Intervista al Dott. Antonio Bruno sul provvedimento AGCOM nei confronti di Telerama

 

Intervista al Dott. Antonio Bruno sul provvedimento AGCOM nei confronti di Telerama 


Intervistatore : Buongiorno, Dott. Antonio Bruno, grazie per essere qui con noi oggi. Partiamo subito con un tema che lei ha trattato in un suo scritto: l'informazione televisiva locale, in particolare il caso di TeleRama. Ci può spiegare la sua posizione riguardo all'informazione televisiva e al ruolo delle emittenti locali?

Dott. Antonio Bruno : Buongiorno a lei, grazie per l'invito. In realtà, devo confessare che non guardo l'informazione televisiva in modo regolare, anzi, la seguo sporadicamente. Questo vale sia per le emittenti nazionali che per quelle locali, come TeleRama, Telenorba o Antenna Sud. La mia non è una scelta ideologica, ma semplicemente una mancanza di abitudine. Tuttavia, sono consapevole del ruolo che queste emittenti ricoprono nel territorio.

Intervistatore : TeleRama, in particolare, ha avuto un impatto significativo nel panorama dell'informazione locale. Di recente, ha letto che è diventata la seconda emittente della regione in termini di ascolti. Cosa pensi di questo risultato?

Dott. Antonio Bruno : Sì, ho letto che TeleRama è diventato il secondo gruppo televisivo della regione, come riportato da Paese Nuovo e confermato dai dati Auditel. Questo è sicuramente un risultato importante per un'emittente locale. Tuttavia, c'è un punto cruciale che devono considerare: essere un punto di riferimento per l'informazione e la valorizzazione del territorio comporta anche una grande responsabilità. Dovrebbero prestare particolare attenzione a non incorrere in episodi che potrebbero compromettere la loro credibilità, come l'accettazione di trasmissioni a pagamento durante l'ultima settimana di campagna elettorale. Un comportamento del genere è, a mio avviso, problematico.

Intervistatore : Su questo tema, c'è stato un commento piuttosto duro anche da parte del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, che ha parlato di un uso "spudoratamente politico" dell'informazione da parte di TeleRama. Lei come commenta questa affermazione?

Dott. Antonio Bruno : Le dichiarazioni del sindaco Salvemini sono forti, ma rivelano una preoccupazione condivisibile. Quando un'emittente locale diventa uno strumento di propaganda politica, si rischia di minare la fiducia del pubblico. Salvemini ha parlato di una "violazione sistematica delle regole della corretta informazione", e in questo non posso che concordare con lui. La normativa italiana è molto chiara a riguardo: il Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (D.lgs. 31 luglio 2005, n. 177) sottolinea come l'informazione televisiva debba essere imparziale e pluralista. Inoltre, il Codice di autoregolamentazione per i sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa (Agcom) ribadisce il divieto di trasmissioni elettorali a pagamento negli ultimi giorni di campagna, proprio per evitare interferenze indebite nel processo democratico.

Intervistatore : Parliamo di regole e normative. Quanto è importante che le emittenti locali rispettino le linee guida imposte dall'Autorità Garante per le Comunicazioni?

Dott. Antonio Bruno : È fondamentale. Come ha recentemente ricordato l'AGCOM, l'informazione televisiva è un servizio pubblico e non dovrebbe mai essere di parte, neanche a livello locale. Il principio del pluralismo informativo è garantito dalla Costituzione italiana (art. 21) e deve essere tutelato per permettere ai cittadini di formarsi un'opinione libera e consapevole. Il compito delle emittenti locali, come TeleRama, è ancora più delicato, poiché spesso sono l'unico riferimento per molti cittadini, specialmente in zona come il Salento, dove il radicamento territoriale dei media è molto forte.

Intervistatore : Secondo lei, quale potrebbe essere il modo migliore per gli emittenti locali di recuperare la fiducia del pubblico e garantire una corretta informazione?

Dott. Antonio Bruno : La trasparenza è la chiave. Gli emittenti dovrebbero adottare un codice etico rigoroso e rispettare rigorosamente le normative vigenti. Evitare episodi di favoritismo politico e trasmissioni a pagamento in momenti delicati come le elezioni è un primo passo. Sarebbe utile anche incentivare il giornalismo d'inchiesta e promuovere un confronto imparziale tra le diverse forze politiche e sociali del territorio. Solo così si può garantire un'informazione di qualità e rispetto delle regole.

Intervistatore : Grazie mille, Dott. Bruno, per il suo tempo e per la chiarezza con cui ha esposto il suo pensiero. Vuoi aggiungere qualcosa?

Dott. Antonio Bruno : Grazie a voi. Voglio solo ribadire che il ruolo dell'informazione,


Riferimenti normativi:

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