Roberto VANNACCI e i due Mondi

 

Roberto VANNACCI e i due Mondi

C’è sempre, incombente la tentazione del conformismo. Il conformismo, il male dei gruppetti chiusi che si sentono minacciati da chi, come me, è diverso. Eric From afferma che per superare la solitudine si cade nel conformismo:

“La soluzione più frequente scelta dall’uomo è l’unione col gruppo (il conformismo). Se io sono uguale agli altri, sia nelle idee che nei costumi, non posso avere la sensazione di essere diverso. Sono salvo: salvo dal terrore della solitudine. L’unione ottenuta mediante il conformismo, non è intensa né profonda; è superficiale e, poiché è il risultato della routine, è insufficiente a placare l’ansia della solitudine.”

In questi giorni si FAVOLEGGIA del libro di Roberto VANNACCI, che appunto esprime la sua preoccupazione di essere GIUDIUCATO MALE PER IL SUO CONFORMISMO e cerca di mettere le cose a posto, cerca di dire che siccome minoranze NON CONFORMI utilizzano ogni modo per diventare maggioranze, C’E’IL PERICOLO - PER LUI E PER QUELLI CHE LA PENSANO COME LUI – DI VEDERSI ADDITATI COME NON CONFORMI.

Voi direte, tutto qui? Si tutto qui.

Ed adesso vi dimostrerò come è possibile per tutti osservare che ciò che si sta consumando sotto i nostri occhi è LA PAURA DEI CONFORMISTI DI VEDERSI ADDITATI COME NON CONFORMISTI.

Per farlo utilizzerò due articoli, uno di Aldo Grasso pubblicato dal quotidiano IL CORRIERE DELLA SERA e l’altro di Alessandro Sallusti pubblicato dal quotidiano IL GIORNALE, tutti due usciti oggi 20 agosto 2023.

Aldo Grasso scrive:

E’ probabile che “Il Mondo al contrario” (è il titolo del libro di Roberto Vannacci n.d.r.) abbia scoperchiato quella parte del Paese che fatichiamo a vedere ma che non manca di razzisti, omofobi, misogini, gente che paventa la <<sostituzione etnica>> il non pensiero come il pensiero unico.

Alessandro Sallusti scrive:

A questo punto sorge spontanea una domanda: è più grave discriminare un uomo per le sue preferenze sessuali, o un uomo per le sue idee? Nel senso: esiste anche una classifica di gravità di genere nelle discriminazioni, per cui alcune violenze verbali sono più lecite di altre?

[……]

Uscire all’equivoco che un tribunale del popolo possa decidere chi e che cosa un uomo, possa odiare e chi e che cosa no (tema che è poi il cuore della tesi del libro oggi messo al rogo) e quindi distribuire pagelle e sentenze morali, etiche e professionali.

Chi legge i miei scritti sa cosa penso del conformismo perché con le mie osservazioni ho potuto accertare che il conformismo determina l’esclusione di chi non si conforma alle maggioranze.

Io nello scorso giugno sono state escluso da un manipolo di sancesariani, non più di una trentina di persone, e desidererei che adesso vi concentriate su chi ha decretato la mia esclusione per la ragione che mi trovo a essere UN NON CONFORMISTA PERCHE’ HO DECISO DI NON TRADIRE ME STESSO.

Poi ho osservato questa trentina di persone, miei concittadini e ho potuto distinguere il loro comportamento che è sintetizzabile con la seguente frase: “A FURIA DI STARE TRA DI LORO, RIMASERO SOLO LORO” che è comunque un isolamento legittimo e degno di rispetto.

In estrema sintesi, io NON CONFORMISTA, ritengo legittimi e degni di rispetto I CONFORMISTI del paesello bello denominato San Cesario, I CONFORMISTI di San Cesario invece MI DELEGITTIMANO E MI MANCANO DI RISPETTO.

Più di qualcuno, se non addirittura tutti, fortemente sono attratti da conformismo. Tutti sottomessi, da sempre e presumibilmente per sempre.

Avere il capo da seguire fedelmente sembra la massima aspirazione degli sgomitatori sociali.

Io no! Io proprio no! Il conformismo impedisce la riflessione, e siccome è proprio la riflessione che distingue gli esseri umani dagli altri esseri viventi, ciò che fanno gli sgomitatori sociali è per me irricevibile, nel senso che non desidero fare quello che fanno gli sgomitatori sociali anche se li rispetto e li ritengo legittimi MA CHE IO NON CERCO, ANCHE SE NON LI EVITO.

In conclusione mi chiedo e vi chiedo: Roberto Vannacci ha fatto qualcosa contro la legge, il suo scritto è un ATTO ILLECITO? Se così fosse, la materia non riguarda l’opinione pubblica, ma gli organi preposti ad intervenire in caso di atto illecito.

Se invece le opinioni espresse da Roberto Vannacci sono legittime, mi chiedo e vi chiedo perché tutto questo delegittimarlo e mancargli di rispetto?

Ognuno di noi è unico e diverso a modo suo, io cerco sempre di essere me stesso e di non omologarmi, perché dalle mie osservazioni e dai miei studi sono giunto alla conclusione che la diversità ci salverà.

Se vogliamo coordinare le nostre azioni, i nostri sentimenti e il nostro modo di pensare con onestà in un comune scopo in qualche particolare ambito della nostra vita, dobbiamo desiderare di vivere insieme (vale a dire, nel rispetto reciproco) perché se vogliamo vivere insieme, è solo in quel dominio che saremo in grado sviluppare desideri comuni coerenti che definiranno in ogni istante il corso di ciò che facciamo, insieme o indipendentemente, nell'armonia di uno scopo comune.

Se non vogliamo vivere insieme, non saremo in grado di coordinare onestamente i nostri sentimenti e azioni nel rispetto reciproco in uno scopo comune, perché saremo impegnati in riflessioni in diversi domini e ascolteremo e parleremo con sentimenti interiori diversi.

Inoltre, se fingiamo di voler vivere insieme e non vogliamo farlo, lo faremo barando e alla fine saremo scoperti.

Buona riflessione




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