Il Mondo è Piccolo (e Fatto di Famiglia)
Il Mondo è Piccolo (e Fatto di Famiglia)
Ho visto una foto di Oliviero Toscani. Sì, proprio lui, il genio delle campagne pubblicitarie choc, quello che ti sbatteva in faccia la realtà nuda e cruda. Ebbene, sta male. Lo dice lui stesso. Sembra che il tempo abbia fatto a cazzotti anche con uno che di certo non si è mai tirato indietro dal fare a pugni col conformismo. E allora, che fai? Ci pensi. E io ho pensato a mia madre.
Mia madre era una di quelle donne che le conoscevano tutti nel quartiere, in parrocchia e in famiglia. Avete presente il tipo? Quelle che se apri la finestra lei è già lì che stende il bucato, e tu ti chiedi: “Ma questa quando ha tempo per dormire?”. Sempre attiva, sempre presente. E con un circolo di amiche degno di un evento mondano: più che un salotto, una sala da conferenze.
Poi arriva l’ischemia, il colpo che ti cambia tutto. Non solo a lei, ma anche a mio cugino Pino. Solo che Pino era giovane e l’ischemia non gli ha lasciato nemmeno il tempo di salutare. Mia madre invece ce l’ha fatta, è uscita dalla rianimazione. Ma non era più lei. Quel fulmine a ciel sereno l’aveva inchiodata in casa, come uno di quei quadri che non togli mai dal muro anche se ormai non ci fa più caso nessuno.
Ed è lì che ti casca l’asino. Mia madre, quella che tutti conoscevano, che tutti cercavano, alla fine aveva solo noi: io e le mie sorelle. Mio padre non ha retto la botta e se n’è andato dopo tre anni, con una discrezione che non gli era mai appartenuta, per un’ulcera. Se n’è andato in silenzio, senza fare troppi complimenti, che lui era fatto così.
Mia madre è rimasta con le badanti e le nostre visite. E delle amiche? Neanche l’ombra. Sparite, evaporate come gocce d’acqua nel deserto. Nessuna che sia mai venuta a suonare il campanello. “Ecco perché,” ho pensato, “l’unico Mondo che possiamo attraversare è quello della famiglia che ci siamo dati.” Vale per i ricchi e vale per i poveri. Quando il gioco si fa duro, chi resta davvero? Chi non si limita a mandarti un messaggino di circostanza?
Forse è così, forse è solo ironia della sorte. O forse è la legge della vita, che alla fine ti mette davanti a uno specchio e ti costringe a guardare. E quando tutto si sgretola, chi ti resta accanto? Quelli che ti sono sempre stati lì, a due passi dal cuore.
Allora mi dico che, in fondo, il Mondo è davvero piccolo. Ma piccolo così: grande quanto un abbraccio.
Antonio Bruno
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