Intervista al Dott. Antonio Bruno: "La suggestione dei perimetri e la sfida della democrazia occidentale"

 Intervista al Dott. Antonio Bruno: "La suggestione dei perimetri e la sfida della democrazia occidentale" 


Intervistatore: Dott. Antonio Bruno, nel suo recente intervento lei ha parlato della "suggestione dei perimetri" e ha accennato a un possibile "ritorno al futuro". Cosa intende con questa espressione?

Dott. Antonio Bruno: Quando parlo della "suggestione dei perimetri", mi riferisco alla tendenza sempre più diffusa a polarizzare le scelte e le opinioni, creando confini netti tra gruppi e idee. È un fenomeno che sembra voler riportare indietro le lancette del tempo, a un periodo in cui le contrapposizioni ideologiche erano più marcate e si cercava di semplificare la complessità della realtà in visioni binarie. Questo "ritorno al futuro" non è altro che un pericolo di rigetto delle conquiste della democrazia, dove la pluralità e il dialogo rischiano di essere sacrificati sull’altare di una presunta efficienza decisionale.

Intervistatore: Ha accennato alla possibilità che il voto si polarizzi tra due gruppi, "per il mare" e "per la montagna". Quali conseguenze potrebbe avere questa polarizzazione sulla nostra società?

Dott. Antonio Bruno: Se permettiamo che il voto si polarizzi in maniera così netta, rischiamo di trasformare la competizione elettorale in una battaglia all'ultimo sangue per la conquista del potere. Questo tipo di polarizzazione non solo escluderebbe dalla gestione dei beni comuni chi viene sconfitto, ma minerebbe anche il principio della rappresentanza democratica. In una democrazia sana, le diverse componenti della società devono potersi esprimere e collaborare nella gestione della cosa pubblica. Altrimenti, il rischio è di creare un sistema in cui il conflitto sostituisce il confronto, e dove chi perde viene relegato ai margini, senza possibilità di influire sulle decisioni collettive.

Intervistatore: Lei ha poi introdotto un paragone con la Cina, parlando di "autoritarismo pragmatico" e del suo possibile impatto sulla democrazia occidentale. Può approfondire questo concetto?

Dott. Antonio Bruno: In Cina assistiamo a una forma di governo che potremmo definire "autoritarismo pragmatico", dove l'efficienza tecnocratica viene privilegiata a discapito delle libertà civili e politiche. Questo modello rappresenta una criticità per la democrazia occidentale, perché offre un'alternativa apparentemente funzionante, basata sull'efficacia e sulla risoluzione rapida dei problemi, ma al prezzo di un controllo autoritario sulla popolazione. Quando in Occidente si discute di governi composti da tecnici e professionisti efficienti, spesso non ci si rende conto di come in Cina la classe dirigente sia formata principalmente da ingegneri che, una volta diventati tecnocrati, adottano un approccio "soluzionista". Tuttavia, ciò avviene in un contesto in cui le libertà fondamentali sono gravemente compromesse. La sfida, quindi, è comprendere se vogliamo seguire questo modello o se desideriamo preservare le nostre libertà, pur riconoscendo la necessità di un governo efficace.

Intervistatore: Di fronte a queste sfide, lei parla della necessità di decidere cosa vogliamo conservare. Qual è la sua posizione in merito?

Dott. Antonio Bruno: Personalmente, ritengo che la nostra priorità debba essere la conservazione delle libertà civili e politiche. Questo è il nucleo della democrazia occidentale e il motivo per cui è importante proteggere questi diritti, anche se ciò potrebbe comportare qualche compromesso in termini di efficienza governativa. Scegliere di preservare queste libertà è una decisione fondamentale, che influenzerà il nostro futuro e quello delle generazioni a venire. È una questione di desiderio, di ciò che vogliamo veramente per la nostra società. Come ho detto, questa scelta determinerà l'adattamento di tutto il resto. Invito tutti a riflettere su cosa vogliamo davvero conservare, perché è su questa decisione che si baserà il nostro futuro.

Intervistatore: Un messaggio finale per chi ci legge?

Dott. Antonio Bruno: Non dobbiamo sottovalutare l'importanza delle nostre scelte. La democrazia non è solo un sistema politico, ma un modo di vivere che richiede partecipazione e consapevolezza. Scegliere di difendere le nostre libertà è un atto di responsabilità verso noi stessi e verso la collettività. Proviamoci, perché in gioco c'è molto più di quanto possiamo immaginare.

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