultura non l’ho mai trovata da nessuna parte, questi musicisti dove l’hanno trovata? Non chiedo per me, chiedo per un amico.

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