San Cesario di Lecce tutta la vita di Giorgio Mantovano

 

San Cesario di Lecce tutta la vita

di Giorgio Mantovano

A San Cesario di Lecce ho vissuto i miei primi anni. Qui ho frequentato la prima e seconda elementare, prima di trasferirmi in città con la mia famiglia.

Di quel periodo, a metà degli anni sessanta, conservo ancora un nitido ricordo. Ogni volta che provo a ritornare indietro con lo sguardo, mi accompagna puntuale l'immagine dell'ingresso a scuola, del grembiule nero con il colletto bianco e dei banchi, in buona parte usurati dalle artistiche "incisioni" dei precedenti alunni, con l'immancabile calamaio in cui intingere il pennino nell'inchiostro, come una volta erano soliti fare gli amanuensi.

Ricordo ancora gli esercizi di calligrafia, i quaderni dalla copertina nera, a righe e a quadretti, e mi pervade un tempo, dal sapore dolce e un po' romantico, che purtroppo non c'è più.

Ho viaggiato molto nella mia vita professionale, incontrando tanti volti spesso dimenticati. Conservo, invece, indelebile, la memoria della mia prima maestra: una donna dolcissima, anche nei lineamenti del volto, dalla figura esile, affettuosa e ferma.

Oggi, nel pomeriggio, mi sono ritrovato casualmente, dopo aver consumato un caffè nel bar di fronte, ad osservare l'ingresso di quella che fu la mia scuola, attualmente sede di uffici comunali.

Una ridda di immagini mi ha fatto compagnia, mentre un mondo diverso, distante anni luce dall'attuale, riaffiorava dal passato con la sua aura di nostalgia.

Non ho resistito all'idea di fare un salto nella biblioteca di cui avevo sentito parlare, sita nello stesso immobile, appena voltato l'angolo.

Varcando l'ingresso, sono stato investito dalla splendida sorpresa di un sontuoso soffitto, animato da preziosi affreschi. Poi la gentilezza del personale ed il ricco assortimento di libri, tutti ordinatamente disposti, mi hanno regalato un piacere difficile da narrare.