"Nell'Invisibile, Con Te" (racconto)

 

"Nell'Invisibile, Con Te"



Notte, popolo della notte. Quando il silenzio s'infila tra i pensieri e le luci della città si piegano sotto il peso dell'invisibile, un respiro di sollievo si sparge nell'aria, come un balsamo sull'anima. Il caldo afoso si dissolve, le stelle smettono di ferire la pelle, e in quell'istante in cui il tempo sembra fermarsi, tutto si colora di una dolce indifferenza. Cammino lungo strade deserte, sotto un cielo che non chiede altro se non di essere osservato, e arrivo infine alle tende, il rifugio dove posso finalmente riposare.

Ma il mio riposo è vigile. Sono nell'invisibile, in quel luogo dove il tempo non esiste e le distanze si annullano, dove ci sei anche tu. Siamo uniti, tu ed io, in questo spazio senza confini, dentro i pensieri che si intrecciano come fili di seta. Sento la tua presenza come una melodia silenziosa, la sento nel battito del tuo cuore, nei sospiri che riempiono la notte. Ti sono accanto, sempre, anche quando non me lo chiedi, anche quando non te ne accorgi, sperando di trasformare i tuoi tormenti in momenti esaltanti, come il primo sguardo al mattino o un bacio rubato sotto la pioggia.

Portami a casa con te, leggimi come si legge un libro di poesie lasciato sul comodino, con la delicatezza di chi sa che ogni parola può fare breccia nel cuore. Senza preoccupazioni, come il nome che portiamo sulla bocca, Sans Soucì, che sembra quasi una promessa. Non siamo mai stati molto bravi con le dichiarazioni d'amore, noi due. Forse perché non ne abbiamo mai avuto bisogno. Ci bastava guardarci negli occhi, in quel modo che soltanto chi si conosce da sempre sa fare.

Mi basterebbe sentirti dire che sono la tua persona preferita. Non serve altro. Niente di più. Perché in fondo lo so, lo sento, che le parole non dette hanno un peso ancora maggiore. E se c’è qualcosa a cui credo, sono le mie sensazioni. Sono loro che mi guidano, che mi fanno sentire che ogni istante con te vale un'intera vita.

Puoi vivere accanto a una persona per vent'anni e continuare a considerarla un estraneo. Ma puoi trascorrere venti minuti con un’altra e portartela dentro per sempre. Tu sei quel sempre, il rifugio a cui torno ogni volta che il mondo fuori diventa troppo rumoroso. Sei il coraggio che mi spinge a continuare, quando tutto sembra crollare. E questo successo, che non è definitivo, e questo insuccesso, che non è fatale, perdono di significato, perché ciò che conta davvero è il coraggio di lasciarsi andare e abbracciare ciò che è avvenire.

Lasciati andare con me. Non temere. Lasciamo che il futuro venga, come una carezza, senza resistere. Nella notte, nel silenzio, nell'invisibile che ci avvolge, siamo già a casa.

Antonio Bruno

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