Intervista al Dott. Antonio Bruno sull'amore come cemento sociale e la teoria di Humberto Maturana

 Intervista al Dott. Antonio Bruno sull'amore come cemento sociale e la teoria di Humberto Maturana


Intervistatore: Buongiorno, Dott. Bruno. Grazie per aver accettato di partecipare a questa intervista. Oggi vorrei discutere con lei del lavoro di Humberto Maturana, in particolare della sua concezione dell'amore come fenomeno biologico e sociale. Potrebbe iniziare spiegando cosa intende Maturana per "amore" e come questo concetto si collega alla nostra evoluzione umana?

Dott. Antonio Bruno: Buongiorno e grazie a voi per l'invito. Maturana ridefinisce il concetto di "amore" non nel senso romantico o affettivo cui siamo abituati, ma come una "disposizione ad agire" che favorisce l'interazione e la cooperazione tra individui. In altre parole, per Maturana l'amore è un fenomeno biologico relazionale che si manifesta ogni volta che un individuo vede un altro come un interlocutore legittimo, instaurando un clima di fiducia e convivialità. Questa disposizione è stata fondamentale nel nostro sviluppo come specie, poiché ha facilitato la formazione di legami sociali complessi e il progresso cognitivo.

Intervistatore: Quindi, secondo Maturana, l'amore ha avuto un ruolo centrale nella nostra evoluzione. Come si è sviluppata questa emozione nei mammiferi, e in particolare nell'essere umano?

Dott. Antonio Bruno: Esatto, per Maturana l'amore è stato un elemento chiave nell'evoluzione umana. Nei mammiferi, questo tipo di legame è iniziato con la cura materna, che ha gettato le basi per una relazione intima e di fiducia tra madre e cucciolo. Nel contesto dell'evoluzione umana, fenomeni come la neotenia, che ci porta a mantenere caratteristiche infantili nell'età adulta, e la monogamia, hanno ulteriormente rafforzato questi legami. La maggiore disponibilità sessuale della donna e il suo coinvolgimento nella cura dei figli hanno contribuito a creare un ambiente in cui la cooperazione e il sostegno reciproco erano necessari per la sopravvivenza, favorendo così l'amore come disposizione biologica.

Intervistatore: Questo ci porta a riflettere sul linguaggio e sulla sua evoluzione. Qual è, secondo Maturana, il rapporto tra l'amore e lo sviluppo del linguaggio?

Dott. Antonio Bruno: Maturana suggerisce che il linguaggio, o meglio ciò che egli chiama "languaging", si è sviluppato proprio grazie a questi legami affettivi. Il linguaggio è visto come un mezzo di coordinamento delle azioni comuni piuttosto che una semplice forma di comunicazione simbolica. Senza l'intimità e la fiducia generate dall'amore, la complessità del linguaggio umano non avrebbe potuto emergere. Questo linguaggio condiviso è diventato la base per la trasmissione culturale e l'evoluzione sociale, permettendo agli esseri umani di creare una "rete di conversazioni" che costituisce il tessuto della nostra società.

Intervistatore: Secondo Maturana, in che modo l'amore influenza la nostra intelligenza e il nostro sviluppo sociale?

Dott. Antonio Bruno: Maturana ritiene che l'amore sia il vero motore della nostra intelligenza in espansione. È attraverso la cooperazione e la costruzione di legami basati sulla fiducia e la condivisione che l'intelligenza umana si è evoluta, non tanto per risolvere problemi individuali quanto per creare un consenso sociale complesso e specifico. Al contrario, emozioni come paura, rabbia, invidia e aggressività ostacolano lo sviluppo intellettuale, limitando le opportunità di collaborazione e la capacità di adattamento a un ambiente in continuo cambiamento.

Intervistatore: Questo implica anche una riflessione etica. Secondo lei, quali sono le implicazioni delle idee di Maturana per le nostre società contemporanee, spesso dominate da competizione e gerarchia?

Dott. Antonio Bruno: Le riflessioni di Maturana sollevano interrogativi importanti su come vogliamo vivere le nostre vite. In un mondo sempre più dominato da competizione e logiche di dominio, è facile dimenticare che la nostra natura umana si è evoluta attraverso la cooperazione e l'amore. Se scegliamo di negare la legittimità dell'altro per ottenere vantaggi personali all'interno di sistemi gerarchici, stiamo andando contro quella che Maturana considera la nostra tendenza biologica fondamentale. Al contrario, valorizzare l'amore nel senso maturaniano, con tutto ciò che comporta in termini di legami intimi, cooperazione e sviluppo intellettuale, potrebbe rappresentare una via verso società più armoniose e sostenibili.

Intervistatore: Concludendo, come possiamo applicare concretamente questa visione nelle nostre vite quotidiane e nelle strutture sociali?

Dott. Antonio Bruno: La chiave è promuovere un ambiente in cui le relazioni umane siano basate su fiducia e riconoscimento reciproco. Ciò implica un'educazione che enfatizzi l'importanza della collaborazione e del rispetto per l'altro, nonché politiche sociali che incentivino il benessere collettivo piuttosto che il successo individuale a scapito degli altri. In fondo, si tratta di riscoprire il valore dell'amore come principio organizzativo della società, non come ideale astratto, ma come concretezza quotidiana nelle nostre interazioni e decisioni.

Intervistatore: Grazie mille, Dott. Bruno, per questa affascinante conversazione. È stato un piacere discutere di temi così profondi e rilevanti per il nostro presente e futuro.

Dott. Antonio Bruno: Grazie a voi. È sempre un piacere parlare di argomenti che toccano la nostra essenza come esseri umani.

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