Intervista al Dott. Antonio Bruno su mobilità urbana e sostenibilità nella Città di Lecce
Intervista al Dott. Antonio Bruno su mobilità urbana e sostenibilità nella Città di Lecce
Giornalista : Buongiorno, Dott. Bruno. Oggi
parliamo di un tema molto sentito nella città di Lecce: la mobilità urbana e le
recenti polemiche legate alla ZTL, alle consultazioni e all'introduzione di
nuove aree pedonali. In base al regolamento in fase di revisione, sono stati
annunciati delle consultazioni. Secondo il sindaco Poli Bortone, la fase di
ascolto sta per concludersi. Qual è la sua opinione in merito?
Dott. Bruno : Buongiorno a lei. Il processo di
revisione della mobilità in una città come Lecce è certamente complesso e
richiede un ampio coinvolgimento delle parti interessate. Tuttavia, quanto
riportato dal sindaco, ossia l'ascolto dei residenti, operatori commerciali e
altre categorie, sembra essere stato percepito in maniera diversa da alcune
associazioni locali, come ADOC e LeccePedala. Queste realtà denunciano una
mancanza di consultazione formale e la sensazione che le decisioni importanti
siano presenti in modo unilaterale. Coinvolgere tutti gli attori legittimati è
fondamentale per creare una mobilità sostenibile ed equilibrata.
Giornalista : A tal proposito, l'ADOC lamenta
di non essere stata mai consultata dall'attuale amministrazione sulle questioni
legate alla mobilità, nonostante rappresenti gli interessi dei consumatori.
Come valutare questa situazione?
Dott. Bruno : È certamente un elemento di
critica. Il presidente dell'ADOC, Alessandro Presicce, ha sollevato
preoccupazioni importanti riguardo la mancanza di coinvolgimento delle
associazioni che rappresentano i cittadini. Questo è un segnale che può
indicare una mancanza di trasparenza o di dialogo nelle decisioni pubbliche.
Quando si tratta di modificare la mobilità, soprattutto in un contesto così
sensibile come quello della ZTL e delle aree pedonali, è essenziale che tutti
gli attori, compresi i consumatori, vengano coinvolti. L'amministrazione
dovrebbe fare uno sforzo maggiore per includere in modo strutturato tutte le
voci, anche quelle che non hanno interessi economici diretti ma che sono
fondamentali per il benessere collettivo.
Giornalista : LeccePedala ha raccolto oltre
1.500 firme per istituire la “Zona 30” in città, ma il Consiglio Comunale non
si è ancora espresso. Lei pensa che una misura come la “Zona 30” possa
effettivamente migliorare la vivibilità e la sicurezza stradale?
Dott. Bruno : L'introduzione della “Zona 30” è
una misura che ha dimostrato benefici in molte città europee e italiane, sia in
termini di sicurezza stradale che di riduzione dell'inquinamento. Limitare la
velocità a 30 km/h in specifiche aree urbane permette di tutelare gli utenti
più vulnerabili, come pedoni e ciclisti. Inoltre, contribuisce a ridurre la
congestione del traffico e incentiva modalità di trasporto più sostenibili.
Lecce ha un potenziale enorme per diventare una città più sicura e vivibile, ma
per realizzare questo obiettivo serve una pianificazione ben strutturata e il
supporto di iniziative come la “Zona 30”.
Giornalista : Un altro tema sollevato
dall'opposizione e in particolare dall'ex sindaco Salvemini è la presunta
mancanza di iniziativa della giunta Poli Bortone durante la Settimana Europea
della Mobilità Sostenibile. Quanto è importante per una città come Lecce
partecipare ad eventi di questo tipo?
Dott. Bruno : Partecipare a eventi come la
Settimana Europea della Mobilità Sostenibile è fondamentale. Queste iniziative
non solo offrono un'opportunità per sensibilizzare la cittadinanza sui temi
della mobilità e della sostenibilità, ma consentono anche di confrontarsi con
le migliori pratiche europee. Lecce ha bisogno di integrare soluzioni
innovative, come quelle suggerite dallo stesso Salvemini, che puntano sulla
sicurezza, sulla riqualificazione urbana e sulla pianificazione di spazi sicuri
per pedoni e ciclisti. La mancanza di partecipazione a eventi di questo tipo
potrebbe essere interpretata come un disinteresse verso un tema che, invece,
dovrebbe essere centrale per il futuro della città.
Giornalista : Secondo lei, cosa dovrebbe fare
l'amministrazione comunale per recuperare il dialogo con le associazioni ei
cittadini in modo costruttivo?
Dott. Bruno : Il primo passo è sicuramente la trasparenza.
L'amministrazione dovrebbe rendere più chiari i processi decisionali e aprire
canali di dialogo strutturati con le associazioni ei cittadini. Ciò significa
istituire tavoli di concertazione effettivi, dove le proposte di tutte le parti
vengono ascoltate e premurose. Come suggerito anche da Presicce di ADOC,
ripartire da piani esistenti come quello della Mobilità Sostenibile sarebbe una
buona base di partenza. Infine, è essenziale che le istituzioni dimostrino di
avere una visione a lungo termine e che lavorino con tutti i soggetti per
raggiungere obiettivi condivisi.
Giornalista : Grazie mille per la sua
disponibilità e per averci fornito un'analisi approfondita su un tema così
cruciale per la nostra città.
Dott. Bruno : Grazie a lei. È sempre importante
discutere questi temi per migliorare la vivibilità e il futuro delle nostre
città.
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