In questo momento nel Mondo si combattono 59 guerre

 

In questo momento nel Mondo si combattono 59 guerre

Mario Giro, membro della Comunità di Sant’Egidio, ha scritto un articolo pubblicato dal giornale DOMANI oggi 17 luglio 2023 nel quale stigmatizza il rischio dell’uso delle armi nucleari nella guerra tra Russa e Ucrania. Mario Giro così conclude il suo articolo:

“Davanti alla possibilità di guerra nucleare, c’è una sola cosa da dire: BASTA!”

Penso che nessuno pensi che la guerra sia desiderabile. Allo stesso tempo penso che nessuno desideri che si utilizzino le armi atomiche che nel caso si usassero, avrebbero conseguenze disastrose per tutti i popoli della terra e non solo per quelli che si fanno la guerra. Nonostante tutto questo nel Mondo ad oggi 17 luglio 2023 si combattono 59 guerre, come scritto qui http://www.perlapace.it/quante-le-guerre-corso-nel.../....

Ma come facciamo a fare la guerra?

La guerra tra due popoli, tra due stati, con l’uso di armi anche nucleari, è la negazione reciproca dei popoli che si fanno la guerra, negazione reciproca di due o più stati nazionali che porta alla loro distruzione nello sforzo reciproco di ottenere obbedienza o sottomissione.

Sebbene la guerra implichi lamentela, la violenza non è diversa dalla rabbia e dalla guerra perché la guerra è l’uso della violenza. La violenza nasce dall'insicurezza e dalla mancanza di rispetto di sé, è quando qualcuno non si sente capace di se stesso.

Nelle nostre comunità ho osservato che l'educazione ci spinge all'obbedienza e che gli uomini hanno un'educazione più lineare, mentre le donne sono più sistemiche. L’origine della violenza che gli uomini compiono a danno delle donne, è in parte dovuta a questo diverso modo di essere educati. Ho potuto osservare che gli uomini hanno un sentimento di inferiorità nei confronti delle donne, perché generare la vita appartiene alle donne e conseguentemente gli uomini non possono generare la vita. La violenza è un fenomeno biologico culturale, l'uomo si sente inferiore e maschilista, il patriarcato è espressione di dominio, di esercizio dell'autorità e che ha a che fare con l'inferiorità.

Come possiamo vivere insieme? La via d'uscita: l'amore.

Una via d'uscita dalla violenza è il rispetto e la comprensione reciproci supponendo che facciamo cose diverse, perché siamo persone diverse, chiarendo che la differenza non è esclusione.

Un'altra causa importante della GUERRA è la "dotta autoironia", che è la sottomissione all'altro per il fatto di conservare qualcosa. La “dotta autoironia” genera una cultura del dolore e della sofferenza.

Amare non è gentilezza, non è essere buoni, non è andare a messa la domenica, amare è un atteggiamento di vita, è il fatto da cui partire e che ci fa apparire in un certo modo, un modo che non prevede la violenza e la guerra.

In questa prospettiva, l'output, il risultato finale o l'elemento terminale di questo procedimento deve avere la componente di "condotta etica”. Si tratta di lasciare apparire l’altro. La condotta etica è un sentimento intimo che guida il modo di relazionarsi, è un atteggiamento. Pertanto, ogni comportamento non etico deve essere rivelato per conoscere il danno causato, invitando alla riflessione e all'azione corretta, non farlo è esprimere che non vogliamo vivere insieme e che non ci interessa affatto vivere insieme.

Conclusioni

Possiamo desiderare di relazionarci reciprocamente attraverso l’atteggiamento della “condotta etica” in maniera tale da vivere tutti quanti insieme. Possiamo desiderare di abbandonare la nostra cultura patriarcale della competizione e questo basta a ottenere che non ci siano più guerre.

Buona riflessione

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