UNA CULTURA POLITICA LIBERA DALLA RICERCA AFFANNOSA E DELIRANTE DI UN CONSENSO EFFIMERO

 

UNA CULTURA POLITICA LIBERA DALLA RICERCA AFFANNOSA E DELIRANTE DI UN CONSENSO EFFIMERO

Ho letto l’intervista della Eurodeputata Elena Gentile. Ci ho riflettuto. Mi chiedo e chiedo a voi che leggete, come si possa attuare una cultura politica libera dalla ricerca affannosa e delirante di un consenso effimero se ci si candida alle elezioni in competizione con altri cittadini allo scopo di vincerle conquistando IL POTERE?

Come può esserci una politica libera dalla ricerca del consenso se si vogliono vincere le elezioni, escludere i vinti ed esercitare il dominio attraverso il POTERE su tutti i cittadini che si sottomettono?

Dire questo per poi dialogare con il cittadino e portarlo sulle tue posizioni, è dire che si cerca IL CONSENSO PER VINCERE LE ELEZIONI.

Escludere gli altri cittadini che vengono da storie antitetiche e che potrebbe tornare alla casa madre, SIGNIFICA CHE SI VUOLE STARE SOLO CON CHI SI CONFORMA A NOI E DI CUI SIAMO CERTI DELLA FEDELTA’ ELETTORALE.

A me pare che la proposta di Elena Gentile sia quella di un comportamento di chi è incapace di guardare, senza pregiudizi, fuori dal proprio recinto per aderire ad un progetto comune, oppure, molto più semplicemente, un comportamento di chi NON VUOLE GUARDARE, SENZA PREGIUDIZI, FUORI DAL PROPRIO RECINTO PER ADERIRE AD UN PROGETTO COMUNE.

Cosa propone Elena Gentile?

Noi dobbiamo stare tra di noi, che abbiamo più o meno le stesse intenzioni. Sempre solo noi, elaboriamo IL NOSTRO PROGETTO.

A questo punto facciamo una lista di candidati, tutti conformi a questo progetto e chiediamo ai cittadini di votarci CONVINCENDOLI. In questo modo saremo eletti noi che siamo conformi al nostro modo di pensare ed agire e faremo quello che abbiamo deciso tra di noi senza che gli altri possano interferire. Tradotto significa “non disturbare il guidatore”.

Nulla di nuovo, tutti i manipoli decisi che competono nella GUERRA DELLE ELEZIONI PER CONQUISTARE IL POTERE, storicamente hanno sempre fatto solo questo.

Buona riflessione