Il Lavoro come Antidoto alla Povertà e alla Disillusione Giovanile: Una Riflessione Sistemica

 

Il Lavoro come Antidoto alla Povertà e alla Disillusione Giovanile: Una Riflessione Sistemica

Humberto Maturana, con la sua teoria della conoscenza e della biologia del conoscere, ci offre una prospettiva unica sulla questione dell'occupazione e della disoccupazione, particolarmente quando queste si intrecciano con il tessuto sociale e la politica. In questa riflessione, il tema del lavoro emerge come un elemento centrale per contrastare la povertà e il disagio giovanile, come recentemente sottolineato da un religioso durante un evento pubblico.

La Natura delle Ovvietà e il Significato del Lavoro

La dichiarazione dell'uomo di chiesa appare, in superficie, come un'ovvietà: il lavoro è essenziale per il benessere individuale e collettivo. Tuttavia, secondo Maturana, l'importanza di tali ovvietà risiede nel loro potenziale trasformativo, se solo le si osserva con attenzione. Quando si afferma che il lavoro è l'antidoto alla povertà, non si sta semplicemente ripetendo un luogo comune, ma si sta sottolineando una verità fondamentale spesso trascurata nelle pratiche quotidiane di governance e nelle decisioni politiche.

Politica e Servizio: Un Connubio Necessario

La politica, nella visione sistemica di Maturana, dovrebbe essere vista come un servizio alla comunità, un'azione intrinsecamente legata alla cura e alla solidarietà. L'appello rivolto ai politici affinché si impegnino attivamente per creare opportunità di lavoro, invece di inseguire progetti effimeri, è una chiamata a rispondere ai bisogni reali della popolazione. La buona politica, afferma Maturana, è quella che si basa sull'empatia e sulla comprensione dei sistemi viventi di cui fa parte, riconoscendo che la disoccupazione non è solo una mancanza di lavoro, ma una minaccia al tessuto sociale e alla coesione comunitaria.

Il Ruolo della Solidarietà e delle Politiche di Coesione

Le politiche di coesione e i progetti di sviluppo locale devono essere orientati non solo alla creazione di posti di lavoro, ma alla costruzione di un ambiente che favorisca l'inclusione e la crescita personale. In questo contesto, Maturana avrebbe posto l'accento sull'importanza di un approccio sistemico, in cui ogni intervento politico è interconnesso con il benessere complessivo della comunità. Le iniziative che mirano a coinvolgere i giovani in attività produttive e a sostenerli nell'avvio di nuove imprese rappresentano non solo una risposta immediata al problema della disoccupazione, ma un investimento a lungo termine nella stabilità e nella crescita sociale.

La Necessità di un Cambiamento Culturale

Per Maturana, il cambiamento non avviene solo attraverso le azioni dirette, ma richiede una trasformazione culturale. Il passaggio da una mentalità assistenzialista a una di attivismo produttivo è essenziale per innescare un processo di autopoiesi nella società, dove i giovani non solo trovano lavoro, ma anche uno scopo e un senso di appartenenza. Il discorso sull'importanza del turismo, ad esempio, deve essere accompagnato da una formazione adeguata e da una sensibilizzazione al valore del lavoro ben fatto e dell'ospitalità.

Conclusione

Alla luce delle riflessioni di Humberto Maturana, l’appello dell’uomo di chiesa a promuovere il lavoro come strumento di lotta alla povertà e al disagio giovanile non può essere considerato semplicemente una banalità. Al contrario, è un richiamo a una consapevolezza più profonda e a un impegno politico che riconosca la centralità dell'essere umano e delle sue relazioni all'interno del contesto sociale. Solo attraverso un’azione collettiva e solidale, orientata dalla comprensione sistemica dei bisogni e delle potenzialità della comunità, si potrà realizzare una società più giusta e inclusiva.


Antonio Bruno

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