Intervista al Dott. Antonio Bruno sul concetto di emozione e comportamento relazionale

 

Intervista al Dott. Antonio Bruno sul concetto di emozione e comportamento relazionale


Intervistatore (I): Buongiorno, Dott. Bruno, e grazie per essere qui con noi oggi. Vorrei iniziare questa conversazione esplorando un concetto chiave della sua riflessione: l'emozione. Lei afferma che le emozioni sono al centro delle nostre azioni e determinano il nostro comportamento relazionale. Potrebbe spiegarci meglio come le emozioni influenzano il nostro agire quotidiano?

Dott. Antonio Bruno (AB): Buongiorno e grazie a voi per l’invito. Sì, certamente. Le emozioni sono un elemento fondamentale nel nostro modo di interagire con il mondo e con gli altri. Ogni emozione che proviamo crea un contesto relazionale che, in un certo senso, guida il nostro comportamento. Quando parliamo di emozioni, non ci riferiamo solo a stati mentali, ma anche a cambiamenti fisiologici e anatomici. Questi cambiamenti influenzano come vediamo, ascoltiamo e agiamo. Ogni emozione ci trasforma in esseri diversi, con modalità di percezione e di relazione differenti.

I: Lei sostiene che le emozioni siano il fondamento di tutte le nostre azioni. In che modo questo si manifesta concretamente nelle nostre relazioni con gli altri?

AB: Esattamente. Quando parliamo di emozioni come l’amore o l’aggressività, stiamo parlando di domini di comportamenti relazionali. Ad esempio, l’amore si manifesta in azioni che riconoscono l'altro come un legittimo "altro", una persona con cui possiamo convivere senza che debba giustificare la propria esistenza. L’aggressività, al contrario, si esprime attraverso comportamenti che negano l'altro. Quindi, ogni emozione definisce il tipo di interazione che abbiamo con gli altri. E queste dinamiche si riflettono continuamente nel nostro agire quotidiano.

I: È molto interessante il concetto di emozioni come domini relazionali. Potrebbe approfondire come questi domini possano evolvere nel tempo?

AB: Le emozioni non sono statiche; sono dinamiche e cambiano nel tempo, spesso influenzate dalle circostanze e dalle riflessioni. Quando parliamo, interagiamo, o semplicemente riflettiamo, le nostre emozioni possono modificarsi. Questo implica che il nostro modo di relazionarci con gli altri e con noi stessi cambia continuamente. Ci muoviamo da uno stato emotivo all'altro, e questo processo influenza il nostro comportamento e il nostro pensiero. È importante capire che le emozioni creano un contesto relazionale che si auto-conserva, finché non interviene un evento che innesca un cambiamento.

I: A proposito di cambiamento, lei accenna spesso al fatto che un cambiamento di emozione o umore comporti un cambiamento fondamentale nel nostro sistema relazionale. Potrebbe chiarire meglio questo concetto?

AB: Certamente. Ogni emozione corrisponde a una configurazione specifica di comportamenti relazionali. Quando cambiamo emozione, cambia anche il sistema relazionale in cui ci troviamo. Ad esempio, un passaggio dall'amore all'aggressività modifica radicalmente il modo in cui ci rapportiamo con gli altri. Nell'amore, agiamo con apertura e riconoscimento dell'altro. Nell'aggressività, al contrario, l'altro viene negato. Questi cambiamenti sono fondamentali perché trasformano non solo le nostre azioni, ma anche le dinamiche di potere o di collaborazione all'interno di una relazione.

I: Ha menzionato la relazione di potere e quella d’amore come due esempi opposti di dinamiche relazionali. Potrebbe spiegare meglio le differenze tra queste due modalità?

AB: Sì, certo. La relazione di potere è bidirezionale, nel senso che coinvolge due parti: una che domina e una che si sottomette. Entrambi, in questo processo, negano una parte di sé. Chi domina nega la propria autonomia, comportandosi come se il suo potere fosse intrinseco. Chi si sottomette, invece, annulla se stesso nell’atto di sottomissione. Questo crea una dinamica di risentimento e mantiene una relazione di dominio. L'amore, invece, è unidirezionale. L'amore non richiede che l'altro faccia nulla per giustificare la propria esistenza. È una relazione di rispetto reciproco che può generare benessere e libertà. Anche se l'amore non è sempre ricambiato, crea le condizioni per il benessere, sia individuale che relazionale.

I: Un concetto molto potente. Vorrei concludere l’intervista chiedendole di spiegare il legame tra emozioni e lignaggio evolutivo, un aspetto che lei ha toccato più volte nei suoi scritti.

AB: Questo è un punto cruciale. Le emozioni non influenzano solo il singolo individuo, ma si trasmettono lungo il corso dell’evoluzione. I membri di un lignaggio condividono un sistema di emozioni e comportamenti relazionali che si conserva e si evolve nel tempo. Le emozioni vissute dai nostri antenati hanno modellato le loro relazioni e, in ultima analisi, il corso evolutivo che il nostro lignaggio ha seguito. Comprendere questo processo è essenziale per capire l'origine dell'umanità. Solo attraverso una visione delle emozioni che hanno caratterizzato la vita dei nostri antenati possiamo spiegare come si è sviluppato il nostro modo di relazionarci e vivere in comunità.

I: Grazie, Dott. Bruno, per aver condiviso con noi queste riflessioni così profonde. È stato un piacere ascoltare il suo pensiero e comprendere meglio il ruolo delle emozioni nella nostra vita.

AB: Grazie a voi per questa opportunità di approfondimento. Le emozioni sono un tema complesso, ma allo stesso tempo centrale per capire chi siamo e come ci relazioniamo con il mondo.

 

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