Accogliere la novità


"Se mi etichetti mi annulli."
Søren Kierkegaard


C’è un mio amico che incontro spesso e che non si trova bene nel posto in cui lavora. Si lamenta perché non è quello che vuole fare. Trovai in rete un avviso di un concorso per un posto fisso che mi sembrava molto vicino al lavoro che desiderava il mio amico. Mi precipitai a comunicarglielo ed ebbi una risposta risentita, quasi offesa. Mi diceva che il posto era stato sicuramente già dato e che era inutile che lui presentasse la domanda. Può darsi che il mio amico avesse ragione, chi può saperlo? Ma la cosa che mi fece riflettere è che aveva respinto una possibilità. Non aveva nulla da perdere, poteva partecipare e stare a vedere, ma non l’ha fatto.
Accade anche a me alcune volte di rifiutare qualcosa che mi viene proposto, me ne sto rendendo conto ora che ho scritto di questo mio amico. Ecco dico a me stesso che c’è tanta gente che spende moltissimi soldi per accedere a nuove tecnologie, a nuovi paradigmi comportamentali e a nuove idee e che questo procura loro una crescita culturale, spirituale ed economica.
Anche la precedente esperienza è un ostacolo. Se ho già letto qualcosa di simile a ciò che mi si sta proponendo, lo scarterò in base all'esperienza fatta. Allo stesso modo le persone di cui conosco già i comportamenti per le esperienze precedenti. In questo caso accetterò o non accetterò una proposta in base a ciò che è stato e non rispetto a ciò che accade.
In tutti questi casi l'ostacolo è il giudizio (*).

Io posso accogliere ciò che la vita mi propone, posso decidere di non respingere più ciò che arriva a me per una ragione che io non conosco ma che posso scoprire solo accogliendo, sperimentando e gustando la novità. 

Antonio Bruno

(*)Giudizio l’atto intellettuale di porre in relazione un soggetto (generalmente, ma non necessariamente, un termine singolare) con un predicato (attributo, essenza, qualità)

Commenti

Post popolari in questo blog

Gli esami di Stato del 1976

MESCIU ANTONIU LETTERE MEJU CU LU TIENI COMU AMICU...

Il pensiero filosofico di Humberto Maturana: l'autopoiesi come fondamento della scienza