Alcuni dicono che sei qualunquista, altri che salti da una lista all’altra come una cavalletta

 

Alcuni dicono che sei qualunquista, altri che salti da una lista all’altra come una cavalletta

Chi saprà costruire porte non conoscerà mura.

Mirko Badiale

Un amico mi ha partecipato le sue riflessioni sulle mie proposte per l’amministrazione e gestione dei nostri beni comuni. Siccome sono certo che queste riflessioni rappresentano bene quelle di tutti i lettori di Cronache ve le partecipo:

Ho letto le conversazioni sotto il tuo articolo “PROGETTO SAN CESARIO DI LECCE 2022 – 2027”. Vedi i cantieri? ma quali cantieri?

È sempre “nna cosa fra de iddhri ! Sono chiusi ....e nu te olenu ! Tu fai da sempre il Don Chisciotte”. Ha ragione chi ti ha scritto: tu scrivi ciò che pensi e desideri che i tuoi desideri si avverino, che diventino la realtà ! Mentre agli altri che sono all'interno di un cerchio magico appari qualunquista! E alle altre liste in competizione con il Cantiere appari “Nnu Nzumpapappi o nzuparuculu” sarebbe una cavalletta se non conosci questi termini.

Il tuo progetto è lontano anni luce dalla realtà! Guardali: sono assetati di poltrone e potere più che mai!

La tua proposta è utopia! (pur giustissima) È quella stessa proposta che mi ha portato a dire: “che cazzu me ne futtu, stau bbuenu e quannu me serve quarche cosa l’aggiù risolvere sulu!”

Ormai è da 15 anni che non lotto più! Per me son tutti uguali! Io sono rifugiato nelle attività che mi piace fare. Sono queste attività le tre liste che mi danno le vere, sicure e logiche risposte! L'unica realtà è ca sta bbau alla fatia. Quella del vero cantiere!

Non rivelo il nome di questo amico anche perché, come ho scritto in premessa, sono certo che il suo scritto rappresenta il pensiero della totalità dei lettori di Cronache. Ma desidero precisare che io ho scritto le mie proposte, che sono rispettose di tutti, precisando che non cerco e soprattutto non voglio avere dei seguaci.

Io ho solo fatto una osservazione e poi delle riflessioni.

Ho osservato l’inarrestabile declino di San Cesario di Lecce, nello stesso tempo ho osservato anche che questo declino è denunciato da tutte le persone con cui ho parlato in questi anni. Queste persone nelle conversazioni che hanno avuto e continuano ad avere con me, fanno continui confronti con i paesi vicini come Cavallino e Lequile, facendomi presente che queste Comunità al contrario di quella nostra, in questi stessi 30 anni e tutt’ora registrano UN INARRESTABILE SVILUPPO.

Ho preso atto che le cittadine ed i cittadini che NEGLI ULTIMI 30 ANNI hanno VINTO LE ELEZIONI HANNO ESCLUSO QUELLI CHE LE HANNO PERSE AFFERMANDO DI AVERE LA RISPOSTA A TUTTE LE DOMANDE E LA SOLUZIONE A TUTTI I PROBLEMI.

E HO INVECE DOVUTO PRENDERE ATTO CHE IL DECLINO DI SAN CESARIO DI LECCE NON SI E’ FERMATO.

Albert Einstein definì la follia come il ripetere alla nausea la stessa azione aspettandosi dei risultati diversi.

Per questo propongo AZIONI DIVERSE DA QUELLE CHE SI SONO FATTE NEGLI ULTIMI 30 ANNI.

A questo amico che mi ha scritto e a tutti quelli che la pensano come lui, voglio dare un messaggio di speranza. Non c’è bisogno di fare grandi cose per rilanciare lo sviluppo di San Cesario, basta venire in piazza e conversare con quelli che la pensano come me, quelli che credono nell’uguaglianza e nella democrazia, che credono nella umanità delle persone e della possibilità di collaborare ABBATTENDO I MURI CHE CI TENGONO SEPARATI. Accogliamo l’invito di Mirko Badiale e vediamoci in piazza, al largo del Palazzo Ducale Marulli, è la piazza del nostro paese la porta dell’uguaglianza, democrazia e libertà aperta a tutte le cittadine e cittadini.

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