Intervista al Dott. Antonio Bruno: Ascoltare i bambini per potenziare il loro sviluppo emotivo ed educativo

 Intervista al Dott. Antonio Bruno: Ascoltare i bambini per potenziare il loro sviluppo emotivo ed educativo



Abbiamo avuto il piacere di intervistare il Dott. Antonio Bruno, agronomo biologo e cultore della Biologia culturale fondata da Humberto Maturana insieme a Ximena Dávila. Conosciuto per le sue teorie sui processi di apprendimento e le loro implicazioni nell'educazione, il Dott. Bruno ci ha parlato dell'importanza delle emozioni nel percorso educativo di bambini e bambine e del ruolo fondamentale che famiglie e insegnanti rivestono in questo processo.


Dott. Bruno, che cosa significa per lei educare?


Educare è un processo di trasformazione che avviene nella convivenza con gli adulti. I bambini apprendono il modo di vivere degli adulti che li circondano, adottando comportamenti simili o differenziandosi a seconda delle emozioni che provano nella relazione con gli adulti.

Quale ruolo giocano le emozioni nel processo di apprendimento?


Le emozioni guidano tutto ciò che facciamo nella nostra vita. Ogni nostra azione nasce da un desiderio, da una curiosità. Il modo in cui ci sentiamo, o la situazione in cui ci troviamo, influenzerà ciò che ci accadrà e come ci trasformeremo. Ecco perché è così importante il rapporto tra bambini ed adulti.

Come cpnsideri la nostra relazione con ragazze e ragazzi nella società attuale?


Se non ascoltiamo i bambini, se non rispondiamo alle loro domande o non riflettiamo con loro, stiamo sbagliando. I bambini si trasformano insieme a noi, e se non li ascoltiamo, non impareranno ad ascoltare come un aspetto importante della loro vita quotidiana.

Allora, come possono gli adulti, che hanno sviluppato le loro emozioni, insegnare ai bambini a fare lo stesso?


Non dobbiamo parlare loro di emozioni, ma comportarci in modo rispettoso e accogliente. I bambini impareranno a relazionarsi seguendo il nostro esempio. Se siamo autoritari, bruschi o negatori, loro impareranno a comportarsi allo stesso modo o a fare il contrario, a seconda di come si sentono nella relazione.

È possibile rieducare le emozioni?


Non si imparano emozioni specifiche, ma un modo di relazionarsi. Se un bambino cresce con genitori autoritari, potrebbe sviluppare un atteggiamento simile con i fratelli più piccoli. Tuttavia, è diverso fare qualcosa perché lo si desidera piuttosto che per obbligo. Gli adulti devono creare una convivenza piacevole. E' molto diverso fare qualcosa perché è necessario dal fare quella stessa cosa perché lo si desidera, dipende da come il bambino capisce che sta partecipando. Ai bambini piace la tenerezza, essere affettuosi con il fratello più piccolo, amano relazionarsi in modo stimolante e per questo noi adulti dobbiamo generare una piacevole convivenza.


Come si può applicare questo approccio alla scuola?


Uno dei compiti fondamentali degli insegnanti è ascoltare i bambini, rispondere alle loro domande e dedicare il loro tempo per spiegare come si fanno le cose. I bambini sono curiosi e vogliono imparare, e il compito del maestro è guidarli in questo percorso.

Crede che esistano differenze di genere nell'educazione?


Esistono differenze di abitudini, ma queste dipendono dal modo in cui vengono vissute. Se imponiamo che un bambino si comporti in un certo modo perché è maschio, o una bambina in un altro modo perché è femmina, stiamo discriminando. Gli adulti devono rispettare le differenze, senza negare l'altro. Se ci sono comportamenti inappropriati, è nostro compito, come insegnanti o genitori, mostrarne l'errore e correggerlo in un contesto di rispetto.

Come possiamo, a livello sociale, imparare dalle emozioni?


Le emozioni sono sempre presenti, ma la domanda centrale è come vogliamo relazionarci. Vogliamo farlo attraverso l'autorità, la paura? Se desideriamo una convivenza democratica, dobbiamo fondarla sulla fiducia e sul rispetto, non sull'autoritarismo o la minaccia. È fondamentale discutere e concordare su ciò che vogliamo fare insieme. I bambini chiedono sempre come si fanno le cose, ed è una domanda meravigliosa. Come genitori o insegnanti, dobbiamo avere il tempo di insegnare loro.





Commenti

Post popolari in questo blog

Gli esami di Stato del 1976

La democrazia a San Cesario è possibile

MESCIU ANTONIU LETTERE MEJU CU LU TIENI COMU AMICU...