"L'Imprevisto Silenzio del Desiderio" (racconto)

 "L'Imprevisto Silenzio del Desiderio" 


Oggi cercavo un angolo di serenità in un mondo che mi pareva sempre troppo rumoroso. Così ho chiuso gli occhi e mi sono dedicato a pensarti. Nella quiete che cercavo, ho cominciato a rievocare le immagini di te, quei dettagli che avevano segnato i giorni e le notti dei nostri anni passati insieme: i tuoi capelli che sembravano riflettere la luce del sole in modi che non avevo mai visto prima, i tuoi occhi che contenevano segreti e promesse, e quel sorriso che, in un solo gesto, sembrava essere la risposta a tutte le domande che avevo mai posto.

Ho lasciato che il pensiero di te si espandesse e si insinuasse nei miei ricordi, e poi ho spostato il mio sguardo mentale verso la tua scollatura. Sapevi quanto amavo guardarti così, e anche se tu, da parte tua, non negavi mai uno sguardo furtivo verso quel punto di contatto visivo che avevamo stabilito, sembrava che le parole non servissero più.

Ma oggi, in questa riflessione così intima, è accaduto qualcosa di imprevisto. Non avvertivo il desiderio che mi ero aspettato. Non c’era il brivido che accompagnava ogni pensiero di te. Ho cercato di intensificare la mia immaginazione, di concentrarmi su ogni dettaglio con la speranza di risvegliare quel fuoco che un tempo ardeva così vivamente. Eppure, nonostante il mio sforzo, il desiderio si è lentamente dissolto, come la nebbia che svanisce quando il sole sorge alto nel cielo.

Alla fine, ciò che restava era un vuoto inatteso. Un silenzio interiore che mi ha sorpreso. Che significato aveva tutto questo? Era il segnale di una fine o solo una pausa momentanea? Forse, nel riflesso di questa assenza, avevo trovato una nuova forma di chiarezza. Non il tipo di chiarezza che avevo immaginato, ma una che, paradossalmente, mi ha restituito una serenità diversa: quella di aver finalmente visto, anche se per un istante, il nostro legame in tutta la sua vera essenza.

Antonio Bruno

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