"L'Eternità in un Tramonto" (racconto)
"L'Eternità in un Tramonto"
In una calda giornata d'agosto, il sole si tuffava dolcemente dietro l'orizzonte, tingendo il cielo di sfumature dorate e rosate. Il mare, calmo e immobile, rifletteva ogni colore, come se volesse trattenere quella bellezza per sempre. Sulla veranda della loro vecchia casa sulla spiaggia, Maria e Giovanni sedevano fianco a fianco, le mani intrecciate come avevano fatto per 46 anni.
La brezza estiva accarezzava dolcemente i capelli di Maria, ormai argentati dal tempo, mentre Giovanni guardava il mare con un'espressione che parlava di un amore senza tempo. I loro occhi si incontrarono, e in quel momento, non c'era più spazio per il passato o il futuro: esistevano solo loro due, in quel presente che sembrava durare un'eternità.
Maria, con un sorriso dolce ma intriso di una leggera malinconia, ruppe il silenzio. "Ti ricordi la prima volta che siamo venuti qui?" chiese, la voce un po' tremante per l'emozione.
Giovanni annuì, il suo sguardo diventando più tenero. "Come potrei dimenticare? Eri così bella, così piena di vita. Ricordo che mi sentivo come se fossi l'uomo più fortunato del mondo."
Maria rise piano, abbassando lo sguardo per un attimo. "E ora? Come ti senti?"
Giovanni prese la sua mano e la portò alle labbra, depositando un bacio leggero come una piuma. "Mi sento ancora più fortunato. Abbiamo costruito una vita insieme, abbiamo superato tempeste e goduto di giorni di sole. E ogni volta che ti guardo, vedo ancora quella ragazza di tanti anni fa, ma vedo anche la donna che è stata al mio fianco in ogni passo del cammino. Ti amo, Maria, più di quanto le parole possano mai dire."
Maria sentì il cuore battere più forte, come se il tempo fosse tornato indietro a quel giorno lontano, quando si erano innamorati per la prima volta. "Anche io ti amo, Giovanni," rispose, le sue parole cariche di un sentimento profondo e sincero. "Non avrei mai potuto immaginare una vita migliore di quella che ho vissuto con te."
Giovanni si avvicinò un po' di più, sentendo il calore del corpo di Maria contro il suo. "Non importa quanti anni passino, ogni volta che ti guardo, mi innamoro di nuovo."
Maria sentì le lacrime pungere gli occhi, ma erano lacrime di gioia, di gratitudine per quell'amore che, nonostante il tempo e le sfide, era cresciuto e si era rafforzato. "Giovanni, promettimi una cosa," disse, la voce un po' rotta dall'emozione.
"L'ultima volta che ho promesso qualcosa, ci siamo ritrovati qui, 46 anni dopo," rispose lui, con un sorriso affettuoso.
"Promettimi che non smetteremo mai di cercarci, di riscoprirci," disse Maria, stringendo la mano di Giovanni con tutta la forza che aveva. "Anche quando saremo vecchi e stanchi, quando i nostri passi saranno più lenti e le nostre mani più deboli."
Giovanni la guardò negli occhi, la determinazione chiara nel suo sguardo. "Te lo prometto, amore mio. Finché avremo respiro, finché i nostri cuori batteranno, continueremo a riscoprirci, a innamorarci di nuovo, ogni singolo giorno."
E in quel momento, mentre il sole calava completamente, avvolgendo tutto in un abbraccio dorato, Maria e Giovanni si baciarono, con la stessa passione e lo stesso amore di 46 anni prima. Il mondo intorno a loro svanì, lasciando solo due cuori, due anime che si erano trovate e che avrebbero continuato a cercarsi per sempre.
Antonio Bruno
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