E’ DI DESTRA CHI INCITA ALLA VITTORIA LE PERSONE CHE ANELANO AD UN MODO DI VIVERE UMANO (E PER QUESTO VOTANO SINISTRA)

 

E’ DI DESTRA CHI INCITA ALLA VITTORIA LE PERSONE CHE ANELANO AD UN MODO DI VIVERE UMANO (E PER QUESTO VOTANO SINISTRA)

La Prof.ssa Nadia Urbinati ha scritto un articolo apparso sul quotidiano DOMANI di oggi Domenica 21 maggio 2023 dove si legge:

“Nei giorni che ci separano dal secondo turno, sarebbe importante che simpatizzanti e militanti si mettessero in marcia per andare dagli elettori, nei quartieri dove più alta è l'astensione. Tornare al fare politica faccia-a-faccia, a parlare con le persone che non vanno a votare perché molto probabilmente pensano che il voto (il loro voto) non abbia potere. Eppure, pochi voti sono bastati a fermare candidati di destra dati per vincenti al primo turno. I voti e i non voti contano eccome! Il voto ha ed è potere Se battere la destra è un obiettivo minimo che può unire trasversalmente diversi strati della popolazione e diverse simpatie politiche, non è velleitario pensare che andare a votare faccia tutta la differenza. La destra è minoritaria in questo paese.”

Ci sono due modi di vivere.

C’è quello di SINISTRA del collaborare tra noi, del preoccuparsi di cosa abbia bisogno il vicino in cui la collaborazione è spontanea e quindi lo spirito di ogni piccolo paese e dei quartieri delle città.

C’è quello di DESTRA individualista, competitivo, della ricerca del successo

Nel nostro presente storico il modo di vivere di DESTRA riguarda la quasi totalità degli italiani.

Viviamo insieme come se pensassimo che tutto ciò che è buono, tutto ciò che è desiderabile, tutto ciò che è di qualità nella convivenza si ottiene nella competizione, nella lotta, nello sforzo e nella ricerca del "successo", che in questo presente consiste nel raggiungere il "potere" che ci dà i soldi e la certezza della verità. E per raggiungere questo "potere" ci alieniamo dal doverlo fare meglio di un altro e anche nella propaganda diciamo che chi rimane a riflettere senza agire perde. Perde cosa?

Nel mondo biologico, nel funzionamento dei nostri organi, nella nicchia ecologica in cui siamo insieme ad altri esseri viventi, non c'è concorrenza. La competizione è un'emozione strettamente umana si manifesta come un atto che consapevolmente e inconsapevolmente cerca di negare l'altro, gli altri, e in cui neghiamo noi stessi, poiché l'altro diventa il referente della qualità di ciò che facciamo noi quando ci mettiamo a fare qualcosa.

Penso che se davvero vogliamo vivere insieme, ci ritroveremo spontaneamente a vivere e convivere nel rispetto reciproco, nel rispetto di noi stessi, nell'onestà, nell'etica sociale, nell'equità, nella collaborazione e nella conversazione riflessiva e nel desiderio di preservare quella convivenza. E in questo processo ci ritroveremo anche senza rendercene conto in una convivenza democratica, disposta a non parlare più di opposizione nei processi di governo, ma di collaborazione. Questo è semplice se vogliamo vivere insieme.

Questa che ho appena esposto è la grande trappola del capitalismo in cui siamo caduti tutti, ma che è possibile desiderare di abbandonare per tornare ad essere umani (che poi è l’anelito di chi vota la cosiddetta sinistra).

Invece noi tutti sguazziamo nella DESTRA che è la teoria secondo cui affinché pochi vincano, molti altri devono perdere.

Possibile che non ci rendiamo conto che in ogni ambito non facciamo altro che dichiarare la guerra ai poveri/esclusi che il sistema stesso genera camuffando tutto come se fosse competizione?

I migliori non vincono, come dicono gli idioti che si sono fatti intruppare nella logica della MERITOCRAZIA. Vince sempre chi ha più soldi, vince sempre chi è già in posizione privilegiata. Discorso che si traveste anche da falso darwinismo per TENTARE DI FARE APPARIRE COME NATURALE QUESTA TEORIA con la frase: “Il più forte sopravvive”. Qualcosa che Darwin non ha mai sostenuto, invece Darwin ha sempre parlato della necessità e l’urgenza per gli organismi viventi di "adattarsi per sopravvivere".

Il discorso della competizione incoraggia l'individualismo e l'individualismo ci rende vulnerabili. Se vogliamo davvero cambiare le cose allora possiamo partire dalla solidarietà tra di noi che è la chiave per raggiungere un modo di vivere umano (MODO DI VIVERE A CUI ANELA CHI VOTA CIO’ CHE SI DEFINISCE SINISTRA).

Buona riflessione

VERSO IL BALLOTTAGGIO
Per vincere i militanti Pd convincano chi si astiene
NADIA URBINATI politologo
L'effetto valanga l'ha avuto il meteo, non il voto alle elezioni amministrative. Che hanno registrato un mezzo successo tanto a destra che a sinistra Se si considera che la destra è una coalizione di tre partiti e la sinistra è rappresentata da un partito (i Cinque stelle sono al lumicino in quasi tutte le città) i risultati non sono confortanti per gli uni e deprimenti per gli altri. L'effetto Meloni è stato rallentato; l'effetto Schlein non si è espresso appieno. Per capire il destino prossimo futuro occorrerà attendere le elezioni per il parlamento europeo, il prossimo anno. A quel punto si vedrà se l'occupazione massiccia dello stato e della Rai e scelte politiche che favoriscono gli interessi corporativi consentirà al governo Meloni di far dimenticare la propria incompetenza, e se la retorica etno-nazionalista sarà riuscita a cementare un'identità ideologica. Per quanto riguarda il Pd, i tre mesi di leadership di Elly Schlein non sono stati sufficienti a fermare l'astensionismo, il fatto che più penalizza la sinistra Indubbiamente chi sta all'opposizione sconta il fatto di non poter che giocare di rimessa, e reagire alle politiche delle forze di maggioranza. Ma se il nuovo Pd ha fatto argine all'effetto Meloni. altro c'è da fare per raccogliere consensi. Concentrarsi sulla figura della leader, pur importante e positiva. non è sufficiente. Servirebbe ridare forza al partito come collettivo. Nel breve periodo, servirebbe anche mobilitare i cittadini non solo come elettori. E il ballottaggio che si terrà tra dieci giorni potrebbe essere un'occasione. La campagna elettorale non si fa solo nelle piazze centrali delle città e non è solo dei candidati e di Schlein. Nei giorni che ci separano dal secondo turno, sarebbe importante che simpatizzanti e militanti si mettessero in marcia per andare dagli elettori, nei quartieri dove più alta è l'astensione. Tornare al fare politica faccia-a-faccia, a parlare con le persone che non vanno a votare perché molto probabilmente pensano che il voto (il loro voto) non abbia potere. Eppure, pochi voti sono bastati a fermare candidati di destra dati per vincenti al primo turno. I voti e i non voti contano eccome! Il voto ha ed è potere Se battere la destra è un obiettivo minimo che può unire trasversalmente diversi strati della popolazione e diverse simpatie politiche, non è velleitario pensare che andare a votare faccia tutta la differenza. La destra è minoritaria in questo paese. ha scritto Piero Ignazi su questo giornale. Si tratta allora di mettere in moto gli elettori che da anni ormai hanno deciso di disertare la loro funzione sovrana la campagna elettorale deve impegnare i cittadini, non essere soltanto la leader e i candidati. In fondo, l'artigianato della politica è tra gli aspetti più importanti e anche più belli della democrazia

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