Intervista al Dott. Antonio Bruno sul libro "Diventa un uomo vero" di Justin Baldoni
Intervista al Dott. Antonio Bruno sul libro "Diventa un uomo vero" di Justin Baldoni
Buongiorno Dott. Bruno, grazie per essere qui con noi oggi. Recentemente
ha parlato molto di un libro che sembra poter avere un impatto importante sulle
nuove generazioni, "Diventa un uomo vero" di Justin Baldoni. Cosa
l'ha colpita maggiormente di questo testo?
Dott. Antonio Bruno: Buongiorno, grazie a voi per l’invito.
Quello che mi ha colpito di più in "Diventa un uomo vero" è la sua
capacità di decostruire stereotipi legati alla mascolinità e proporre un nuovo
modello di uomo, basato su autenticità e vulnerabilità. Baldoni affronta temi
che sono di vitale importanza per i giovani di oggi, come il consenso, il
rapporto con il proprio corpo, la scoperta della sessualità e il ruolo dei
social media nella formazione della propria identità. Non è solo un libro di
auto-riflessione, ma una vera e propria guida per chi sta cercando di capire
cosa significa essere un uomo in una società in continua evoluzione.
Il libro di Baldoni sembra rivolgersi principalmente ai ragazzi,
preadolescenti e adolescenti. Perché secondo lei è importante parlare a questa
fascia d'età di temi come la mascolinità tossica?
Dott. Antonio Bruno: È fondamentale perché proprio in
questa fase della vita si formano le idee più radicate su chi siamo e come ci
relazioniamo con gli altri. Gli adolescenti vivono un momento di grande
trasformazione, sia fisica che emotiva, e sono esposti a un’enorme quantità di
stimoli provenienti dai media, dai social e dalle influenze culturali. Se non
si interviene in modo consapevole, rischiano di interiorizzare modelli di
mascolinità distorti, che premiano la forza e l'invulnerabilità a discapito
dell’empatia e della capacità di mostrarsi vulnerabili. Baldoni cerca di
rompere questi schemi, proponendo un percorso alternativo per formare ragazzi
più consapevoli di sé e del mondo che li circonda.
Nel libro, Baldoni racconta anche episodi personali in cui ha incarnato
inconsapevolmente il ruolo del "maschio alfa". Quanto è importante
secondo lei per un autore condividere le proprie vulnerabilità?
Dott. Antonio Bruno: È cruciale. Mostrarsi vulnerabili è
uno dei modi più efficaci per costruire una connessione autentica con i
lettori, soprattutto quando si parla di temi delicati come la mascolinità. Nel
racconto delle proprie esperienze, Baldoni dimostra che essere "forti"
non significa necessariamente nascondere le proprie debolezze, ma avere il
coraggio di riconoscerle e lavorarci sopra. Questo messaggio è fondamentale per
i ragazzi, che spesso si trovano a lottare con l’idea che mostrare fragilità
sia segno di debolezza. In realtà, è il primo passo verso una maturità emotiva
autentica.
In che modo crede che un libro come "Diventa un uomo vero"
possa influenzare non solo i giovani lettori, ma anche i loro genitori e la
società nel suo insieme?
Dott. Antonio Bruno: Il libro ha il potenziale di creare un
dialogo intergenerazionale. Anche se il target primario sono i giovani, Baldoni
incoraggia esplicitamente la lettura insieme ai genitori, il che può aprire uno
spazio di confronto importante. I genitori di oggi, infatti, hanno spesso
ricevuto un'educazione diversa, basata su modelli di mascolinità più rigidi.
Leggendo questo libro insieme ai loro figli, possono riflettere anche sulle
proprie esperienze e riconsiderare i ruoli che hanno interiorizzato nel corso
degli anni. In definitiva, la società può beneficiare di questo cambiamento
graduale, promuovendo relazioni più sane e rispettose tra le persone.
Un aspetto interessante è il tono che Baldoni utilizza, serio ma allo
stesso tempo leggero e accessibile. Quanto è importante secondo lei questo
approccio per catturare l’attenzione di un pubblico giovane?
Dott. Antonio Bruno: È essenziale. Gli adolescenti sono
particolarmente sensibili al modo in cui vengono trattati certi argomenti. Un
tono troppo didascalico o paternalistico rischia di allontanarli, mentre uno
troppo leggero potrebbe non dare il giusto peso ai temi discussi. Baldoni
riesce a trovare il giusto equilibrio, mescolando momenti di riflessione seria
con aneddoti e battute, creando un contesto in cui i lettori si sentono
compresi, senza mai essere giudicati. Questo approccio permette di affrontare
temi complessi come il bodyshaming, il suicidio, il gaslighting e il femminismo
in modo rispettoso ma accessibile.
Baldoni parla del percorso verso una nuova consapevolezza della
mascolinità come qualcosa di lungo e graduale. Qual è secondo lei il primo
passo che un giovane può fare per iniziare questo percorso?
Dott. Antonio Bruno: Il primo passo è senza dubbio la
consapevolezza. Rendersi conto che esistono modelli di mascolinità tossici è
già un enorme traguardo. Da lì, un giovane può iniziare a interrogarsi su quali
siano le aspettative che sente di dover rispettare e su come queste influenzino
il suo comportamento e le sue relazioni. Un altro passo importante è il dialogo:
parlare con amici, genitori o figure di riferimento delle proprie insicurezze e
dei propri dubbi aiuta a smantellare il mito del maschio invulnerabile. Come
sottolinea Baldoni, è un processo che richiede tempo, ma che è fondamentale per
creare una società più empatica e rispettosa.
Per concludere, che impatto crede che "Diventa un uomo vero"
potrà avere sulle nuove generazioni e, di conseguenza, sulla società futura?
Dott. Antonio Bruno: Se il messaggio di questo libro
riuscirà a raggiungere un ampio pubblico, potremmo assistere a una
trasformazione significativa nella mentalità delle nuove generazioni. Ragazzi
più consapevoli, capaci di accettare le proprie vulnerabilità e rispettosi
delle diversità saranno adulti in grado di instaurare relazioni più sane e di
contribuire a una società più inclusiva e comprensiva. È un cambiamento che non
avverrà da un giorno all’altro, ma libri come questo rappresentano un primo,
importante passo verso quella direzione.
Grazie mille, Dott. Bruno, per la sua analisi così approfondita.
Dott. Antonio Bruno: Grazie a voi, è stato un piacere
discuterne.
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