L'Anatomia della Competizione e l'Impatto sui Social Network

 

L'Anatomia della Competizione e l'Impatto sui Social Network


Negli ultimi anni, sempre più persone hanno deciso di abbandonare piattaforme di social media come Facebook e Instagram. Sebbene i nomi specifici di questi individui non siano rilevanti, le motivazioni alla base di questa scelta meritano un'analisi più approfondita. Le ragioni che spingono qualcuno a lasciare i social network si radicano profondamente nella nostra cultura patriarcale della competizione, una dinamica che influisce significativamente sulle esperienze quotidiane online.

La Cultura della Competizione e l'Invidia

La nostra cultura patriarcale promuove un modello di competizione incessante, che spesso trova una riflessione nei social media. Questi ambienti virtuali non solo amplificano i successi individuali ma mettono anche in evidenza le vulnerabilità. La competizione spinge gli individui a confrontarsi costantemente con gli altri, creando un terreno fertile per sentimenti di invidia e inferiorità. Secondo uno studio condotto da Twenge et al. (2019), l'uso intensivo dei social media è associato a un aumento dei sentimenti di inadeguatezza e insoddisfazione corporea, specialmente tra i giovani adulti. La ricerca evidenzia che l'esposizione a contenuti idealizzati può esacerbare il senso di inferiorità e alimentare la competizione malsana (Twenge, J.M., Campbell, W.K., & Carter, N.T., 2019).

Il Ruolo degli "Odiatori Seriali"

Una conseguenza della cultura della competizione è la proliferazione degli "odiatori seriali" o "leoni di tastiera", persone che usano il loro anonimato per denigrare gli altri. Questi individui spesso ricorrono a tecniche come il dileggio e le offese per sentirsi superiori e compensare la loro insoddisfazione personale. Gli studi di Suler (2004) sul comportamento online confermano che l'anonimato e la distanza fisica possono ridurre le inibizioni sociali, portando a comportamenti più aggressivi e distruttivi. Questo fenomeno, noto come "effetto disinibizione online", spiega perché alcuni utenti si sentano liberi di esprimere commenti negativi e offensivi (Suler, J., 2004).

Le Conseguenze della Competizione sulla Gestione della Differenza

La cultura della competizione può rendere difficile per le persone di successo accogliere e includere punti di vista diversi. Coloro che raggiungono il successo all'interno di questo sistema competitivo possono trovarsi mal equipaggiati per gestire le critiche o le opinioni divergenti. La ricerca di DeCelles et al. (2014) suggerisce che le persone che ottengono il successo attraverso la competizione spesso sviluppano una visione ristretta del mondo, che può impedire loro di comprendere e apprezzare la diversità di esperienze e opinioni (DeCelles, K.A., Wong, E., & Murnighan, J.K., 2014).

Conclusioni

L'abbandono dei social network da parte di alcuni individui riflette una resistenza alla cultura della competizione e alla negatività che essa alimenta. Gli odiatori seriali e i commenti distruttivi sono una manifestazione di un sistema che premia la competizione e l'individualismo, a scapito della coesione sociale e del benessere individuale. In questo contesto, è essenziale riflettere su come possiamo evolvere verso una cultura più inclusiva e meno orientata alla competizione, in cui la diversità di opinioni venga accolta e rispettata, piuttosto che svalutata e ridicolizzata.



Antonio Bruno

Fonti

  • Twenge, J.M., Campbell, W.K., & Carter, N.T. (2019). Associations between media use and body image concerns among adolescents. Body Image, 31, 24-32.

  • Suler, J. (2004). The online disinhibition effect. CyberPsychology & Behavior, 7(3), 321-326.

  • DeCelles, K.A., Wong, E., & Murnighan, J.K. (2014). Pride and prejudice: The effects of social hierarchy on affect and behavior. Organizational Behavior and Human Decision Processes, 124(2), 179-191.



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