"L'Amore che Ci Rende Umani" (racconto) Antonio Bruno CI VORREBBE UN AMICO

"L'Amore che Ci Rende Umani"

Amore mio,

Non so se leggerai mai queste parole, ma devo scriverle, anche solo per liberare un po’ di quello che mi porto dentro da quando hai deciso di non parlarmi più. Non ti chiedo di cambiare idea, non voglio convincerti di nulla. Voglio solo spiegarti ciò che non ho mai saputo dirti.

Quando ti ho conosciuta, la mia vita ha iniziato a ruotare attorno a un altro centro. Non ero più io il perno del mio mondo, ma tu. Con te, ogni gesto, ogni parola, ogni bacio, non erano solo fisici: erano la porta d’ingresso verso qualcosa di più grande. Quando eravamo insieme, non facevo solo l’amore, io ero letteralmente in paradiso. È un piacere che non ho mai potuto spiegare, nemmeno a me stesso. Lo sentivo e basta. Ma so che senza l’amore che provavo per te, quel piacere non esisteva. E ora che non ci sei, ho capito una cosa: non posso ricordarlo davvero, perché l’amore che ci mettevamo dentro non c’è più.

Sai, c’è chi cerca di ritrovare quel piacere altrove, con chi non ama. Ma è inutile. Lo so bene. Il corpo prova a ricostruire qualcosa che solo il cuore può far nascere. E senza l’amore, è solo una copia sbiadita, che non lascia tracce. Quello che noi avevamo, quello che provavo per te, non si ripete. Era unico.

Forse non mi crederai, ma per me l’amore è sempre stato qualcosa di puro, qualcosa che nasce spontaneo e che non può essere forzato o trattenuto. Non credo in quei legami fatti di opportunismo o menzogne. Non ci ho mai creduto, perché l’amore vero è un’altra cosa. È quello che viene da dentro, che si dona senza chiedere nulla in cambio, che esiste solo perché l’altro lo merita. E tu, amore mio, lo meritavi. Lo meriti ancora, anche se non posso più dirtelo di persona.

Tu forse ora non credi più nell’amore. L’ultima volta che ci siamo parlati, ho capito che dentro di te qualcosa si era spezzato. Ma sappi che l’amore non si spegne mai davvero. Anche se è stato deluso, anche se è stato ferito, trova sempre il modo di tornare. So che adesso non lo vedi, e non te ne faccio una colpa. Forse io stesso ho contribuito alla tua delusione. Ma se ci penso, so che un giorno, in un modo o nell’altro, tornerai a crederci. Perché l’amore, anche quando lo allontani, ha una forza tutta sua, e si ripresenta quando meno te l’aspetti.

Sai, l’amore cambia con il tempo. Non è sempre lo stesso che ci faceva tremare all’inizio. Col passare degli anni, diventa qualcosa di più profondo, meno esplosivo forse, ma più solido. Diventa complicità, diventa affetto. Diventa la base su cui poggia ogni nostro passo. Ti tiene vicino all’altro anche quando il desiderio sembra meno urgente, perché ciò che conta non è più solo il corpo, ma la presenza, il sapere che c’è qualcuno accanto a te, sempre. E io con te avevo trovato tutto questo.

Ti chiedo solo una cosa, anche se forse non ne hai più voglia: non dimenticare che l’amore è la cosa più vera che abbiamo. È l’energia che ci dà la forza di vivere, di affrontare ogni giornata, anche quando sembra che tutto crolli intorno a noi. Senza amore, ci perdiamo. E se ci perdiamo, diventiamo prede facili per tutto quello che di brutto ci circonda: la cattiveria, l’invidia, l’odio. Noi umani siamo fragili, e spesso ci lasciamo trascinare dal male, perché è più facile che fare il bene. Ma quello non è il nostro destino. Non è il tuo destino.

Forse non lo sai, ma le persone non indossano maschere per nascondersi. Le indossano per svelarsi. Quelle maschere rivelano chi siamo davvero. E quando cadono, quando finalmente si vedono le cose per ciò che sono, è spesso troppo tardi. Non per chi le ha portate, ma per chi, come me, ci ha messo troppo a capirlo. E questo, amore mio, è il mio più grande rimpianto.

Ora non ti chiedo perdono, non pretendo niente. Voglio solo che tu sappia che ogni lacrima che hai versato, ogni parola non detta, ogni gesto mancato tra di noi, un giorno torneranno a chiedermi conto. E in quel giorno, io piangerò lacrime di sangue, perché il male che si fa alle persone che si amano, anche se non voluto, lascia cicatrici.

Ti ho amata, ti amo ancora, e forse ti amerò per sempre. Anche se adesso tutto sembra impossibile, so che l’amore è la nostra energia vitale, quella che ci rende umani. E senza di esso, non siamo altro che ombre di ciò che potremmo essere.

Tuo, sempre.

 

L'amore, si sa, è la più strana delle alchimie. È quella forza invisibile che ci travolge, ci sposta il baricentro della vita e ci trasforma in qualcosa di nuovo, di irriconoscibile perfino a noi stessi. Non ha logica, né regole; appare e scompare come un temporale estivo, lasciandoci fradici e felici, oppure soli, con un freddo dentro che nessuna coperta riesce a scaldare.

È vero, quando siamo innamorati, non facciamo l’amore nel senso comune del termine. In quel momento siamo altrove, sospesi tra cielo e terra, in un luogo che solo gli innamorati conoscono, dove il tempo si ferma e il corpo diventa un veicolo di sensazioni che non appartengono più a questa realtà. Il piacere che si prova è diverso, è completo, non ha bisogno di conferme. Non è il sesso a darci quel piacere, ma l’amore. E quell’amore, è lui il passaporto per il paradiso.

Quando non siamo innamorati, proviamo a cercare quel piacere nei corpi di chi non amiamo. Ma è solo un'illusione, un tentativo vano di richiamare un ricordo che sfugge, come sabbia tra le dita. Cerchiamo di far combaciare i pezzi, di rivivere quel momento in cui tutto era perfetto, ma niente torna uguale. Perché quel piacere non è del corpo, è dell’anima. E l’anima, senza amore, non riconosce nulla.

Ecco perché c’è chi non crede più nell’amore. Perché ha conosciuto la delusione, quella che ti spezza dentro e ti fa pensare che forse è meglio non credere affatto piuttosto che soffrire ancora. Ma l’amore, se ci si pensa, è più testardo di noi. Non si arrende, nonostante tutto. Anche se sembra scomparire, alla fine torna, spesso nei modi più impensati. Quando credi di aver chiuso con lui, eccolo lì, in un gesto, in uno sguardo, in un sorriso che ti sorprende. Perché l'amore non si cerca, l'amore si trova.

Nel tempo, quell’amore cambia forma. Non è più lo stesso che ti faceva tremare le gambe e battere forte il cuore all’inizio. Si trasforma in affetto, in complicità, in quel legame profondo che ti tiene accanto all’altro anche quando il corpo non ha più la stessa urgenza di toccarsi. È un amore maturo, che non chiede nulla, ma sa dare tutto. Diventa la spina dorsale delle nostre giornate, la nostra sicurezza quando tutto intorno sembra crollare.

Eppure, nonostante la sua grandezza, l’amore è la cosa che più facilmente ignoriamo. Come se fosse più facile fare il male che il bene, come se ci fosse una strana attrazione per la sofferenza, per la cattiveria, per l’invidia. Le persone indossano maschere, ma quelle maschere non servono a nascondere chi sono, servono a svelarlo. Ci fanno credere di essere qualcos’altro, ma alla fine, quando cadono, ciò che rimane è la verità. E quella verità spesso arriva troppo tardi.

È allora che ci accorgiamo di quanto il male fatto torna indietro, non sotto forma di vendetta, ma di vuoto. Un vuoto che niente e nessuno può riempire. E le lacrime che abbiamo versato per amore, un giorno torneranno a noi come lacrime di sangue, perché ogni azione, ogni parola non detta, ogni gesto mancato, lascia un segno.

Ecco, forse l’amore è tutto qui: è l'energia vitale che ci tiene in vita, che ci spinge avanti anche quando sembra che tutto ci remi contro. È l’unica cosa che ci fa davvero essere umani. Ma per questo va protetto, curato, creduto. Perché senza amore, siamo solo ombre di noi stessi. E le ombre, alla fine, si dissolvono.

Antonio Bruno


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