L'edicola votiva di Via Dante a San Cesario di Lecce

Enzo Marenaci Davanti a questa immagine, ogni sera, di ritorno dalla "putea te mieru", una persona di San Cesario recitava questa preghiera:
"Buonasera Maria,
tu sei piena di grazia
e ieu stau chinu te mieru
tuo figlio è morto in croce
e mio figlio è morto in guerra
che famiglie disgraziate,
Buonasera Maria".


L’edicola votiva, più o meno piccolo altare o tempietto dedicato ad una divinità, è eretta per personale devozione sul muro della propria dimora, sulla colonna del giardino, nel cortile di casa: è una forma d’esternazione di un culto personale, di un’affezione, di devozione, della concretizzazione di un voto, appunto, della consacrazione di un luogo. Potremmo affermare che le edicolette votive sono la trasposizione di quello che in tempi lontani furono i lariari, le nicchie dove si custodivano le statuette degli antenati e dei protettori della domus.

Buona parte delle edicole di San Cesario di Lecce è dedicato alla Madonne quale testimonianza concreta della particolare devozione e del continuo amore dei sancesariesi nei confronti di Maria. 
Mi sembra giusto che i giovani sappiano e conoscano la forte devozione e il particolare culto dei sancesariesi verso Maria anche attraverso le Edicole votive edificate in Suo onore o dedicate e consacrate alla Mamma di Gesù, giovane donna innocente e virtuosa, di grande modestia e comprensione, di pura e delicata bellezza, come sono abituato ad immaginarLa ed a raffigurarLa sin da quando ero bambino, grazie a mia Madre che si chiamava Maria e che aveva per la Madonna una profonda ed illimitata venerazione. 



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