Intervista al Dott. Antonio Bruno sul recente scenario politico regionale e europeo

 

Intervista al Dott. Antonio Bruno sul recente scenario politico regionale e europeo




Intervistatore: Buongiorno, Dottor Bruno. Vorrei iniziare chiedendole il suo parere sulle recenti dichiarazioni del governatore Michele Emiliano e dell'europarlamentare Antonio Decaro riguardo alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione Europea. Cosa ne pensa delle loro parole?

Dott. Antonio Bruno: Buongiorno. Le dichiarazioni di Emiliano e Decaro dimostrano come la politica, pur con le sue differenze, possa trovare punti di convergenza. Emiliano ha lodato la nomina di Fitto, riconoscendone la competenza e il legame con la tradizione politica pugliese, una tradizione che ha saputo farsi strada fino ai vertici delle istituzioni europee. È evidente che la figura di Fitto, anche in virtù del suo passato da presidente della Regione, rappresenta un'opportunità importante per il Mezzogiorno.

Intervistatore: Emiliano ha sottolineato come la Puglia, grazie anche alla gestione dei fondi europei, abbia avuto una crescita del PIL doppia rispetto alla media nazionale fino al 2022. Qual è la sua opinione sul contributo dei fondi europei allo sviluppo regionale?

Dott. Antonio Bruno: È innegabile che i fondi europei abbiano giocato un ruolo cruciale nello sviluppo della Puglia. La capacità della Regione di spendere velocemente e con efficacia queste risorse è stata fondamentale per sostenere il trend di crescita. Ciò che Emiliano evidenzia, e che è particolarmente importante, è che lo sblocco dei fondi del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) e del Programma Operativo Complementare (POC) consentirebbe alla Puglia di continuare su questa strada. Questi fondi, come ha ricordato il governatore, sono vitali per proseguire con gli investimenti strategici in infrastrutture e innovazione.

Intervistatore: La nomina di Fitto sembra aver superato le divergenze politiche tra lui e Emiliano. Come vede questa collaborazione, soprattutto in un periodo di tensione sui fondi regionali?

Dott. Antonio Bruno: È interessante notare come Emiliano, pur sottolineando le differenze politiche, abbia riconosciuto in Fitto un interlocutore autorevole e capace. Questa è una dimostrazione di come, davanti agli interessi comuni, si possano mettere da parte le schermaglie politiche. Le risorse che devono essere sbloccate rappresentano un'opportunità per tutto il territorio, e la cooperazione tra i diversi livelli istituzionali, come quella auspicata da Emiliano, è essenziale per portare avanti i progetti. Anche Decaro ha espresso sentimenti simili, lodando la capacità di Fitto di dialogare senza forzature ideologiche.

Intervistatore: Decaro ha anche menzionato l’importanza della delega alla Coesione affidata a Fitto e il suo impegno in questo ruolo. Quanto ritiene sia strategica questa posizione per il Sud Italia?

Dott. Antonio Bruno: La delega alla Coesione è cruciale, non solo per l'Italia ma per tutti i paesi del sud Europa. Fitto conosce bene le esigenze del Mezzogiorno, e questo lo mette in una posizione di grande responsabilità. Gestire i fondi per la coesione significa dare una risposta concreta ai problemi di sviluppo delle aree meno avvantaggiate, favorendo una crescita più equilibrata. È un ruolo strategico che, se ben gestito, può ridurre il divario tra le regioni e promuovere una maggiore integrazione economica e sociale.

Intervistatore: Sia Emiliano che Decaro sembrano sperare in un atteggiamento istituzionale da parte di Fitto, lasciando da parte le appartenenze politiche. Crede che questo sarà possibile?

Dott. Antonio Bruno: Mi auguro di sì. La politica è spesso caratterizzata da divisioni, ma quando si entra in un contesto istituzionale come quello europeo, l’obiettivo deve essere il bene comune. Le sfide che il Sud Italia deve affrontare richiedono un approccio pragmatico e collaborativo. Fitto, con la sua esperienza, ha la possibilità di dimostrare che è capace di separare la politica dall'istituzionalità, lavorando per il bene dell'Italia e dell'Europa intera.

Intervistatore: Grazie mille, Dottor Bruno, per questa interessante analisi.

Dott. Antonio Bruno: Grazie a voi, è stato un piacere.

 

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