COME DICI? DELL’ALTRO? ME NE FOTTO!

 


COME DICI? DELL’ALTRO? ME NE FOTTO!

Lo stato di preconoscenza del destinatario di ogni messaggio
è una condizione necessaria per qualsiasi comunicazione.
[Quello che scrivo] non può dirvi nulla
se non ne conoscete già i nove decimi.
Gregory Bateson

Mattia Feltri ha scritto un articolo pubblicato sul quotidiano LA STAMPA oggi 19 luglio 2023 che in sintesi osserva il comportamento che abbiamo avuto tutti noi tutti cittadini italiani, nei confronti del nostro concittadino GIULIO REGENI ed i suoi amici e parenti, ed oggi dell’attivista egiziano Patrick Zaki, avvocato e attivista politico impegnato nella difesa dei diritti umani che ha studiato nel nostro Paese.

Feltri così descrive IL COMPORTAMENTO CHE HANNO AVUTO NEGLI ULTIMI DIECI ANNI TUTTI I PRESCELTI CON LE ELEZIONI:

“Abbiamo avuto governi di destra, di sinistra, meticci, populisti, tecnici, e da allora tutti a turno sono stati al governo e all'opposizione e tutti, a turno, dall'opposizione hanno additato il governo imbelle.”

Dopo aver distinto questo comportamento come funzionale agli ENORMI “interessi economici ed energetici che TUTTI NOI CITTADINI ITALIANI poniamo avanti in Egitto” invita tutti noi a riflettere SULLA SCELTA ETICA CHE SEGUE PRAFRASANDO QUELLA CHE PRESERO I PARENTI DI SORDI QUANDO LO STESSO SORDI LI MISE DI FRONTE ALLE DUE OPZIONI:

OPZIONE UNO: FACCIO IL RAPPRESENTANTE DI POMPE IDRAULICHE, E CAMPEREMMO DIGNITOSAMENTE;

OPZIONE DUE: VENDO ARMI E CONTINUEREMO A VIVERE NEL LUSSO.

E continua FELTRI:

“Anche noi tutti, al governo o all'opposizione, dovremmo semplicemente deciderci se quella tazzina di caffè la vogliamo preparare o no”

La questione è squisitamente etica. La domanda è:

Se continuerò ad avere rapporti commerciali con l’Egitto farò del male a persone, ad altri esseri viventi o all’ambiente?

La stessa domanda etica che abbiamo come cittadini italiani se riflettiamo sull’autonomia differenziata:

Se approveremo la legge sull’autonomia differenziata faremo del male a persone, ad altri esseri viventi o all’ambiente?

La stessa identica domanda sul salario minimo:

Se garantirò un salario minimo a tutte le persone umane farò del male a persone, ad altri esseri viventi o all’ambiente?

Ma allora perché i prescelti con le elezioni, e TUTTI noi cittadini NON CI FACCIAMO MAI QUESTA DOMANDA QUANDO SIAMO DI FRONTE A UNA SCELTA TRA DUE COMPORTAMENTI?

È la psiche del potere, è una psiche della lotta competitiva opportunistica, non è uno sguardo alla qualità del fare, ma all'opportunità, e con quello sguardo all'opportunità arriva la disonestà. Perché è vero che uno deve avere una condotta tempestiva, ma in una competizione l'opportunità è negare l'altro, ed è cieco opportunismo, perché dell'altro CE NE FOTTIAMO. E noi tutti siamo completamente IMMERSI in questo STRAFOTTERCENE.

Buona riflessione

Il caffè
MATTIA FELTRI
C’è un film di Alberto Sordi che andrebbe rivisto un giorno sì e un giorno no. Forse tutti i giorni. Si intitola Finché c'è guerra c'è speranza, in cui Sordi è un rappresentante di pompe idrauliche e mantiene la famiglia a stento. Ma quando si industria nella vendita di armi nel Terzo mondo e fa i soldi, la famiglia si trasferisce in una megavilla con giardino, e poi feste, vestiti, viaggi. Però, all'uscita di un articolo del Corriere, che racconta il "mercante di morte", moglie e figli si indignano e si ribellai». Io posso tornare a fare il rappresentante di pompe idrauliche, e camperemmo dignitosamente, dice Sordi. Se invece volete restare qui, nel lusso, svegliatemi fra un'ora: devo ripartire. Mi è tornato alla memoria dopo la condanna in Egitto di Patrick Zaki, e il vibrante invito rivolto dal Pd al governo a fare qualcosa per ristabilire giustizia. La storia va avanti da quasi un decennio, da dopo il sequestro, le torture e l'assassinio del povero Giulio Regeni.
Da allora abbiamo avuto governi di destra, di sinistra, meticci, populisti, tecnici, e da allora tutti a turno sono stati al governo e all'opposizione e tutti, a turno, dall'opposizione hanno additato il governo imbelle. Scordandosi provvisoriamente dell'enormità di interessi economici ed energetici che poniamo avanti in Egitto.
Ecco, senza il gas egiziano, venuto meno quello russo, camperemmo peggio ma dignitosamente.
Sordi lo svegliano con una tazzina di caffè e con un quarto d'ora di anticipo, sai mai che perda l'aereo, e anche noi tutti, al governo o all'opposizione, dovremmo semplicemente deciderci se quella tazzina di caffè la vogliamo preparare o no.
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