Cristiano Nobile ha scritto:

 

Cristiano Nobile ha scritto:

Tra i ricordi di Facebook di ieri un mio vecchio post, che mi piace riproporre, per diversi motivi.

Perché quello di cui si parla rappresenta una delle mie più belle avventure di impegno sociale e politico e di condivisione di intenti con tanti giovani (ora ex-giovani 😉, come me.

E perché a quel "giornaletto" si era affezionato un intero paese (a giorni alterni la classe politica locale...).

Sono passati sette anni dall'ultimo numero ma sembra un'eternità e il paese è solo lontano parente di quello che pullulava di associazioni, iniziativa popolare, eventi.

Di cultura, per racchiudere tutto in una parola.

Chiamatelo come volete, un paese dormitorio, narcotizzato. Sarebbe comunque farli un complimento.

Però abbiamo renne e gnomi sulla facciata del nostro Palazzo Ducale, dai...

* * *

"...Beh.. non so che dire.

Ed è strano per me, non mi succede spesso.

Portare nelle case del nostro piccolo paese l'ultimo numero de L'alambicco Di San Cesario è stato faticoso. A dir poco.

I ricordi, le mie interviste e i "miei" personaggi, il mio registratore e il loro essere unici ma tanto umani, le differenze intese mai come ostacolo ma "pane buono" da offrire ai nostri lettori.

È stato faticoso vedere lo zaino pesare sempre meno. È stato faticoso... fino a quando non ho incontrato una di quelle persone che in noi ha sempre creduto, sposando un progetto e le sue finalità prima della sua effettiva ricaduta commerciale. I suoi occhi gonfi e le sue lacrime alla vista del "giornaletto" mi hanno fatto capire che non era il momento di essere tristi, ma orgogliosi. Orgogliosi di aver scritto una delle più belle pagine della storia culturale di questo paese...." (14.12.2014)

Trovi alcuni numeri sfogliabili del giornale qui: https://issuu.com/alambicco

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