Oltre la competizione: Maturana e la sfida della collaborazione in Italia

 Oltre la competizione: Maturana e la sfida della collaborazione in Italia


La politica italiana, come quella di molti altri paesi, è spesso caratterizzata da una competizione feroce tra partiti, dove la vittoria dell'uno implica la sconfitta dell'altro. Questa dinamica, sebbene radicata nella storia e nelle istituzioni, non è inevitabile. Il biologo Humberto Maturana ci offre una prospettiva innovativa, suggerendo che la collaborazione, piuttosto che la competizione, potrebbe rappresentare una via più fruttuosa per affrontare le sfide complesse del nostro tempo.


La competizione come paradigma dominante


La logica della competizione è profondamente radicata nel nostro modo di pensare la politica. I partiti politici sono spesso visti come avversari che combattono per conquistare il potere e imporre la propria visione del mondo. Questa visione, tuttavia, ha dei limiti evidenti. La competizione esasperata può portare a una polarizzazione della società, rendendo difficile trovare soluzioni condivise ai problemi comuni.


La prospettiva di Maturana: una svolta cognitiva


Humberto Maturana, biologo e filosofo, ha sviluppato una teoria della conoscenza che mette in discussione l'idea di una realtà oggettiva e indipendente dall'osservatore. Secondo Maturana, conosciamo il mondo non in modo passivo, ma attraverso un processo di co-creazione. Questa prospettiva ha importanti implicazioni per la politica: se la realtà è co-creata, allora la collaborazione diventa essenziale per costruire un futuro migliore.


Maturana ci invita a superare la visione dualistica del mondo, che contrappone il sé all'altro, e a riconoscere l'interdipendenza tra gli esseri umani. La collaborazione, in questa prospettiva, non è solo uno strumento strategico, ma un modo di essere nel mondo.


La collaborazione come alternativa


La collaborazione offre numerosi vantaggi rispetto alla competizione:


Soluzioni più efficaci: Problemi complessi come la crisi climatica o le disuguaglianze sociali richiedono soluzioni che vanno oltre le divisioni politiche.

Maggiore legittimità: Le decisioni prese attraverso un processo collaborativo sono più facilmente accettate dalla popolazione.

Rinnovamento della democrazia: La collaborazione può contribuire a ristabilire la fiducia nelle istituzioni e a rendere la politica più partecipativa.

Il caso italiano: ostacoli e opportunità


In Italia, la cultura della competizione è profondamente radicata. Le divisioni ideologiche, le personalizzazioni del potere e l'influenza dei media contribuiscono a mantenere vivo lo scontro tra partiti. Tuttavia, ci sono anche segnali positivi. Alcune esperienze di collaborazione a livello locale e su temi specifici dimostrano che un cambiamento è possibile.


Quali sono gli ostacoli alla collaborazione in Italia?


Il sistema elettorale: Un sistema elettorale maggioritario tende a favorire la competizione e a penalizzare le coalizioni.

La cultura politica: La polarizzazione e l'ideologizzazione del dibattito politico rendono difficile trovare punti d'incontro.

L'interesse dei partiti: Spesso i partiti politici sono più interessati a difendere i propri interessi che a trovare soluzioni collettive.

Quali sono le opportunità?


La società civile: La società civile italiana è ricca di associazioni e movimenti che promuovono la collaborazione e la partecipazione.

Le nuove generazioni: I giovani sono sempre più sensibili ai temi della sostenibilità e della giustizia sociale e sono disposti a impegnarsi per un futuro migliore.

L'Unione Europea: L'Europa può offrire un quadro di riferimento e strumenti per favorire la collaborazione tra i paesi membri.

Conclusioni


La teoria di Maturana ci offre una nuova lente attraverso cui guardare alla politica. La collaborazione, sebbene impegnativa, rappresenta una via promettente per affrontare le sfide del nostro tempo. Per realizzare questo cambiamento, è necessario un impegno collettivo da parte di politici, cittadini e media. Solo attraverso una trasformazione profonda dei nostri sistemi di pensiero e delle nostre pratiche politiche potremo superare le divisioni e costruire un futuro comune.

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