Intervista al Dott. Antonio Bruno sulla nostra cultura attuale

 

Intervista al Dott. Antonio Bruno sulla nostra cultura attuale


Intervistatore : Dott. Bruno, nel suo pensiero emerge una forte critica verso la cultura attuale, fortemente focalizzata sullo sviluppo tecnologico, la competizione e il controllo. Può spiegarci in che modo questo genera dolore e sofferenza nelle relazioni umane?

Dott. Antonio Bruno : Viviamo in una cultura che privilegia il successo individuale e la sicurezza, ma questo ha un costo enorme a livello umano. Questo atteggiamento crea disconnessione tra le persone e genera sofferenza, specialmente nei contesti professionali. La continua ricerca del controllo e del dominio sugli altri, senza un vero spazio per la riflessione e la comprensione reciproca, porta a relazioni basate sulla competizione e sul sospetto, invece che sulla cooperazione e sul rispetto.

Intervistatore : Quindi, secondo lei, quale sarebbe l'alternativa a questa cultura?

Dott. Antonio Bruno : La vera alternativa è espandere la nostra comprensione della vita umana. Dobbiamo sviluppare una capacità riflessiva e relazionale che liberi la nostra anima e la nostra intelligenza. Questo ci permetterebbe di risolvere il dolore emotivo e l'incertezza culturale, che derivano dal vivere in una società basata su rapporti di dominio e sottomissione. In sostanza, dobbiamo costruire una cultura fondata sulla legittimità e sul riconoscimento reciproco.

Intervistatore : Ha parlato di legittimità. Cosa intendi con questo concetto?

Dott. Antonio Bruno : Per legittimità intendo il riconoscere l'altro come uguale, come degno di esistere e di essere ascoltato. Il contrario della legittimità è l'indifferenza o, peggio ancora, l'odio, che negano l'esistenza dell'altro. Quando trattiamo una persona con indifferenza o la escludiamo deliberatamente, stiamo commettendo un'aggressione. Non possiamo costruire relazioni sane e autentiche se non riconosciamo la legittimità dell'altro.

Intervistatore : Nel suo discorso emerge un forte legame tra emozioni e comportamenti. Ci può spiegare meglio come le emozioni influenzano le nostre azioni?

Dott. Antonio Bruno : Le emozioni sono alla base di ogni comportamento umano, anche se spesso le consideriamo un ostacolo alla razionalità. In realtà, le emozioni ci permettono di comprendere meglio il mondo e le nostre relazioni. Ad esempio, l'indifferenza, quando intenzionale, è una forma di aggressione che disumanizza l'altro. L'odio, invece, è il rifiuto dell'altro, ma ha un impatto devastante soprattutto su chi odia, perché altera la sua stessa fisiologia e condiziona profondamente la sua esistenza. Non si può odiare senza conseguenze, anche se l'odio non viene riconosciuto dall'altro.

Intervistatore : Lei fa riferimento anche a due correnti di pensiero, quella orientale e quella occidentale. In che modo queste due visioni influenzano la nostra percezione della realtà?

Dott. Antonio Bruno : Esistono due grandi correnti di pensiero: quella orientale, che considera la realtà come illusione e impermanenza, e quella occidentale, che vede la materia e l'energia come fondamentali. L'approccio orientale ci insegna a non farci governare dalle cose materiali, ma dalla consapevolezza dell'impermanenza. Nella vita quotidiana, viviamo continuamente tra illusioni ed errori, ma non ce ne rendiamo conto finché non li confrontiamo con nuove esperienze. In fondo, non possiamo mai essere certi che ciò che viviamo oggi non sarà in futuro considerato un errore o un'illusione.

Intervistatore : Quindi il nostro rapporto con la realtà è sempre in divenire, soggetto a continue revisioni?

Dott. Antonio Bruno : Esattamente. La verità e la conoscenza non sono fisse, ma emergono dal confronto tra le esperienze. Ciò che consideriamo vero oggi potrebbe rivelarsi un errore domani. Questa flessibilità ci aiuta a comprendere meglio il mondo ed a convivere con gli altri in maniera più armoniosa.

Intervistatore : Ha parlato del linguaggio come elemento cruciale nella costruzione del mondo in cui viviamo. In che senso il linguaggio crea realtà?

Dott. Antonio Bruno : Il linguaggio non è solo uno strumento per descrivere il mondo, ma è il mezzo attraverso cui costruiamo le nostre relazioni e la nostra realtà. Attraverso il linguaggio, coordiniamo i nostri comportamenti e creiamo mondi condivisi. Quando il linguaggio si impoverisce, come sta avvenendo oggi, anche la nostra capacità di pensare e di relazionarci si riduce. Questo è particolarmente preoccupante per le nuove generazioni, che rischiano di crescere in un mondo ristretto e limitato, con conseguenze gravi per il loro sviluppo umano.

Intervistatore : Infine, vorrei chiederle un'opinione sulla democrazia. Lei ha detto che la democrazia dovrebbe essere uno spazio di cooperazione. Cosa intendi con questa affermazione?

Dott. Antonio Bruno : La democrazia non dovrebbe essere una lotta per il potere o per l'egemonia ideologica, ma un luogo di cooperazione. I governanti dovrebbero accettare di essere critici e cambiare quando necessario. La democrazia si basa sul rispetto reciproco, sulla consapevolezza che nessuno possiede la verità assoluta e che ogni individuo è legittimo quanto l'altro. Solo così possiamo costruire una società in cui la povertà, l'abuso e la tirannia non hanno spazio. La sfida è avere il coraggio di accettare e riflettere sulle diverse ideologie politiche come visioni alternative del mondo, non come nemici da combattere.

Intervistatore : Un messaggio di grande profondità, Dott. Bruno. La ringrazio per questa conversazione illuminante.

Dott. Antonio Bruno : Grazie a lei, è stato un piacere poter condividere queste riflessioni.

 

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