Sul reddito: verso una conversazione con tutti

 Sul reddito: verso una conversazione con tutti


Mattia Feltri ha scritto nella sua rubrica quotidiana pubblicata dal quotidiano LA STAMPA oggi 2 agosto 2023, che il reddito di cittadinanza è stato voluto dalla destra e dai 5 stelle, mentre fu avversato dal Partito Democratico e dal sindacato CGIL. Oggi Pd e CGIL dicono che la destra che ha tolto il Reddito di cittadinanza accogliendo la loro contrarietà di allora, deve invece fermarsi, deve lasciare il reddito di cittadinanza a chi lo percepisce.

Secondo me tutti noi abbiamo il diritto di cambiare idea. Invece leggo che i miei amici, si sperticano nell’additare al pubblico ludibrio Pd e CGIL che hanno cambiato idea!

Ma scusate, se il Pd e la CGIL quando hanno avversato il reddito di cittadinanza, hanno commesso un errore, e poi si sono resi conto di aver commesso un errore ed oggi invece sostengono che il reddito di cittadinanza è cosa buona e giusta, perché invece di essere contenti di questo RAVVEDIMENTO OPEROSO, LI OFFENDIAMO CHIAMANDOLI – NELLA MIGLIORE DELLE IPOTESI - INCOERENTI?

Secondo me si deve continuare la conversazione sul reddito di cittadinanza, per far emergere degli accordi anche con LE DESTRE. E di seguito cercherò di spiegare che conversazione si può fare per favorire il benessere di tutti gli italiani, e più in generale di tutta l’umanità.

La mia opinione sul lavoro è che i cittadini italiani HANNO IL DIRITTO DI LAVORARE NEL POSTO IN CUI DECIDONO DI LAVORARE.

Mi spiego meglio. Io abito a San Cesario di Lecce, tutti i nostri figli, dopo il diploma, prima vanno a studiare e poi a lavorare LONTANO DA SAN CESARIO DI LECCE.

La questione del lavoro lontano dal posto in cui si è vissuta la propria infanzia e giovinezza, è legittima se legata alla libera scelta.

Io cittadino che ha vissuto la sua infanzia e giovinezza a San Cesario di Lecce, posso scegliere se lavorare a San Cesario oppure di trasferirmi e lavorare dove più mi piace.

Questa possibilità di scelta NON C’E’.

Quelli di San Cesario di Lecce che decidono di rimanere a vivere nel posto in cui hanno vissuto la loro infanzia e giovinezza, rischiano di non trovare lavoro.

Questo è un argomento che dovrebbe dare luogo a una conversazione tra i cittadini, per giungere a far emergere degli accordi, per la formulazione di un progetto comune finalizzato a permettere ai cittadini di San Cesario, ma anche a tutti i cittadini italiani, di poter scegliere liberamente se lavorare nel territorio in cui hanno vissuto la loro infanzia e giovinezza oppure in qualunque altro territorio.

Ci ho riflettuto e questo comporterebbe anche un paradigma da proporre a tutte le persone che si spostano da ogni parte del Mondo perché non hanno la possibilità di scegliere di vivere nel posto in cui hanno vissuto la loro infanzia e giovinezza. Mi riferisco ai migranti che dal sud del mondo, rischiano la vita per poter venire a vivere nell’occidente ricco e opulento.

La mia riflessione è andata anche oltre, voglio dire che ho pensato a come fare a far rimanere chi desidera di rimanere NEL POSTO IN CUI HA VISSUTO LA SUA INFANZIA E GIOVINEZZA e ciò che è emerso da dentro di me come soluzione mi pare davvero efficiente ed efficace. Io propongo l’erogazione DEL REDDITO DI BASE.

Il reddito di base o reddito di cittadinanza o reddito di cittadinanza universale o reddito minimo universale è un'erogazione monetaria, a intervallo di tempo regolare, distribuita a tutte le persone dotate di cittadinanza e di residenza, cumulabile con altri redditi (da lavoro, da impresa, da rendita), indipendentemente dall'attività lavorativa effettuata o non effettuata (dunque viene erogata sia ai lavoratori sia ai disoccupati), dal sesso, dal credo religioso e dalla posizione sociale, ed erogato durante tutta la vita del soggetto.

La mia proposta finalizzata alla possibilità di ogni cittadino di scegliere liberamente dove andare a lavorare, è sicuramente indirizzata al benessere di tutti i cittadini, è sostenibile dal punto di vista economico, può essere estesa a tutti gli abitanti dell’Universo Mondo.

Buona riflessione

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