Il Tempo che Serve all'Amore (racconto)
Il Tempo che Serve all'Amore
E se non arriva più?
Questa è la domanda che ti scava dentro, come una goccia che scivola
inesorabile sulla roccia, facendo piano piano il suo solco. L’innamoramento,
quello vero, quello che ti coglie come una folata di vento caldo in una
giornata gelida, potrebbe non arrivare più? E se fosse così? Se fossimo
condannati a vivere senza mai più provare quel battito accelerato, quella
sensazione che ogni fibra del tuo corpo si risvegli, come se fino a un istante
prima fosse rimasta addormentata?
Ci pensi e ti prende un nodo alla gola. Non sei tu a scegliere. Non puoi
ordinare al tuo cuore di battere più forte per qualcuno, così come non puoi
impedire a una foglia di cadere in autunno. L’amore, quello che fa tremare le
gambe e toglie il fiato, arriva da solo. O non arriva affatto. Ma, dicono,
arriva sempre. Basta non aspettarlo, basta non cercarlo, dicono.
"Già", mi dici sospirando. "Io ricordo l’ultima volta che mi
è successo. Non l’ho capito subito, ma un giorno, seduto nel mio studio, ho
avuto la certezza. È stato come se una morsa mi stringesse lo stomaco. Al
pensiero di perderla, mi sono sentito perso anch'io".
E lì ti si apre una ferita. Perché a volte l'amore non basta. Non basta
l’intensità del sentimento, non basta quel desiderio di proteggere, di essere
vicini. Lei aveva un figlio, una vita già costruita, una responsabilità che
andava oltre l'infatuazione. E tu, travolto dall’impeto del tuo cuore, hai
fatto quello che fanno tutti gli innamorati: hai perso la testa. Hai fatto cose
senza senso, e ogni gesto sembrava solo allontanarla un po’ di più.
Alla fine, ti ha detto che aveva scelto la sua famiglia. Ha scelto la
sicurezza, la stabilità. Non te. E in quel momento hai capito cosa significa
sentirsi tagliato fuori, come se il mondo intero ti stesse dicendo che non eri
abbastanza.
Ma ora che siamo qui, seduti a contemplare questo vuoto, voglio dirti una
cosa che forse già sai, ma che è difficile ricordare quando il cuore fa male:
l’amore arriva. Magari non come lo avevi immaginato. Forse non con lei, forse
non domani. Ma arriverà. E sarà diverso. Perché ogni amore ha il suo tempo, la
sua forma. E tu, che ora ti senti solo, tornerai a sentire quel battito
accelerato. Ma prima di tutto, dovrai perdonarti per ciò che non è stato.
Perché l’amore, quello che conta, è quello che non ci fa pentire di averlo
vissuto, anche se non è durato per sempre.
Antonio Bruno
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